Con l'inaugurazione degli impianti di di Udine e Misilmeri (Palermo) l'Italia ha raggiunto la quota di 1.000 distributori di metano operativi e rafforzato il proprio primato di nazione europea con più stazioni di servizio eroganti metano, seguita dalla Germania ferma a 919 impianti. Secondo i dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico, nel 1997 il parco circolante a metano in Italia era di 260.000 veicoli, mentre le stazioni di distribuzione erano poco più di 270.
Oggi, a distanza di poco più di 15 anni, le vetture a metano sono triplicate, ben 750.000, ma nonostante tale categoria di automobili sia in costante aumento ci sono ancora oggi molte regioni, come come Basilicata (8 impianti), Calabria (9), Friuli Venezia-Giulia (4), Liguria (7), Molise (3) e Valle d'Aosta (1) dove trovare un distributore di metano è un'impresa, mentre la Sardegna ne è totalmente priva e anche in autostrada la rete è ancora carente, a meno di non avere modelli (e sono pochi) dotati di 400/500 km di autonomia. A ciò si deve aggiungere la mancanza del self-service per il metano che consenta di avere, come da sempre avviene nel resto d’Europa, impianti aperti 24 ore su 24 e con possibilità di pagamento come per gli altri carburanti liquidi in self-service.
Secondo Metanoauto.com, la comunità italiana web degli utenti con auto a metano aperta nel 2005 e con oltre 31 mila iscritti, "la normativa (sui self-service per il metano n.d.r.) e il relativo decreto attuativo, che pare sia in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale andando a modificare il D.M. 11.9.2008 in cui si era introdotto il “self servito”, appare assai burocratica e non è detto che ponga rimedio ad una situazione di arretratezza normativa che penalizza oltremodo chi vuole viaggiare dando un contributo alla salvaguardia dell’ambiente e... al proprio portafoglio".
