24 October 2014

Mercedes GLA 220 CDI 4MATIC, la nostra prova

Nasce dalla Classe A, ma la nuova crossover compatta si differenzia nel look e ripropone la trazione integrale 4Matic. Si guida bene, va forte e consuma poco, ma il motore....

INTRO

Dopo la Classe A e la variante in stile coupé CLA, ecco la sport utility derivata dalla compatta della Stella a tre punte. Si chiama GLA e riprende gran parte della meccanica della Classe A, trazione integrale 4Matic compresa, una soluzione che rende ancora più versatile un modello pensato però soprattutto per l’impiego stradale. Unica concessione all’off-road è infatti un programma di guida che modifi ca la taratura del cambio a doppia frizione e la risposta dell’acceleratore.

Tra i pregi, il motore molto brillante, il cambio automatico rapido e confortevole e un comportamento gratifi cante e sicuro, a cui si contrappongono però il prezzo di oltre 3.000 euro superiore rispetto a quello della corrispondente Classe A e il motore piuttosto rumoroso in accelerazione.

TECNICA

E’ realizzata sullo stesso pianale della Classe A ed è disponibile sia in versione a 2 ruote motrici sia 4Matic la sport utility compatta della Stella. Le sospensioni anteriori seguono un classico schema Mc Pherson, mentre il retrotreno a bracci multipli, nelle versioni a 4 ruote motrici, impiega un telaio ausiliario montato su supporti di gomma per smorzare le vibrazioni e incrementare il confort di marcia.

Per ridurre le masse non sospese, i supporti ruota e i bracci elastici sono realizzati in alluminio, mentre il servosterzo elettrico non solo assorbe energia solo quando serve, ma dialoga con il sistema elettronico di controllo di stabilità per effettuare automaticamente manovre di controsterzo in caso di perdita di aderenza della coda, per esempio, frenando in presenza di fondo stradale ad aderenza differenziata. Debutta poi una nuova generazione del sistema di trazione 4Matic, dotato di albero di uscita per la trazione posteriore integrato nel cambio 7G-DTC, oltre che di scatola del ponte posteriore che incorpora la frizione a lamelle a gestione elettroidraulica. G

razie a questa soluzione, la ripartizione della coppia è più flessibile, il peso del sistema è stato ridotto e la sua efficienza è aumentata. I modelli 4Matic offrono poi di serie il regolatore della velocità in discesa e il programma di marcia Offroad, che modifica i punti di innesto del cambio e la curva caratteristica del pedale dell’acceleratore per una maggiore efficienza nella guida sui fondi a bassa aderenza.

Poche modifiche invece per quanto riguarda il motore a gasolio di 2.143 cc, rivisto in funzione dell’efficienza con fasce elastiche e cuscinetti a basso attrito, pistoni con tolleranze ottimizzate e la regolazione della combustione nelle testate affidata a nuovi sensori di pressione. Più completa infine la dotazione relativa alla sicurezza, che propone il sistema per rilevare lo stato di attenzione del guidatore e il Collision Prevent Assist che, grazie alla tecnologia radar e all’assistenza adattiva dei freni, protegge dalle collisioni già a partire da 7 km/h di velocità.

 

La Mercedes GLA 220 CDI 4MATIC durante i test al banco in due  brevi filmati
 
 
 
 
 
 
CONDIZIONI DEL TEST 
 
Temperatura 19,3° C
Pressione 989,4 hpa
Umidità 61,7%
Pneumatici Good Year Efficient Grip
235/45 R 19 95 V
 
POTENZA MASSIMA RILEVATA
 
al motore:  Cv 176,4 a 3.880 giri/min
 
alle ruote in VI: Cv 117,9 a 3.500 giri/min
 
COPPIA MASSIMA RILEVATA
 
Nm: 379,6 a 2.090 giri/min
 
 
MOTORE 
Ciclo Diesel, anteriore trasversale, Euro 6, 4 cilindri in linea, 5 supporti di banco. Distribuzione bialbero in testa, 16 valvole. - Monoblocco in ghisa, testata in lega leggera. - Raffreddamento a liquido. - Alimentazione a iniezione diretta common rail, turbocompressore a gas di scarico, intercooler. - Catalizzatore ossidante. - Potenza max 170 Cv (125 kW) da 3.400 a 4.000 giri/min. - Potenza specifica 79,3 Cv/litro (58,3 kW/litro). - Coppia max 350 Nm (35,7 kgm) da 1.400 a 3.400 giri/min. - Cilindrata 2.143 cc; alesaggio 83,0 mm; corsa 99,0 mm. - Circuito di raffreddamento n.d.; olio motore 5,0 litri. Alternatore 95 A, batteria 74 Ah.
 
TRASMISSIONE Trazione integrale 4Matic. Cambio automatico a doppia frizione a 7 marce. Rapporti: I° 3,860, II° 2,430, III° 2,670, IV° 1,050, V° 0,780, VI° 1,050, VII° 0,840. RM 3,380. Rapporto finale I°, II°, IV°, V°, RM 4,600; III°, VI°, VII° 2,650.
 

