05 July 2016

PROVA:BMW 730d xDrive Eccelsa, regina di chip

L'elettronica sorveglia ogni angolo dell'ammiraglia tedesca, tanto silenziosa, quanto sicura e dinamica. Anche se equipaggiata con il 3 litri a gasolio da 265 Cv, che consuma sempre molto poco...

INTERNI

La quantità di dispositivi elettronici introdotti con la nuova Serie 7 è talmente elevata da far quasi passare in secondo piano le innovazioni tecnologiche, che riguardano soprattutto la scocca, definita Carbon Core in quanto integrata da una serie di componenti in materiale plastico rinforzato da fibra di carbonio che riducono fino a 130 kg il peso della vettura.

Che fosse silenziosa lo si sapeva già, ma il fatto che grafico di rumorosità non si discosti molto dai valori della Rolls Royce Panthom, la vettura più confortevole mai provata da Automobilismo, non è certo un dato da sottovalutare, soprattutto considerando che sotto il cofano c’è un motore a gasolio. Così come non si possono non citare l’eccezionale capacità di assorbimento delle sospensioni pneumatiche e le caratteristiche di un motore che, pur non essendo di recentissima produzione, assicura prestazioni brillanti associate a consumi ridotti, come attesta la percorrenza di quasi 14 km/litro rilevata in autostrada.

 

INTERNI
All’inizio mette quasi soggezione, più che una vettura sembra una sala giochi considerando la quantità di schermi che impreziosiscono l’abitacolo, soprattutto nella zona posteriore, dove ai due monitor del sistema di intrattenimento (optional a 2.800 euro) si somma il tablet alloggiato sul bracciolo. Non è un normalissimo dispositivo Samsung, ma un apparecchio realizzato su specifiche Bmw che consente anche di regolare i sedili, l’impianto di climatizzazione, quello audio e video, oltre a personalizzare numerose impostazioni della vettura come, per esempio, l’illuminazione interna.

A questo si aggiunge il telecomando di apertura delle porte, che riprende anch’esso la tecnologia dei tablet e consente di impostare a distanza l’impianto di climatizzazione,monitorare lo stato della vettura, conoscere l’autonomia residua e la scadenza dei vari intervalli di manutenzione; per ricaricarlo basta semplicemente riporlo nell’alloggiamento ricavato all’interno del bracciolo, dove si trova anche la base per la ricarica a induzione del telefono cellulare.

Inconsueto anche il quadro strumenti, composto da un display digitale che simula strumenti analogici con temi e colorazioni variabili a seconda del setup scelto per la vettura: in Sport la colorazione è rossa e vengono visualizzati in primo piano tachimetro e contagiri, mentre in Eco Pro l’illuminazione diventa blu e il contagiri viene sostituito da uno strumento in grado di visualizzare il grado di efficienza alla guida, oltre all’eventuale recupero di energia in fase di rilascio.

Difficile, se non addirittura quasi impossibile, elencare le funzioni del sistema multimediale, ma sicuramente merita una citazione il comando a gesti che, grazie a movimenti predefiniti della mano in prossimità della consolle, consente di gestire alcune funzioni del sistema di infotainment, per esempio, di abbassare o alzare il volume della radio ruotando il pollice, oppure di rispondere a una telefonata fingendo di premere un pulsante.

Naturalmente non si è rinunciato al classico controller del sistema iDrive a destra delle leva del cambio, mentre sulla sinistra si trova il comando a sfioramento per selezionare i vari programmi di guida. Come da copione l’abitabilità soddisfa nel complesso, anche se, alla luce delle dimensioni esterne, ci si potrebbe aspettare qualche centimetro in più nella zona posteriore, dove l’ingombro del tunnel della trasmissione e la conformazione del divano consigliano di viaggiare in due.

TECNICA

La riduzione delle emissioni passa attraverso numerosi processi, tra cui la riduzione del peso, compito svolto dai tecnici Bmw impiegando un’inedita scocca che riprende la tecnologia che ha debuttato con i3 e i8. Si compone di un mix di acciai ad altissima resistenza combinati con alluminio e CFRP, ovvero un materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio utilizzato per esempio in corrispondenza dei giroporta e dei montanti centrali.

Oltre che alleggerite per ridurre del 15% le masse non sospese, le sospensioni utilizzano ora ammortizzatori pneumatici che consentono di aumentare fino a 20 mm l’altezza della vettura e di ridurla di 10 mm in configurazione Sport, mentre le ruote posteriori sterzanti consentono di ottimizzare l’agilità sul misto stretto e la stabilità sul veloce.

Il sistema che consente di selezionare i vari programmi di guida offre ora anche la modalità Adaptive, che modifica i vari settaggi in funzione dello stile di guida adottato, mentre il dispositivo per il parcheggio telecomandato consente appunto di parcheggiare a distanza la vettura servendosi del telecomando, a patto che la stessa si trovi in posizione centrale davanti al parcheggio scelto e che la distanza percorsa dalla vettura in assenza del guidatore non superi 1,5 volte la lunghezza delle vettura. Debuttano anche i proiettori laser tra gli optional, che assicurano una portata di 600 metri e, rispetto ai fari a led, aumentano del 100% la profondità di illuminazione con un’efficienza energetica del 30% superiore.

SU STRADA

Dire che sia molto diversa dalla precedente Serie 7 sarebbe eccessivo, anche perché migliorare un prodotto già di assoluta eccellenza non è affatto facile. Eppure i dati di rumorosità sono ancora più bassi, ma è soprattutto la capacità di assorbimento delle sospensioni pneumatiche ad accrescere un confort di marcia davvero assoluto, anche in presenza delle ruote da 20” montate sull’esemplare in prova. Si viaggia a velocità Codice in autostrada con l’ago del contagiri fisso sui 1.500, ed è soprattutto il rumore di rotolamento a ricordare che questa sorta di salotto mobile non poggi su un cuscino d’aria ma su volgarissimi pneumatici.

Sorprende poi che a queste andature si percorrano quasi 14 km/litro, ma non è da sottovalutare la dolcezza con cui il cambio automatico scandisce le 8 marce, così come la prontezza di un motore che, nonostante i “soli” 265 Cv di potenza a fronte dei quasi 2.100 kg di massa, muove con un discreto brio una vettura non nata certo per incollare allo schienale ad ogni pressione sul pedale destro.

In ogni caso i dati di accelerazione non deludono cero (da 0 a 100 km/h in poco più di 6”), così come colpisce la prontezza di risposta del cambio in manuale, soprattutto in salita di marcia. In curva bisogna sempre considerare la considerevole massa e il passo superiore ai 3 metri, ma le reazioni dell’assetto collocano sempre l’ammiraglia tedesca tra le più dinamiche della classe. Forse rispetto al passato il suo piglio sportivo si è un po’ ammorbidito, ma l’ulteriore miglioramento in termini di confort giustifica ampiamente un assetto un po’ più morbido in configurazione Sport.

Per contro l’impianto frenante segna un ulteriore passo in avanti: gli spazi di arresto sono da vettura sportiva, ma anche la resistenza alla fatica sottolinea quanto i progettisti Bmw abbiano tenuto in considerazione la sicurezza, aspetto ulteriormente ribadito dalle reazioni composte del retrotreno nelle manovre di emergenza

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