La luce visibile dall'occhio umano è un'onda elettromagnetica di lunghezza compresa fra i 400 e i 700 nanometri, cioè milionesimi di millimetro. Viaggia a una velocità di quasi 300 milioni di metri al secondo. Nulla può andare più veloce. Nel mondo dell'auto il 2014 ha visto la posa della prima autentica pietra miliare dell’illuminazione a tecnologia laser da parte di Bmw, tecnologia presentata in anteprima mondiale come optional della iper tecnologica i8. Il fascio luminoso è generato da tre diodi laser (attualmente, per ottenere la necessaria densità e potenza luminosa, un solo o due diodi risultano poco efficaci) che generano, in uscita, altrettanti raggi di luce blu, convergenti su una lente che li unisce e indirizza verso un diaframma a specchio, per poi far attraversare al raggio risultante uno strato di fosforo (il cosiddetto “luminoforo”), di colore giallo. La combinazione con il filtro al fosforo genera un colore e una densità pressoché identici a quelli della luce solare.
La geometria del riflettore “raccoglie” i raggi luminosi che vengono concentrati così da formare un fascio e raggiungere un’intensità luminosa 10 volte superiore a quella delle sorgenti luminose tradizionali, per esempio la luce alogena, allo xeno oppure a led. La portata d’illuminazione, in condizioni normali, arriva quindi a 600 metri, quindi circa due volte superiore a quella di un proiettore funzionante con una tradizionale tecnologia d’illuminazione.
Piccolo è meglio
Ulteriori vantaggi di questa tecnologia derivano da dimensioni e consumi energetici: la superficie di uscita della luce del diodo laser è cento volte più piccola di quella di un diodo luminoso tradizionale, che misura un millimetro quadro, quindi anche il riflettore ha dimensioni minori, come sulla i8, in cui ha un diametro inferiore a 30 millimetri con conseguenti minore ingombro e minor peso (un confronto: per raggiungere un rendimento luminoso adeguato, un sistema d’illuminazione con luce allo xeno richiede un diametro del riflettore e della lente di circa 70 millimetri, la luce alogena di 120 millimetri). Attualmente, viene offerto il “laser boost” in combinazione con le luci abbaglianti a led che illuminano fino a una distanza di ben 300 metri.
Magneti Marelli Automotive Lighting
Vista notturna
I nuovi proiettori laser sono implementati nel nuovo sistema di ?High Beam Assistant” digitale che utilizza una telecamera centrale (posizionata nel gruppo interno del retrovisore) per escludere l’abbagliamento di vetture che viaggiano in senso contrario o di automobili che precedono. Nei proiettori allo xeno e a unità a led ciò avviene attraverso un particolare sistema ottico a lente o riflettore, ideato per generare una luce abbagliante antiriflesso. Quando la strada è libera, il sistema mette nuovamente a disposizione l’intero raggio luminoso. In caso di attivazione del sistema i proiettori laser sono disattivati, e le regolazioni del fascio luminoso riguardano esclusivamente gli abbaglianti xeno o led. La diffusione della luce dei proiettori antiriflesso è programmata in modo da escludere in modo affidabile dalla luce abbagliante le vetture che viaggiano in senso contrario e i fanali posteriori delle vetture che precedono. Il movimento dei motori girevoli che regolano l’inclinazione dei fari abbaglianti è taratocon una tolleranza di 0,1 gradi. Il sistema, quindi, esclude sempre solo il campo minimo necessario, così da limitare la perdita di area stradale illuminata.
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Si attiva con un tasto
Il dispositivo, una volta abituati ad averlo attivo (è selezionabile tramite un pulsante sulla leva di comando sinistra) è effettivamente foriero di maggiore attenzione e concentrazione sulla guida, perché toglie un elemento cui pensare che, normalmente, è di notevole disturbo. Nella stessa ottica di sicurezza attiva si inserisce il nuovo sistema di visione notturna che, introdotto già nel corso 2005, è ora arrivato alla terza generazione, e offre il riconoscimento anticipato di persone e animali (attivo anche quanto questi si muovono al di fuori del fascio luminoso dei proiettori) grazie a un database, aggiornato continuamente, di sagome, forme e colori abbinato a una telecamera termica ad infrarossi integrata nel doppio rene anteriore Bmw.
“Vede” il calore di un corpo
La telecamera riconosce già a 100 metri di distanza il calore emesso da un corpo, sia si tratti di una persona sia di un animale. Se la centralina Night Vision riconosce un rischio di collisione con un animale o con una persona, il guidatore è avvertito attraverso un’immagine video proiettata in tempo reale sul Control Display. Anche nel caso in cui il display non sia impostato su modalità infrarossi, nella strumentazione combinata e nell’Head-Up-Display si accende una spia con la figura di un cervo che salta, a seconda della situazione, da sinistra verso destra oppure da destra verso sinistra. A questo punto intervengono anche proiettori led (chiamati “Dynamic Light Spot”) integrati alle due estremità della grembialatura anteriore e orientabili, che illuminano a spot il soggetto a rischio, con luce intermittente nel caso si tratti di un animale e fino a quando sia illuminato dal fascio dei proiettori principali.
L’iniziale elevata frequenza di ciclo attira l’attenzione del guidatore che....