23 March 2012

Peugeot 3008 HYbrid4, l'apparenza non inganna

Crossover nell’aspetto e nella disposizione meccanica, è la prima vettura di serie ad accoppiare il motore diesel con quello elettrico, facendola marciare anche con la trazione 4x4. Un’idea intelligente ed efficace che, pur bisognosa di alcuni affinamenti...

Intro

Con la 3008 HYbrid4 il concetto di crossover si trasferisce, oltre che all’impostazione della carrozzeria, anche alla disposizione meccanica: è infatti la prima auto regolarmente in vendita ad accoppiare un motore a gasolio con un’unità elettrica collocata sull’asse posteriore e in grado di intervenire nelle fasi di partenza da fermo per diminuire consumi ed emissioni e persino di muovere la vettura come trazione integrale “by wire”.

In pratica la 3008 HYbrid4 si può usare come ibrida diesel – elettrica ottimizzando consumi ed emissioni, come efficace crossover 4x4 per disimpegnarsi su fondi insidiosi, come ZEV in modalità completamente elettrica con un’autonomia di circa 4 chilometri, e addirittura come quasi sportiva da 200 Cv in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi.

Esteticamente potrà quindi piacere o meno, ma propone un modo nuovo di considerare le ibride: non solo come vetture per inquinare meno, ma come soluzione innovativa ed efficace per ottenere, riducendo le emissioni, elevate prestazioni o superiore motricità senza penalizzare i consumi. Il tutto a costi purtroppo ancora elevati, visto che tanta tecnologia è offerta, con un allestimento comunque molto completo, a partire da 35.000 euro. Tanti, visto che vetture di impostazione analoga, pur se prive di propulsione ibrida come Kia Sportage o Nissan Qashqai, costano, a parità di allestimento, intorno ai 30.000 euro.

In allegato in alto il listino 3008.

Interni

I giudizi sugli interni sono invece più convergenti e unanimi. La posizione di guida, sopraelevata ma lontana dall’effetto poltrona riscontrato in tante vetture dalla simile impostazione, consente da una parte un’ottima visibilità dell’ambiente circostante, dall’altra permette di ottenere una postura efficace con volante e pedaliera ben allineati e cambio e comandi principali a portata di mano. Questi ultimi, in verità un po’ troppo affollati soprattutto sulla consolle, sono posizionati secondo uno schema ormai ampiamente diffuso ma richiedono un po’ di attenzione, almeno inizialmente, soprattutto per azionare con efficacia il climatizzatore e il navigatore satellitare.

Sono poi arricchiti dall’head-up display, dallo schermo del navigatore satellitare al centro della plancia in posizione avanzata verso il parabrezza e dai due satelliti per radio e cruise control collocati a lato del piantone dello sterzo. Il selettore delle quattro modalità di marcia trova invece posto sul tunnel centrale, facilmente raggiungibile e semplice da azionare: peccato però che la modalità di guida selezionata non sia replicata all’interno del gruppo strumentazione.

Per il confort di marcia lo spazio non manca sia anteriormente sia dietro, mentre la capacità del bagagliaio si riduce un po’ rispetto a quella delle versioni a sola trazione anteriore a causa del posizionamento di motore e batterie appunto nella zona intorno all’asse posteriore. Rimangono comunque gli ampi e numerosi vani sparsi lungo l’abitacolo, utili soprattutto per i piccoli oggetti e per mantenere sempre in ordine la zona abitativa. Di ottimo livello dotazioni e finiture. Per le prime c’è tutto e forse anche di più, inclusi climatizzatore a regolazione automatica, navigatore satellitare, sensori vari e molto altro, mentre le seconde, pur ancora nona livello dei più levigati, ma anche più algidi, interni delle sport utility tedesche, spiccano per la qualità dei materiali plastici e non impiegati e per la cura mostrata nel loro montaggio.

Su strada

La soluzione messa a punto dai tecnici del Gruppo francese PSA non è inedita, dal momento che anche la Lexus RX adotta uno schema simile, ma è la prima volta che un tale accoppiamento si basa su un motore a gasolio. Lo schema è semplice e ingegnoso: il motore diesel da 163 Cv agisce sulle ruote anteriori, in modo identico alle versioni fin qui conosciute. Dietro, un motore elettrico da 37 Cv è alimentato da un pacco batterie collocate posteriormente e aziona, all’occorrenza, anche le ruote posteriori. Così la 3008 è normalmente una trazione anteriore, che può diventare 4x4 all’occorrenza e addirittura trazione posteriore quando è selezionata la modalità elettrica ZEV.

