21 April 2014

Nuova Mini Cooper, ora si accende col telecomando in tasca

Continua il nostro approfondimento sulla nuova Mini Cooper con il motore a tre cilindri da 136 Cv. Cerchiamo di capire meglio com’è fatta.

Nuova mini cooper, ora si accende col telecomando in tasca

La prima impressione a bordo della nuova Cooper è che sia la solita Mini, ma appena ci si siede al posto di guida due particolari balzano immediatamente all’occhio: oltre al contagiri, sopra il piantone di sterzo, ora c’è anche il tachimetro che lo affianca; manca poi la fessura dove prima si inseriva il transponder per poi avviare il motore con il tasto Start a destra del volante. Ora basta tenere il telecomando in tasca e azionare la levetta rossa sotto i comandi dell’impianto di climatizzazione. Il grosso strumento circolare che domina la zona centrale della plancia non funge quindi più da tachimetro, ma serve solo come monitor per visualizzare le varie schermate di un sistema di infotainment ancora più sofisticato, che si gestisce attraverso un controller dietro la leva del cambio direttamente ripreso dalla produzione Bmw. Oltre che circondato da una serie di tasti per accedere direttamente al menù desiderato, offre la parte superiore del pomello a sfioramento per scrivere, per esempio, la destinazione del navigatore satellitare. L’anello che circonda lo strumento centrale è invece illuminato da una serie di led, che cambiano colore a seconda dell’informazione visualizzata; per esempio, aumentando la temperatura dell’impianto di climatizzazione diventano rossi, mentre abbassandola si colorano di blu.

 

LA FOTOGALLERY DELLA PROVA

 

Dal punto di vista ergonomico, la disposizione dei comandi resta sempre molto razionale, quelli delle luci sono stati spostati dal devioluci alla parte sinistra della plancia, così come i tasti della chiusura centralizzata sul pannello porta sono ancora più intuitivi da individuare. La posizione di guida resta sempre molto sportiva: il piccolo volante a tre razze è perfettamente verticale, il sedili vicini al pavimento e il pedale del gas infulcrato verso il basso. Positivo il giudizio per quanto riguarda l’abitabilità anteriore, con spazio abbondante soprattutto in altezza e larghezza, mentre dietro è richiesto ancora qualche sacrifico, sia a causa dello spazio per le gambe molto ridotto, sia per l’accessibilità, piuttosto difficoltosa nonostante i sedili che scorrono in avanti reclinando gli schienali. Nonostante l’incremento dichiarato di 51 litri della capienza del vano bagagli, i 211 litri totali restano poco più che sufficienti per una vettura lunga 3,8 metri.

 

Nei prossimi giorni continuerà il nostro approfondimento con la prova della nuova Mini Cooper.

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