14 October 2013

Opel Insignia 2.0 CDTi 140 Cv, primo contatto

Opel ha rivisto la sua ammiraglia Insignia, aggiornandola nel design e dotandola di una quantità di tecnologia elettronica votata alla sia sicurezza, sia all’infotainment, da fare invidia...

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Opel presenta la nuova Insignia, ammiraglia della Casa di Rüsselsheim che si è sempre ben distinta nel segmento delle medie “non premium” e che, in Italia, ha significato, sino ad ora, 40.000 esemplari venduti. Offerta con una linea di motori e allestimenti piuttosto completa e con una politica di prezzo molto aggressiva, questa Insignia presenta una gamma che include una tre volumi e fastback, la Sports Tourer (station wagon), la Country Tourer (4x4 Allroad) e la OPC.

 

 

Le motorizzazioni girano intorno alle ottime unità 2 litri turbodiesel da 140 Cv dotate di dispositivo start&stop e consumi di soli 3,7 l/100 km e 99 g/km di CO2, 163 cavalli e, infine, quella biturbo da 195 cavalli e 400 Nm di coppia. Sul versante benzina troviamo il turbo 1,4 litri da 140 Cv dotato di overboost, che è disponibile anche nella declinazione bi-fuel benzina/GPL, il nuovo 1.6 litri 4 cilindri SIDI (SparkIgnition Direct Injection) da 170 Cv e un sublime 2,8 litri da 325 Cv.

A guardarle bene, sia la versione tre volumi, sia quella station sono ben fatte e ben riuscite. I designer hanno centrato l’obiettivo di ottenere un’estetica premium, rendendo generalmente più spigolosa e sportiva l’intera linea. Diciamo subito che la Nuova Insignia è più un approfondito facelift che un nuovo modello; è complessivamente più larga e bassa, con anteriore e posteriore nettamente rivitalizzati grazie ai nuovi gruppi ottici e degli accorgimenti che contribuiscono a rafforzare la percezione di maggiore larghezza. Per esempio, la banda cromata sul posteriore è stata abbassata e allargata e ora incorpora le luci di retromarcia. La sede dei fendinebbia, otticamente, accompagna lo sguardo verso l’esterno. Lo spoiler posteriore, integrato nel cofano, adesso è presente in tutta la sua lunghezza, mentre l’illuminazione è affidata ai led sia per le luci di posizione, sia per gli stop.

 

 

Tanti optional disponibili
 
Anche per la Insignia la lista degli optional è imponente, esteticamente, un cerchio da 20 pollici ha il suo perché, ma per chi non ama una stretta connessione con il manto stradale, c’è da scegliere anche diametri che partono dai 15 pollici e spaziano tra diversi disegni. I colori disponibili, invece, sono dodici. 
 
 
All’interno è molto riuscita la plancia, soprattutto nella parte centrale che adesso non presenta quella sfilza di pulsanti più adatti ad un aereo di linea che a una vettura. Buoni tutti i materiali, gli accostamenti e l’assemblaggio. Ancora una volta la riflessione è che l’immagine percepita della Opel non sia proporzionale alla cura e alle rifiniture offerte dalle sue automobili.
 
 

Ipertecnologica

 

Una delle caratteristiche più evidenti dell’Insignia è l’adozione di due schermi TFT da 8 pollici sia per il controllo e l’utilizzo delle componenti di bordo, sia per la connessione con il mondo esterno. Un sistema di infotainment straordinariamente completo e facile da utilizzare che nessun altro concorrente di questo segmento può vantare. Una volta seduti al posto di guida, si è accolti dai due display. Quello di fronte al guidatore è dedicato agli indicatori, dalla echeggiante definizione di Human Machine Interface.
 
A colori e completamente configurabile, si presenta con il monitor al centro dedicato alle informazioni sulla velocità, sulla navigazione, sulla connessione con lo smartphone, tutte le opzioni audio e le segnalazioni di pericolo. Ai lati due sezioni analogiche dedicate al contagiri, a sinistra, e agli indicatori carburante e temperatura acqua, destra. L’altro monitor si trova al centro della plancia, anche qui un touch screen a colori (non molto reattivo). Il sistema è consultabile anche attraverso un touchpad posizionato tra i sedili. In questo caso è necessaria un po’ di pratica per comandare al meglio il cursore, ma il feedback tattile, di cui è dotato, consente di indirizzare il cursore su una determinata voce di menu con uno sguardo rapidissimo e senza distrarsi dalla guida.
 