 

 

INTERNI

La derivazione dalla Classe A si percepisce soprattutto nell’abitacolo, che ne riprende la plancia, dal design molto semplice e razionale nella disposizione dei comandi. Due classici indicatori analogici nel quadro strumenti di fronte al guidatore, tergicristalli raggruppati sulla levetta a sinistra del piantone di sterzo, luci nella parte sinistra della plancia e una serie di pulsanti raggruppati sulla consolle. Più in basso, in posizione un po’ scomoda da raggiungere durante la guida, ci sono invece i comandi del climatizzazione, purtroppo non totalmente automatico, mentre il monitor che assomiglia a un tablet nella zona centrale superiore della plancia si gestisce attraverso un controller davanti al bracciolo, facile da gestire per i conoscitori del mondo Mercedes, un po’ meno intuitivo per chi ha ormai assimilato la tecnologia touch screen, sempre più diffusa nell’universo degli smartphone.

Sedili e volante sportivo dell’allestimento Premium regalano quel tocco di dinamismo che non guasta su una sport utility pensata soprattutto per la guida su asfalto, così come convincono i comandi dietro le razze del volante della trasmissione automatica, che si gestisce anche con la leva a destra del piantone di sterzo secondo una tradizione già da tempo consolidata in casa Mercedes. Nella norma la disponibilità di spazio per i passeggeri anteriori, mentre dietro la situazione è un po’ più problematica: la mobilità delle gambe è infatti penalizzata dalla ridotta distanza tra sedili anteriori e divano, mentre la particolare conformazione di cuscino e schienale posteriore nella parte centrale rende vivamente consigliabile viaggiare al massimo con 4 passeggeri a bordo. Soddisfa totalmente invece il vano bagagli, accreditato di una notevole capienza (421/1.235 litri), ben sfruttabile grazie alla volumetria regolare e ampliabile sfruttando un sottofondo abbastanza ampio, a maggior ragione nel caso dell’esemplare in prova, privo del kit di riparazione in presenza dei pneumatici MOExtended offerti a richiesta.

 

 

SU STRADA

Il primo contatto con la GLA desta qualche perplessità: il ticchettio del motore a gasolio non è molto filtrato, soprattutto in piena accelerazione, quando si percepisce un rumore di aspirazione tutt’altro che gradevole, così come la risposta ai comandi dell’acceleratore non è prontissima, soprattutto alla luce dei quasi 380 Nm di coppia rilevati al banco. Poi si impara a premere con più decisione il pedale dell’acceleratore e si scopre la brillantezza che ci si aspetta da una sport utility compatta equipaggiata con un motore da 170 cavalli. Una piacevole sensazione amplificata dal cambio a doppia a frizione, rapido negli innesti e contraddistinto da una corretta scalatura delle 7 marce, con le prime ravvicinate per favorire gli spunti (da 0 a 100 km/h in 8,33 secondi effettivi) e la settima lunga per contenere i consumi, come testimonia la percorrenza autostradale superiore ai 14 km/litro, un valore di tutto rispetto tra le sport utility e addirittura non troppo distante dai dati di alcune berline di pari potenza e cilindrata.

CONFORT
Il confort di marcia in autostrada è invece leggermente disturbato da qualche fruscio aerodinamico che emerge oltre i 120 km/h, mentre ad andatura costante il rumore del motore è decisamente meno invadente rispetto a quando gli si chiedono le massime prestazioni. A proposito di dati, oltre ai già citati interessanti valori riscontrati in accelerazione, una doverosa citazione merita la velocità massima di quasi 220 km/h, un vero e proprio record tra le concorrenti di pari classe, basti considerare che Audi Q3 2.0 TDI e Bmw X1 20d hanno fatto registrare rispettivamente 213,1 e 211,2 km/h. Non sono da meno tuttavia neppure gli spazi di frenata, dal momento che i 60,3 metri rilevati da 130 km/h non solo migliorano le prestazioni delle rivali, ma sono addirittura più brevi dei 62,3 metri della Mercedes A 45AMG.

Note positive anche per quanto riguarda il comportamento: la GLA è sorprendentemente reattiva negli inserimenti in traiettoria, altrettanto pronta nei cambi di direzione ma senza mai sconfinare in una vivacità del retrotreno tale da creare disagio nei bruschi trasferimenti di carico, quando l’elettronica che interviene solo marginalmente sottolinea la bontà di un assetto sempre molto ben bilanciato.

STERZO
Considerando l’indole della GLA, convince anche lo sterzo, preciso e non eccessivamente servoassistito, al pari del sistema di trazione integrale che trasferisce la coppia tra avantreno e retrotreno in modo impercettibile. Come nel caso delle rivali di riferimento, fuori dal nastro asfaltato la sport utility della Stella se la cava onorevolmente solo in presenza di sterrati o passaggi poco impegnativi, perché l’escursione delle sospensioni appena superiore rispetto a quella dei una vettura tradizionale e la presenza di pneumatici stradali non possono certo garantire la stessa mobilità dei fuoristrada veri e propri, tanto efficaci in condizioni impervie, quanto a disagio sull’asfalto, dove il comportamento della GLA è invece davvero esemplare

PREZZI

In allegato in alto , il listino prezzi pdf. 

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