In quello che ormai è un coro delle Case che vogliono migliorare la loro immagine e considerazione di mercato non manca la Mazda, che pure già da tempo gode di un buon apprezzamento. Ma la Casa di Hiroshima non nasconde il suo obiettivo: vuole entrare nell’agone delle marche Premium. In questi ambiti ricade perciò la proposta della Mazda CX-5 disponibile da aprile nelle concessionarie. La linea è immutata ma ci sono stati interventi di dettaglio, appunto rivolti a migliorare la vettura.

 

FAR A LED
Esternamente si possono notare la mascherina con cinque barre orizzontali e i fari con luci a led, che ormai sono elementi di stile e non più solo utili per l’illuminazione. Diversi poi sono gli specchietti retrovisori esterni, che hanno dimensioni più piccole. Piccola modifica anche per l’antenna radio, cioè la sorta di “pinna” al centro del tetto, in prossimità del portellone: ora è meno vistosa, essendone state ridotte le dimensioni. Completano le novità esterne i nuovi cerchi in lega da 19”.

 

INTERNI
All’interno il cambiamento più vistoso è l’eliminazione della leva del freno a mano, sostituita con il comando a piccolo bilanciere-pulsante sul tunnel, vicino alla leva del cambio. Oltre a questo però sono stati apportati vari cambiamenti nei materiali e nelle finiture. Parecchi componenti che erano in plastica sono stati sostituiti con altri rivestiti in pelle. I miglioramenti interni si accompagnano con le modifiche introdotte alle sospensioni posteriori, anche con l’adozione di nuovi ammortizzatori.  Per il resto, la rinnovata Mazda CX-5 offre il sistema MZD Connect, con display da 7 pollici.  La gamma motori resta invariata, quanto meno in Italia, perché all’estero è disponibile il 4 cilindri 2.5 a benzina completo del sistema i-Eloop di rigenerazione dell’energia dispersa nelle frenate. Una novità importante che però da noi è cassata per l’abbinamento con la cilindrata di 2,5 litri, evitata dal mercato per le conseguenze fiscali. Dunque a benzina resta l’unità 2.0 a iniezione diretta proposta in una versione da 160 Cv (per le Mazda CX-5 a trazione anteriore, e un’altra da 165 Cv per quelle a trazione integrale). Quanto alla scelta diesel (che in Italia rappresenta la quasi totalità delle vendite) protagonista rimane il 4 cilindri td 2.2 proposto in due versioni: da 150 e 175 Cv. 

 

4x4 o 4x2

In questo caso anche la versione meno potente è disponibile in abbinamento con la trazione integrale, mentre quella più potente è solo 4x4. Il lavoro svolto per dare alla CX-5 un tono più ricercato lo si nota appena saliti a bordo: sono convincenti i materiali e il loro impiego evidenzia cura e capacità. La più interessante per l’Italia è la 2.2 turbodiesel AWD.  L’accensione impone una piccola ricerca del relativo pulsante (non c’è la tradizionale chiavetta). Occorre un po’ cercarlo perché è sistemato sulla plancia, sulla destra del cruscotto, e tra il volante e la levetta del tergicristallo finiscono con il nasconderlo un po’. Poi una volta trovato, occorre fare un po’ di contorsionismi con la mano per arrivare a premerlo. Ma si tratta dei classici problemi avvertibili solo nelle fasi di primo contatto con l’auto. 

 

L’avviamento avviene con dolcezza: il td 2.2 si fa appena sentire e anche sollecitandolo con l’acceleratore per far partire la vettura non “alza la voce” più di tanto. In breve, si ha la sensazione che l’annunciato lavoro di insonorizzazione compiuto dalla Casa sia stato effettuato con efficacia. A convincere è anche la risposta del propulsore, pronta e brillante a fronte di consumi contenuti: 175 Cv a 4.500 giri, con 420 Nm di coppia a 2.000 giri, con consumo medio di 5,3 l/100 km. Le prestazioni della Mazda CX-5 2015 non sono da scoprire, dato che sono immutate, e va detto che al di là dei valori dichiarati – 198 km/h di velocità e 10,10 secondi nello 0-100 km/h – la vettura offre una piacevole sensazione di rapidità nella risposta. E anche nei tratti di strada tortuosi il pur imponente corpo vettura (che pesa 1.505 kg) risponde bene alle sollecitazioni dello sterzo, senza mai dare motivi di allarme. Da dire anche che oltre a cambiare gli ammortizzatori, sono state sostituite le boccole dei bracci anteriori.