Dacia Duster 2018: ambizioni da grande

Debutta al Salone di Francoforte la seconda generazione della Suv rumena. Potrà contare su di una linea più muscolosa e curata che in passato oltre che su di un abitacolo più spazioso.

Un successo superiore alle aspettative

Quando nacque nel 2010, molti storsero il naso. Una Suv low cost sembrava un controsenso. Renault ebbe però il merito di credere nell’operazione e nel brand Dacia. Ad oggi, in Italia sono state vendute 119mila Duster. Un successo senza precedenti. Un primato celebrato con la presentazione della seconda generazione della sport utility rumena.

Parabrezza avanzato di 10 cm

Attesa al debutto in occasione del Salone di Francoforte (14-24 settembre), la nuova Duster non rompe con la tradizione, specie stilistica. Gli unici cambiamenti marcati sono limitati ai gruppi ottici anteriori con luci diurne a Led integrate, alle inedite nervature lungo il cofano e agli inserti satinati in corrispondenza delle protezioni sottoscocca. Variazioni anche per le luci posteriori, ora a effetto tridimensionale, e per la linea di cintura, complessivamente più alta se paragonata al vecchio modello. Degni di nota, infine, la calandra in stile Sandero e lo spostamento 10 cm più avanti del parabrezza, oltretutto caratterizzato da una superiore inclinazione così da incrementare spazio e luminosità in abitacolo.

A due e quattro ruote motrici

Al momento la Dacia non ha diffuso informazioni in merito alla meccanica e agli interni della vettura. Aleggia quindi il massimo riserbo sulle dotazioni della rinnovata Suv rumena che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere disponibile come in passato in configurazione sia a due sia a quattro ruote motrici.

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