McLaren Senna: prestazioni da cardiopalma

L'hypercar di Woking ha debuttato alla kermesse svizzera confermandosi un cacciabombardiere divora cordoli.
Con la nuova hypercar la McLaren punta a far meglio addirittura della sorella P1. Appartenente alla famiglia delle Ultimate Series, la Mclaren Senna attinge dal mondo delle auto da corsa non pochi accorgimenti e dettagli tecnici pur rimanendo una vettura pienamente omologata per girare in strada.
1/7

Questione di numeri

Basata sulla sorella 720S, propone un potenziato propulsore V8 da 4.0 litri biturbo, montato in posizione centrale, capace di erogare la bellezza di 800 CV e 800 Nm di coppia. Un risultato davvero notevole che diventa eccelso se si pensa che non è stato adottato nessun sistema ibrido, come sempre più spesso accade anche sulle più prestazionali supercar. Tale surplus di potenza e coppia viene scaricato a terra esclusivamente sulle ruote posteriori grazie al cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti mentre la sinfonia prodotta dal V8 inglese è frutto dello scarico sportivo in Inconel e titanio. Ma le novità non finiscono qui. Puntando tutto sul fattore peso la nuova McLaren Senna si affida interamente al carbonio (monoscocca Monocage III) e ferma l'ago della bilancia ad appena 1.198 kg a secco, un valore che unito alle elevate prestazioni consente alla hypercar di Woking di raggiungere una velocità massima di 340 km/h e di archiviare la pratica dello 0-100 km/h in appena 2,8 secondi e quella dello 0-200 km/h in soli 6,8 secondi.

Morde l'asfalto

Come se non bastasse gli ingegneri inglesi hanno rivisto completamente i flussi aerodinamici e di raffreddamento, per poter dare massima efficienza all’ala posteriore a doppia lama in fibra di carbonio, e hanno introdotto una aerodinamica attiva in grado di generare una downforce (carico verticale) di ben 800 kg a circa 250 km/h. Un pacchetto che, unito alle sospensioni RaceActive Chassis Control II a doppio braccio oscillante con ammortizzatori adattivi interconnessi idraulicamente, agli pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R (245/35 ZR19 davanti e 315/30 ZR20 dietro) e al sistema frenante carboceramico con pinze monoblocco a 6 pistoncini e dischi ventilati, saprà regalare sensazioni uniche e un piacere di guida indescrivibile.

Essenziale e leggera

Il profumo di Motorsport, infine, lo si percepisce anche negli interni dove si ritrovano non poche soluzioni essenziali che tanto ricordano le auto da corsa. La leva del cambio si sposta in simbiosi con il sedile così da mantenerne invariata la distanza, non sono previsti materiali di isolamento o rivestimento, il finestrino si apre solo nella piccola porzione anteriore e le portiere sono apribili e chiudibili tramite fettuccine in stoffa.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA