01 August 2016

TECNICA: Motori, BMW punta tutto sull' efficienza

BMW ottimizza ulteriormente i suoi motori benzina e diesel a 3 e 4 quattro cilindri. Il sistema modulare di costruzione permette di impiegare un’architettura comune e componenti identici. La standardizzazione interessa tutti gli aspetti del motore in linea, cioè un basamento in alluminio con posizione uniforme dei lati di aspirazione e di scarico, la camera di combustione con volume del singolo cilindro di circa 500 cc e la posizione delle catene della distribuzione...

BENZINA

BMW ottimizza ulteriormente i suoi motori benzina e diesel  a 3 e 4 quattro cilindri. Il suo sistema modulare di costruzione permette di impiegare un’architettura comune e componenti identici.

La standardizzazione interessa in particolare il principio fondamentale del motore in linea, cioè un basamento in alluminio con posizione uniforme dei lati di aspirazione e di scarico, la camera di combustione con volume del singolo cilindro di circa 500 cc e la posizione delle catene della distribuzione  e dei vari gruppi secondari.



TWINPOWER
La tecnologia BMW TwinPower Turbo è ora la caratteristica comune di tutti i motori a benzina e diesel. Quersto produce notevoli effetti di sinergia, sia a livello di sviluppo che di produzione dei motori, così da promuovere non solo la sostenibilità ecologica ma anche economica.

L’elevato numero di elementi comuni della famiglia di motori garantisce che ogni propulsore soddisfi gli elevati standard di rendimento, di erogazione di potenza e di rotondità di esercizio richiesti, indipendentemente dal numero di cilindri, dalla potenza e dal processo di combustione. 

Il perfezionamento della famiglia di motori Efficient Dynamics persegue come obiettivo l’ulteriore riduzione dei valori di consumo e delle emissioni, nonché l’ottimizzazione delle prestazioni. Grazie a una serie d’interventi il rendimento dei propulsori è stato nuovamente migliorato. Il conseguente calo dei consumi si manifesta sia nel ciclo di prova UE che nella guida pratica. Le innovazioni introdotte al fine di ottimizzare il comportamento a livello di emissioni mirano a ridurre non solo le emissioni di CO2, ma anche i valori degli altri componenti dei gas di scarico. 
 
I progressi raggiunti nella nuova generazione della famiglia di motori Efficient Dynamics si riflettono anche in un’ulteriore ottimizzazione della rotondità di esercizio e del comfort acustico e nell’alleggerimento del peso, promette la Casa tedesca . I nuovi motori a benzina e diesel possono essere montati sia in posizione longitudinale che trasversale, così da essere adatti all’utilizzo in numerosi modelli BMW e MINI. 
 
 
MOTORI A BENZINA
Nei motori a benzina la tecnologia BMW TwinPower Turbo è composta dal sistema di sovralimentazione, dall’iniezione diretta di carburante, dal comando variabile della corsa delle valvole di aspirazione (VALVETRONIC) e dalla regolazione continua dei tempi di apertura delle valvole di aspirazione e di scarico (Doppio VANOS).

Nella nuova generazione di motori ,  i consumi e le emissioni sono stati nuovamente ridotti anche del 5 per cento, la potenza e la coppia massima delle unità di propulsione salgono rispettivamente di 5 kW/ 20 Newtonmetri.
Nell’ambito degli interventi di rivisitazione della famiglia di motori è stato ulteriormente perfezionato il sistema di sovralimentazione, composto da un turbocompressore integrato nel collettore di scarico, in grado di utilizzare una grossa parte della fluidodinamica dei gas di scarico ricircolanti. Il collettore di scarico e il turbocompressore sono integrati entrambi nella testata cilindri. I carter dei turbocompressori dei motori a tre cilindri sono in alluminio oppure in acciaio, a seconda della variante di potenza; nei propulsori a quattro cilindri vengono utilizzati esclusivamente carter in acciaio.  
 
Nella variante rivisitata dei nuovi motori a benzina è soprattutto l’iniezione diretta di carburante ad assicurare la maggiore efficienza. Gli iniettori posizionati centralmente tra le valvole sono alimentati da una pompa del carburante nuova e da un sistema di condotti modificato e funzioneranno in futuro alla pressione massima elevata a 350 bar.