Su strada la 3008 mostra quindi una quadrupla personalità, e non è davvero un modo di dire. Posizionando il selettore in modalità Auto, la meccanica è settata per la massimizzazione dell’efficienza, non mortificando troppo le prestazioni e minimizzando le emissioni di sostanze inquinanti. In partenza si attiva per i primi metri il motore elettrico, che vince l’inerzia iniziale e svolge il lavoro “sporco” di muovere la vettura da fermo. Una volta in movimento, si accende il motore a gasolio che prosegue la marcia in modo del tutto analogo a quanto avviene sulle versioni tradizionali. Sterzo, cambio e acceleratore presentano un settaggio votato con evidenza al confort e appaiono coerenti con le finalità della vettura, pur se il cambio robotizzato, dalle caratteristiche fin troppo turistiche, penalizza un po’ la regolarità di marcia e fa sicuramente rimpiangere un ben più adatto gruppo a variazione continua o a doppia frizione.

La ricerca del minimo consumo prevede poi che in marcia il motore a gasolio, appena possibile, venga disattivato: può quindi capitare che, soprattutto in autostrada, il motore si spenga al rilascio dell’acceleratore e, in caso di successiva necessità di potenza, i primi secondi siano gestiti dal motore elettrico per poi lasciare spazio al diesel. Che, complice la frequente necessità di scalata delle marce e l’inserimento della turbina per l’incremento della coppia da erogare, presenta un comportamento un po’ irregolare, che potrebbe risultare non molto gradito soprattutto se abituati all’immediata disponibilità e alla buona propensione a prendere giri dei moderni turbodiesel.

Chi comunque desidera un comportamento più vivace e reattivo, dovrà spostare il selettore in modalità Sport: qui la musica cambia davvero, e non solo perché il sound dello scarico diventa più cupo ed evidente in abitacolo, ma anche per la maggiore prontezza dell’acceleratore, lo sterzo meno morbido e il cambio che appare un po’ meno lento. In questo modo i duemotori lavorano in sinergia, e i 200 Cv si apprezzano tutti: in accelerazione bastano meno di 10 secondi per arrivare a 100 km/h e poco più di 31 sul chilometro, e sui percorsi più guidati le sospensioni non troppo morbide e lo sterzo correttamente preciso, consentono una guida appagante soprattutto per una vettura dal baricentro più alto della media.

In tutte le condizioni si apprezza il valido bilanciamento delle masse, per nulla penalizzato dall’aggravio di peso sul posteriore, la efficace tenuta di strada, ottenuta da un convincente compromesso tra comodità e dinamismo nella messa a punto delle sospensioni, la stabilità sempre sicura e difficilmente costretta a chiedere l’aiuto del sistema di controllo di stabilità, e i freni, da comando piuttosto sensibile ma dai convincenti spazi di frenata anche a pieno carico. Anche la rumorosità si mantiene sempre entro livelli più che accettabili, tanto da assicurare ottimo confort anche da questo punto di vista.

Linea

Presentata meno di tre anni fa, risulta ancora valida e moderna anche se non gradita a tutti per via di alcuni particolari “estremi”: in particolare possono suscitare perplessità il disegno e la definizione del frontale, con fari molto piccoli soprattutto in rapporto alla vistosissima calandra centrale, i parafanghi fin troppo verticali che accentuano la stazza della vettura facendola apparire ancora più alta di quanto non sia in realtà, e la coda un po’ tozza ornata da gruppi ottici dalla forma fin troppo elaborata. Unica differenza rispetto alle 3008 “normali”, oltre ai vari stemmi sparsi qua e là sulla carrozzeria, la fila di led diurni collocati, con una soluzione un po’ troppo in stile Mercedes, alla base dei gruppi ottici anteriori. Rispetto alle più recenti 208 e 508 comincia a mostrare qualche ruga, ma tra le crossover compatte al di sotto dei 4,5 metri, pur se non la più bella, è senz’altro tra le più originali e distintive. Con una dose di grinta sportiva che anche su una vettura di tale impostazione non guasta.

I consumi

Il capitolo consumo merita infine alcune riflessioni. Il risultato in città è eccellente per il tipo di vettura e testimonia la validità e l’efficacia della soluzione adottata e lo straordinario aiuto che un motore elettrico di supporto a un motore convenzionale, può dare al rendimento complessivo del veicolo. Dove questa sinergia invece non risulta decisiva è fuori città, dove la vettura delude un po’ le aspettative e arriva a percorrenze del tutto standard, se non addirittura inferiori, a modelli di impostazione analoga dotati del solo motore a gasolio.

CONSUMI

Urbano 14,7 km/litro

Extraurbano 15,2 km/litro

Autostradale 13,2 km/litro

Medio 14,4 km/litro

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