 
Poi ci sono voce e comandi al volante altri due input per sfruttare tutte le opzioni offerte dal sistema. La Insigna non si ferma ad un infotainment da ammiraglia, ma sfodera una sequela di soluzioni tecnologiche, tutte dedicate alla sicurezza attiva, quali fari anteriori auto adattivi, sia in relazione all’intensità del fascio luminoso, sia nell’uso degli abbaglianti, grazie alla presenza di una telecamera anteriore che rileva i veicoli provenienti dalla direzione opposta, il cruise control attivo (ACC) che mantiene la velocità impostata conservando la distanza di sicurezza e, con il cambio automatico, anche in grado di fermare e far ripartire la vettura.
 
 
Offre anche il sistema TSA che riconosce i cartelli stradali, quello di superamento involontario della carreggiata, l’allerta angolo cieco e cambio di corsia, l’allerta traffico trasversale. Poi l’Insignia avverte nel caso stiano sopraggiungendo automobili sui due lati del veicolo e, infine, assiste nei parcheggi. Con tutti questi nuovi dettagli i prezzi non cambiano rispetto al passato: la versione berlina tre volumi nella specifica COSMO (che vuol dire praticamente full optional), con il 2 litri CDTi da 140 cavalli costa 30.750 euro. 
 

Su strada

La versione su cui abbiamo concentrato il nostro interesse è la berlina tre volumi 2 litri diesel da 140 Cv start&stop. Su strada è molto pronta anche se leggermente rumorosa e un con filo di vibrazioni sotto carico, che ai bassi regimi sono trasmesse al volante. Con i cerchi da 18 pollici l’auto è incisiva e il corpo vettura è sempre molto stabile, anche nelle curve impegnative. Il cambio manuale a 6 marce è piacevole da manovrare, con innesti precisi. La rapportatura scelta, piuttosto lunga, grazie ad una coppia di 350 Nm già disponibile a 1.750 giri, consente di intervenire poco durante la guida.

 

L’impressione complessiva è quella di un’auto fluida e progressiva e alle alte velocità. È anche silenziosa, grazie ad accorgimenti aerodinamici che le assicurano il primato di un Cx di 0,25 e 0,28 per la Sports Tourer. La guida è più precisa rispetto alla versione precedente e questo è il risultato di un lavoro sul gruppo molla/ammortizzatori e le barre antirollio, oltre che sugli alloggiamenti dei bracci delle sospensioni. Malgrado la presenza di cerchi importanti, la Insignia affronta dossi e avvallamenti con piacevole savoir faire, smorzando le oscillazioni della scocca. Lo sterzo è preciso, forse troppo sensibile ai piccoli angoli. Sarebbe stato preferibile un leggero punto morto in posizione centrale che, alle alte velocità, avrebbe migliorato la stabilità.

 

Tra gli optional c’è da scegliere il telaio FlexRide che attiva la regolazione elettronica degli ammortizzatori che prevedono tre posizioni: Standard, Tour e Sport per adattare al meglio il comportamento dinamico dell’auto allo stile di guida.

È un modello comunque piuttosto  agile anche in città, comodo e dagli ingombri tutto sommato contenuti. Molto utili, nel traffico urbano, i controlli e le assistenze elettroniche che governano le dimensioni del corpo vettura, al riguardo l’assistenza al parcheggio fa bene il suo lavoro ed è pratica. In autostrada, la marcia è molto confortevole. Il motore da 140 Cv dimostra una certa agilità nel muovere velocemente il corpo vettura. La massa di assistenze alla guida aiuta a rendere confortevoli e poco stancanti anche i viaggi più lunghi. 

 

La Opel Insignia continuerà a vedersela con delle concorrenti agguerrite: Ford Mondeo, Volkswagen Passat, Peugeot 508, la Citroën C5, ma ha tutte le carte per conquistare le zone alte di classifica.

 

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