L’incremento della pressione d’iniezione consente di dosare il carburante con maggiore precisione, contribuendo così a un miglioramento della qualità dei gas di scarico in ampi campi di carico. L’ottimizzazione del processo di combustione, realizzata con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e di altre sostanze, è anche il risultato del sistema di raffreddamento che è stato perfezionato per la nuova generazione di motori.

La nuova pompa del liquido di raffreddamento è dotata adesso di uscite separate per il passaggio del liquido di raffreddamento intorno alla testata cilindri e al blocco motore. Questa modifica aumenta notevolmente l’efficienza della gestione termica.

Nei motori a benzina a tre e a quattro cilindri degli alberi contrappesati provvedono a una buona rotondità di esercizio. Gli alberi compensano le vibrazioni che si formano durante la trasmissione di potenza all’albero motore. In futuro, un nuovo albero contrappesato e il sistema di azionamento modificato consentiranno di ridurre il peso, di ottimizzare le sollecitazioni e di migliorare ulteriormente le caratteristiche acustiche dei motori a tre cilindri. 
 
Nella pagina segunete uno sguardo alle novità dei motori turbodiesel. 





 

 

TURBODIESEL

Nei propulsori diesel la tecnologia BMW TwinPower Turbo è composta da un sistema di sovralimentazione con uno o più turbocompressori e dall’iniezione diretta di carburante Common-rail. Nei motori rivisitati questi due componenti fondamentali sono stati ampliamente ottimizzati. Il risultato sono l’aumento del rendimento e l’ottimizzazione del comportamento di emissioni.
 
I propulsori diesel ottimizzati della famiglia di motori Efficient Dynamics consumano in media fino al 5 per cento di carburante in meno ed emettono conseguentemente fino al 5 per cento in meno di CO2 rispetto alla generazione precedente. Ma non è tutto: gli interventi eseguiti all’interno del motore e il post-trattamento dei gas di scarico ottimizzato determinano anche la riduzione degli altri componenti dei gas di scarico. 
 
GEOMETRIA VARIABILE
Per assicurare delle reazioni ancora più rapide agli impulsi del pedale dell’acceleratore e incrementare contemporaneamente il rendimento dei propulsori, le unità turbo di tutti i futuri motori diesel saranno realizzate come sistemi di sovralimentazione a geometria variabile. Questo principio, limitato finora ai quattro cilindri diesel più potenti, prevede un’interazione di precisione dei due turbocompressori di dimensioni differenti: il risultato è un’elasticità che si manifesta già molto presto e si estende linearmente su un ampio arco di regime.

La sovralimentazione a geometria variabile dei nuovi quattro cilindri comprende una fase a bassa pressione con geometria variabile al lato di aspirazione e una fase ad alta pressione. Per ottimizzare sia la rapidità di risposta che l’acustica, entrambi i turbocompressori sono dotati di una moderna tecnologia di cuscinetti radenti.

 La fase ad alta pressione del nuovo sistema di sovralimentazione è completamente integrata nel collettore di scarico. Il controllo del sistema avviene nella fase a bassa pressione attraverso palette di sovralimentazione e nella fase ad alta pressione attraverso la valvola di regolazione principale, definita valvola wastegate, nonché un bypass del compressore, entrambi ad azionamento pneumatico.

Questo assicura in qualsiasi momento l’approvvigionamento delle camere di combustione con aria compressa, dosata con la massima precisione in base alla richiesta di carico e alla situazione di guida. In futuro, grazie alla possibilità di regolare il raffreddamento dell’involucro nella fase a bassa pressione, aumenterà nuovamente il rendimento del più potente motore diesel.

AGR
Inoltre, il sistema di ricircolo dei gas di scarico (AGR) sviluppato ex novo contribuisce a ridurre il consumo di carburante e a ottimizzare il comportamento delle emissioni. Il principio, realizzato nei nuovi motori diesel a quattro cilindri come sistema monofase e nei propulsori diesel a tre cilindri come sistema bifase, assicura una riduzione particolarmente ampia delle emissioni di ossidi di azoto (NOX).

Il modulo ad alta pressione del sistema di ricircolo di gas di scarico (AGR) utilizzato in tutti i motori della prossima generazione convoglia i gas di scarico, raffreddati o non – a seconda del fabbisogno – dal collettore all’impianto di aspirazione, passando attraverso una valvola a regolazione continua.

