E' più, molto di più di un semplice restyling. Con i precedenti aggiornamenti sembrava aver perduto di incisività, si era ammorbidita, smussata nelle sue deliziose asperità dinamiche, adesso sembra ritornata all’origine. Abbiamo provato la versione 120d xDrive a 5 porte. L’attesa nuova tre cilindri era assente, ma non lo era, però, la potente M135. 

Abbiamo scelto il modello 120d XDrive da 190 cavalli e quattro ruote motrici. La coppia massima di 400 Nm, i 190 cavalli e la trazione integrale sono un invito ad osare. La trasmissione è lo Steptronic da otto rapporti che, lo diciamo subito, si dimostra sempre all’altezza della situazione per velocità o per confort di cambiata a seconda del profilo di guida utilizzato. Una delle cose più divertenti da seguire è la strategia di cambiata previdente, praticamente la logica del cambio si interfaccia con il navigatore e ti ritrovi sempre con la giusta marcia inserita in quella determinata circostanza.

Ti avvicini ad una curva e il sistema inizia a scalare mentre freni. Ne esci brillante, magari in configurazione sport? Il cambio ti inserisce la marcia più adatta per l’accelerazione che stai richiedendo. La spinta del 4 cilindri è costante, decisa e progressiva, la compostezza del telaio nei curvoni lunghi, negli inserimenti un po’ bruschi, nei cambi di direzione repentini è sempre di altissimo livello.

Merito dell’eccellente ripartizione del peso che la rende sempre molto stabile e trasparente. Anche la nota del motore è piacevole, sorda e ringhiosa. In un tempo in cui il sonore è sintetizzato per infilarlo negli impianti audio degli abitacoli, questa è già una vittoria.

La trazione è sempre pronta, presente, granitica. Forse troppo. Nel senso che normalmente è distribuita in proporzione 40:60 ma la coppia varia, tra gli assali, in tempo reale e in relazione alla guida. Sta il fatto che indurre qualche scalpitio di troppo diventa di una complicanza notevole. Diversamente dalla sua sorella M. Ancora una volta Bmw non sbaglia.