24 April 2015

Nuova Toyota Mirai, l'abbiamo guidata a NY

Con noi a bordo della nuova berlina fuel cell Toyota. Subito una prima sorpresa si materializza aprendo il bagagliaio....

Nuova toyota mirai, l'abbiamo guidata a ny

Subito una prima sorpresa che si materializza aprendo il bagagliaio: sulla sinistra c’è, infatti, l’attacco per un connettore che può collegare l’auto alla presa di casa. Ma una volta tanto i ruoli s’invertono: col pieno di idrogeno, la Toyota Mirai guidata in anteprima è, infatti, in grado di produrre la corrente elettrica necessaria al fabbisogno anche di un’abitazione e per una settimana. Insomma la nuova berlina Mirai prima che un’auto regolarmente marciante, è anche una piccola centrale energetica. Come dire che se questo non è il futuro... poco ci manca.

MOTORE ELETTRICO
Ma torniamo alla prova: Mirai dispone di un motore elettrico da 114 kW, l’equivalente di 155 Cv grazie al quale è in grado di accelerare da 0 a 100 in 9,6 secondi oltre che di spuntare una velocità di 178 km/h. Riscontri che avrebbero richiesto una prova più approfondita, visto che il test era limitata solo l’area metropolitana di New York. E veniamo al “cuore” di quest’auto a full cell: l’idrogeno è compresso a 700 bar e stoccato in due serbatoi sistemati posteriormente, uno sotto il sedile e l’altro sull’assale: entrambi sono in plastica rinforzata con fibra di carbonio e hanno una capacità totale di 5 kg sufficienti, spiegano i tecnici Toyota, per garantire un’autonomia di circa 500 km. A bordo della berlina giapponese c’è anche un pacco batterie al nichel, utilizzato per accumulare l’energia recuperata in frenata.

CONFORT
Alla guida, la Mirai è sembrata molto piacevole: le dimensioni che sono quelle di una grande berlina ben incollata sulla strada, non disturbano, ma il baricentro della vettura spinto in basso dalle apparecchiature di cui dispone, la rende più agile del solito. Una volta a bordo si apprezza subito la silenziosità: del resto si tratta di un’elettrica, sia pure alimentata ad idrogeno. Nonostante il peso di ben 1.850 kg, la reattività è sorprendente, in particolare se si viaggia in modalità Power mentre se si opta per la funzione Eco e dunque con il pedale dell’acceleratore parzializzato la risposta è più lenta. L’assetto è orientate, forse, ai mercati giapponese o americano, tanto che si avverte un certo rollio e una escursione delle sospensioni più ampia.

All’interno da segnalare la grande consolle centrale “touch” da cui si comanda il climatizzatore, le diverse modalità di guida fino al riscaldamento dei sedili, anteriori e posteriori. Il piano produttivo di Mirai prevede un progressivo aumento della produzione dalle 700 unità del 2015 fino alle 2.000 del 2016 e alle circa 3.000 nel 2017. Considerando l’aumento della capacità produttiva, le stime di vendita per Giappone, Stati Uniti ed Europa, saranno fissate tenendo in considerazione fattori come lo stato delle infrastrutture, ma anche le politiche energetiche, oltre agli incentivi e alle normative ambientali vigenti nei Paesi scelti per le vendite della nuova Toyota Mirai.

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