I nuovi motori tre cilindri diesel dispongono inoltre di un modulo ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione. Questo modulo, dotato anch’esso di sistema di raffreddamento, assorbe i gas di scarico che hanno già passato il filtro antiparticolato diesel e sono esenti dunque da particelle di fuliggine, e li convoglia nel condotto dell’aria filtrata.

Il ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione può essere utilizzato anche nei campi della mappatura del motore in cui la differenza di pressione all’interno del sistema di sovralimentazione non è sufficiente per attivare il ricircolo dei gas di scarico ad alta pressione.

INIETTORI
Anche il sistema d’iniezione diretta Common-rail dei nuovi motori diesel a tre e a quattro cilindri funziona a una pressione aumentata e con maggiore precisione. La versione attuale degli iniettori è equipaggiata con sensori rivisitati che permettono di dosare il carburante da iniettare con particolare precisione.

In presenza d’iniezioni multiple, è possibile ridurre così anche gli intervalli tra le singole iniezioni di una fase. La polverizzazione più fine del carburante, risultante dall’ulteriore aumento della pressione massima d’iniezione, consente di realizzare una combustione particolarmente pulita con residui ridotti nei gas di scarico. I sistemi d’iniezione dei motori a tre cilindri raggiungeranno in futuro un valore massimo di 2.200 bar. Nella variante più potente dei propulsori diesel a quattro cilindri il valore di punta salirà a rispettivamente 2.500 e 2.700 bar.
 
PRODUZIONE
In futuro, sia nella produzione dei motori a tre che a quattro cilindri con basamenti in alluminio le canne cilindri con rivestimento ottenuto con arco voltaico a filo saranno sottoposte a un nuovo processo di lavorazione. Lo stato attuale prevede le canne dei cilindri con diametro identico in tutte le sezioni.
 
Già durante l’assemblaggio della testata cilindri, ma soprattutto durante l’esercizio del motore, in conseguenza a forze termiche e dinamiche la parte superiore delle canne cilindri si estende. A seconda della configurazione dei pistoni, ciò determina nella sezione superiore delle canne un gioco con impatto negativo sull’acustica del motore oppure un aumento dell’attrito nella parte inferiore delle canne che influenza negativamente l’efficienza.
 
Il nuovo processo produttivo, utilizzato per la prima volta per un motore di serie, tiene conto di queste deformazioni che si manifestano dopo la produzione. Per compensarle la sezione inferiore delle canne cilindri viene leggermente allargata. La geometria desiderata si ottiene attraverso un movimento di sollevamento assiale con rotazione sovrapposta.
 
Durante l’esercizio del motore, grazie all’allargamento nella sezione superiore si ottiene un diametro praticamente uniforme in tutte le canne cilindri. Questo permette di ridurre l’attrito dei pistoni senza impatto negativo sull’acustica del motore. 
Ulteriori innovazioni che contribuiscono all’aumento del rendimento sono un circuito dell’olio migliorato con raffreddamento dei pistoni variabile e funzionante così sempre in base al fabbisogno momentaneo nonché un sistema di trasmissione a cinghia ottimizzato. Le proprietà acustiche dei motori quattro cilindri diesel vengono ulteriormente ottimizzate applicando una nuova tecnica di lavorazione degli alberi contrappesati. 
 
NOx
Oltre alle misure introdotte all’interno del motore, i futuri propulsori diesel a tre o quattro cilindri sono dotati di un sistema di post-trattamento dei gas di scarico particolarmente efficiente. In aggiunta al filtro antiparticolato diesel e al catalizzatore ad accumulo NOx, montati vicino al motore, tutti i motori diesel della prossima generazione potranno essere equipaggiati con un sistema SCR (Selective Catalytic Reduction). Questa forma di depurazione dei gas di scarico prevede l’aggiunta di una soluzione di urea, definita AdBlue.
 
La miscela urea/acqua, iniettata con la massima precisione da un modulo di dosaggio raffreddato ad acqua, si trasforma nel condotto dei gas di scarico in ammoniaca e reagisce successivamente all’interno del catalizzatore SCR con gli ossidi di azoto. Il risultato sono azoto e acqua. L’efficienza del post-trattamento dei gas di scarico viene sorvegliata permanentemente da un ulteriore sensore, posizionato a valle dell’unità SCR.  Il liquido AdBlue, accumulato in un contenitore separato, viene iniettato nel collettore di scarico dopo essere stato dosato con la massima precisione e senza che il guidatore se ne renda conto.

 

 

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