Sulle prime sembra quasi la stessa vettura, soprattutto per la progressività con cui il motore 1.6 turbo eroga la potenza leggermente incrementata. La curva di coppia resta infatti sempre piatta, con il risultato di una spinta costante da 2.000 fino a circa 6.000 giri, peraltro condita da un sound di scarico fin troppo “civile” per una versione che si preannuncia più “adrenalinica” di quella normale. Anche le prestazioni complessive confermano grossomodo quella fatte registrare in occasione della prima prova datata giugno 2013, del resto non poteva essere altrimenti considerando il trascurabile aumento di potenza (+8 Cv dichiarati, anche se il banco a rulli ha sentenziato un picco di 204,1 Cv a 5.100 giri).
RIPRESE
Cambiano invece i dati di ripresa, un fattore imputabile, oltre alla coppia più sostanziosa, alla rapportatura più corta della trasmissione, con vantaggi quantificabili in tempi di circa 2 secondi inferiori sul traguardo del chilometro, sia riprendendo in quinta marcia da 50 km/h, sia in sesta a partire da 80 km/h. Ma le sue migliori carte la 30TH le gioca in curva, dove è facile apprezzare il lavoro compiuto sull’assetto, molto piatto, caratterizzato da fenomeni di beccheggio pressoché inavvertibili anche nelle decelerazioni più forti, ma soprattutto più incline al sovrasterzo in rilascio. Non che 30TH sia brusca nelle reazioni o impegnativa da gestire al limite, ma a differenzia della GTi normale, fin troppo composta nei trasferimenti di carico, questa versione si “muove” dietro quanto basta per chiudere meglio la traiettoria, a patto naturalmente di frenare fino all’ingresso della curva per alleggerire opportunamente il retrotreno e generare un minimo di sovrasterzo.
FRENI
Pur se in termini di spazi di arresto non si notano differenze di rilievo tra la GTi standard e la 30TH, l’impianto frenante potenziato si fa apprezzare per il pedale più “tonico” nelle staccate al limite, associato a una maggiore resistenza nell’uso prolungato, molto gradita nella guida più spigliata. Lo sterzo, pur se molto pronto e diretto nelle risposte, resta sempre piuttosto leggero da azionare, soprattutto alle velocità più alte, mentre il differenziale autobloccante, se da un lato amplifica la trazione in uscita dalle curve più strette e dai tornanti, comporta qualche reazione sul volante in piena accelerazione, dove è sempre consigliabile impugnare con decisione la corona del piccolo tre razze rivestito in pelle e caratterizzato da gradevoli impugnature a livello dei pollici.
, come peraltro già anticipato, il sound di scarico molto civile non penalizza il confort di marcia a livello acustico, la taratura rigida delle sospensioni, unita alla spalla molto ribassata dei pneumatici montati su cerchi da 18 pollici, creano qualche disagio in più sullo sconnesso, dove la risposta delle sospensioni resta sempre piuttosto secca. Pur se più che accettabili, peggiorano leggermente anche i consumi, non tanto in città, dove le percorrenze restano sempre nell’ordine dei 10 km/litro, quanto in autostrada, visto che la rapportatura più corta del cambio non consente di eguagliare gli eccellenti 14,2 km/litro della 208 GTi base, dal momento che la 30TH ha fatto registrare 11,8 km/litro.