Fuori dagli schemi. E’ questo il primo pensiero che viene osservando la nuova Kia Sportage. Un design nuovo che rompe con il passato, un passato che con la terza generazione ha ottenuto notevoli consensi e segnato traguardi importanti in termini di vendite in tutto il mondo. Il nuovo frontale, molto imponente, è dominato dalla grande griglia centrale con a lato le luci diurne a led, led che troviamo anche per i proiettori posteriori. Un look imponente, accentuato anche dall’aumento della lunghezza di 4 cm e del passo di 3 cm; tutto questo a vantaggio di una maggiore abitabilità sia per i passeggeri che per il bagagliaio che passa da 456 a 503 litri di capienza. Gli interni sono razionali e, come detto, molto spaziosi; al centro della plancia troviamo il grande schermo touch da 7 o 8 pollici mentre il cruscotto è di tipo classico con il computer di bordo al centro.
Il volante, comodo ed ergonomico, è ricco di tasti di controllo come del resto tutto l’abitacolo. Questa però non vuole essere una nota di demerito perché ogni comando è di semplice comprensione ed utilizzo. Per semplificare e rendere più sicura la guida di tutti i giorni ci sono una serie di ausili: il parcheggio autonomo, il controllo dell’angolo cieco, la frenata d’emergenza con il riconoscimento di veicoli e pedoni, il cruise control, il parcheggio assistito e il controllo della velocità di discesa, una funzione che viene utilizzata nel fuoristrada. Per ascoltare la vostra canzone preferita non poteva mancare l’impianto stereo firmato JBL con ben 8 altoparlanti corredati di amplificatore da 320 Watt che unisce potenza e nitidezza dei suoni. In generale gli interni della nuova Sportage sono la vetrina perfetta del grande passo in avanti fatto da Kia in questi ultimi anni: la qualità generale percepita e la cura nel dettaglio hanno raggiunto nuovi standard ponendo il marchio coreano come un competitor alquanto scomodo per le altre Case automobilistiche.
Tra le motorizzazioni a benzina una delle novità è il 1.6 T-GDI AWD turbo da 177 Cv abbinato al nuovo cambio doppia frizione DCT che affianca un 1.6 aspirato da 132 Cv esclusivamente a trazione anteriore e con cambio manuale e sei rapporti. Più corposa l’offerta a gasolio che parte dal 1.7 CRDi da 115 Cv. Anche questo, per ora, disponibile solo a trazione anteriore e con cambio manuale. Per chi vuole cubatura e potenze superiore lo step successivo è il 2.0 CRDi da 136 Cv disponibile sia manuale che automatico ma solo a trazione anteriore che arriva a 185 Cv con la versione top di gamma automatica e a quattro ruote motrici. Da puntualizzare che per ora il cambio automatico a doppia frizione sarà disponibile solo per la sola versione turbo benzina, mentre per le varianti diesel viene riproposto il più antiquato convertitore di coppia a sei rapporti.