Opel presenta la nuova Insignia, ammiraglia della Casa di Rüsselsheim che si è sempre ben distinta nel segmento delle medie “non premium” e che, in Italia, ha significato, sino ad ora, 40.000 esemplari venduti. Offerta con una linea di motori e allestimenti piuttosto completa e con una politica di prezzo molto aggressiva, questa Insignia presenta una gamma che include una tre volumi e fastback, la Sports Tourer (station wagon), la Country Tourer (4x4 Allroad) e la OPC.
Le motorizzazioni girano intorno alle ottime unità 2 litri turbodiesel da 140 Cv dotate di dispositivo start&stop e consumi di soli 3,7 l/100 km e 99 g/km di CO2, 163 cavalli e, infine, quella biturbo da 195 cavalli e 400 Nm di coppia. Sul versante benzina troviamo il turbo 1,4 litri da 140 Cv dotato di overboost, che è disponibile anche nella declinazione bi-fuel benzina/GPL, il nuovo 1.6 litri 4 cilindri SIDI (SparkIgnition Direct Injection) da 170 Cv e un sublime 2,8 litri da 325 Cv.
A guardarle bene, sia la versione tre volumi, sia quella station sono ben fatte e ben riuscite. I designer hanno centrato l’obiettivo di ottenere un’estetica premium, rendendo generalmente più spigolosa e sportiva l’intera linea. Diciamo subito che la Nuova Insignia è più un approfondito facelift che un nuovo modello; è complessivamente più larga e bassa, con anteriore e posteriore nettamente rivitalizzati grazie ai nuovi gruppi ottici e degli accorgimenti che contribuiscono a rafforzare la percezione di maggiore larghezza. Per esempio, la banda cromata sul posteriore è stata abbassata e allargata e ora incorpora le luci di retromarcia. La sede dei fendinebbia, otticamente, accompagna lo sguardo verso l’esterno. Lo spoiler posteriore, integrato nel cofano, adesso è presente in tutta la sua lunghezza, mentre l’illuminazione è affidata ai led sia per le luci di posizione, sia per gli stop.
Tanti optional disponibili
Anche per la Insignia la lista degli optional è imponente, esteticamente, un cerchio da 20 pollici ha il suo perché, ma per chi non ama una stretta connessione con il manto stradale, c’è da scegliere anche diametri che partono dai 15 pollici e spaziano tra diversi disegni. I colori disponibili, invece, sono dodici.
All’interno è molto riuscita la plancia, soprattutto nella parte centrale che adesso non presenta quella sfilza di pulsanti più adatti ad un aereo di linea che a una vettura. Buoni tutti i materiali, gli accostamenti e l’assemblaggio. Ancora una volta la riflessione è che l’immagine percepita della Opel non sia proporzionale alla cura e alle rifiniture offerte dalle sue automobili.