28 July 2014

Nuova Peugeot 108, prime impressioni

Si rinnova completamente il terzetto nato nel 2005: Citroën C1, Peugeot 108 e Toyota Aygo. In queste prime impressioni vi raccontiamo la coppia made in France....

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Le vedi e ti rendi conto che, rispetto alla versione precedente, Peugeot e Citroën, fanno un bel salto in avanti in termini di finiture. Anche se le dimensioni restano compatte, queste nuove C1 e 108 sembrano anche più adatte a trasferimenti extraurbani di una certa lunghezza soprattutto se dotate del 1.2 litri da 82 cavalli: le finiture sono tutte più che accettabili e anche se le plastiche sembrano quello che sono, gli allestimenti contribuiscono non poco a dare quel tocco di esclusività che anche le city car hanno ormai l’obbligo di proporre. 
 
 
CONNESSI SEMPRE
Centrale nelle due versioni è la connettività a bordo, la sfida sulla quale si stanno confrontando tutti i costruttori. Il sistema in questione prende il nome di Mirrorlink: in pratica si collega con un cavetto il telefono e la schermata viene replicato su quello centrale tattile da 7” della vettura dal quale si può puoi gestire direttamente il menù. Musica, navigazione, comunicazione, messaggistica, tutto quello che lo smartphone prevede viene centralizzato secondo uno standard messo a punto dal Car Connectivity Consortium (CCC) che racchiude una serie di costruttori coinvolti nella standardizzazione di un linguaggio comune. La piattaforma Mirrorlink è in grado di interfacciarsi sia con Android che iOS ed presto anche con il sistema operativo Windows Phone che si sta imponendo in tutto il mondo come il terzo grande sistema di riferimento. L’unica criticità di un sistema altrimenti interessante è dovuta al funzionamento del navigatore che richiede un collegamento stabile con la rete cellulare. In mancanza, considerando che Android e iOS non gestiscono le mappe off line, la navigazione è persa. 
 
 
QUASI UGUALI
La prima cosa che si nota tra i due modelli è una somiglianza di fondo che evidenzia il progetto comune, ma con marcate differenze nei dettagli, quasi a sottolineare quella cambio di stile che, effettivamente, mancava nelle prime versioni. Le parti di carrozzeria condivise sono poche: le portiere, gli specchietti, il montante e il portellone posteriore mentre differenti sono il cofano, i gruppi ottici e il paraurti, cioè gli elementi in grado di caratterizzare profondamente l’intera estetica di un auto. Il risultato è che Citroën è più sbarazzina, forse più femminile soprattutto con quei due gruppi ottici posteriori tondeggianti e i fari anteriori che sono divisi in due parti. La Peugeot ha richiami più rigorosi al family feeling del marchio oltre ad essere l’unica ad aver cambiato sigla per adeguarsi alla nuova numerazione di gamma. 
 
 
Ambedue si presentano compatte e piacevoli da osservare con sbalzi molto corti che ne accentuano il dinamismo e con la possibilità di avere carrozzerie bicolore.  Il tetto in tela integrale apribile elettricamente (nero, grigio o red purple), vero e proprio must del modello che con i suoi 76 cm di lunghezza e 80 di larghezza, è perfettamente adeguato allo spirito della vettura.E se l’esterno si differenzia marcatamente, l’abitacolo è uguale nei due modelli. Materiali e colori cambiano, ma la plancia e la disposizione dei comandi è la stessa con uno strumento analogico e con schermo LCD davanti al volante e il grande schermo tattile da 7” al centro che recita la parte del protagonista. 
 
 
 

SU STRADA

Su strada tutte e due i modelli si scoprono comodi e sinceri nel comportamento. Sono disponibili solo con motori a benzina e a tre cilindri: l’unità da 1 litro da 68 cavalli, che si basa sul tre cilindri Toyota che già equipaggiava la precedente generazione, è piuttosto silenziosa, ma a patto di non eccedere troppo con il gas altrimenti si fa sentire. Fluido e abbastanza pronto fino a quando non accendi l’aria condizionata dove a quel punto, e ai bassi regimi, si perde un po’. Per ovviare a questo gap c’è la versione 1,2 litri da 82 cavalli di progettazione PSA. Una decisa iniezione di potenza (per solo 500 euro di differenza) che cambia marcatamente il carattere della vettura che diventa generalmente più reattiva, fluida e silenziosa e, soprattutto, ti costringe a lavorare meno con il cambio. Questa versione si adatta anche piuttosto agevolmente ai trasferimenti autostradali dove il maggior allungo del motore gli assicura una agilità migliore nei sorpassi. 
 
 
Il confort garantito da uno schema sospensivo più che collaudato per questo genere di vetture (pseudo McPherson all’anteriore e ponte torcente al posteriore) è più che sufficiente: bene in città dove la vettura gestisce più che dignitosamente lo sconnesso e brillante nei passaggi extraurbani dove garantisce una certa reattività in inserimento e in curva, dove si apprezzano stabilità e precisione malgrado il passo piuttosto corto del modello. 
 
PER OGNI ESIGENZA 
A tre o cinque porte e con il tetto in tela disponibile per tutte e due le configurazioni sia Peugeot che Citroën si presentano con range di prezzo piuttosto ampi e relativi alla configurazione scelta. La Casa del Leone rampante offre i tre allestimenti Access, Active e Allure personalizzabili con 7 temi e allestimenti interni. I prezzi vanno dai 9.950 della 1.0 Access tre porte per arrivare ai 14.650 della 1.2 Allure Top! (quella con il tetto apribile). Stesso livello di prezzo per la base della Citroën C1 che è di 9.500 euro per la 1.0 VTi 68 cv Live mentre il top di gamma, C1 Airscape 1.2 VTi 82 CV Shine, è offerto a 13.850 euro. La Casa del Double Chevron offre tre allestimenti di base Feel, Live e Shine e su entrambe le motorizzazioni, 1.0 e 1.2, è possibile scegliere il cambio automatico a variazione continua EGT a 5 rapporti.
 

SCHEDA TECNICA Citroën C1/Peugeot 108 1.0 VTi 68 cv Motore Ciclo otto, anteriore trasversale, 3 cilindri, 4 valvole per cilindro, Cilindrata 998 cc, alesaggio 71 mm x corsa 84 m. Potenza max 69 Cv – 51 kW a 6.000 giri. Coppia max Nm 95,5 a 4.300 g/m. Euro 5 90g/CO2 /km Trasmissione Cambio manuale a 5 rapporti + rm Autotelaio Avantreno pseudo McPherson, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici. Retrotreno traversa deformabile. ESC (ESP, ASR) di serie e disattivabile. Sterzo con servoassistenza elettrico variabile. Freni anteriori disco ventilati 247 mm x 20 con pinza flottante. Posteriori a tamburo 200 mm. Cerchi da ABS+REF+ AFU di serie. Cerchi da 15” con pneumatici 165/60 R16. Dimensioni e peso Lunghezza 3.466 (3.475) mm, larghezza 1.615, altezza 1.460, passo 2.340. Peso 840 (930) kg. Capacità serbatoio 35 lt. Prestazioni Velocità massima 155 (160) km/h. Accelerazione 0-100 km/h 13 sec. Consumo medio 4,1 l/100 km (24,39 km/l). Tassa di possesso 159,20 euro

 
 

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