È cambiata parecchio la Quattroporte, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni, con oltre 5 metri di lunghezza e un passo che supera addirittura i 3 metri, eppure la sensazione di sportività che ha sempre differenziato la berlina del Tridente dal resto della concorrenza è rimasta la stessa. E non è poco considerando il contemporaneo miglioramento del confort di marcia, soprattutto per quanto riguarda la capacità di assorbimento delle sospensioni, sempre a controllo elettronico ma dotate di un nuovo sistema di gestione che considera un maggior numero di parametri per monitorare davvero in tempo reale le reazioni della vettura.
La Quattroporte ha guadagnato anche una dose supplementare di grinta grazie al nuovo motore biturbo da 530 Cv, molto più generoso di coppia ai medi regimi, dove all’affondo del pedale del gas si percepisce un lievissimo ritardo di risposta, immediatamente seguito da una spinta davvero poderosa, accompagnata da un allungo che non si stempera finché l’ago del contagiri non raggiunge i 7.000. Contribuiscono a esaltare la progressione i rapporti ravvicinati del cambio automatico a 8 rapporti, che si affida alla soluzione del convertitore di coppia per risultare morbido nei passaggi di marcia e dolce in partenza e nella marcia urbana, senza per questo però rinunciare alla rapidità di esecuzione che ci si aspetta da una berlina marchiata Maserati quando si decide di utilizzarlo in manuale servendosi dei generosi paddles solidali con il piantone di sterzo.
Nella guida brillante convince poi anche l’assetto, ovviamente tenendo sempre conto di massa e dimensioni della vettura, mai eccessivamente rallentata nel passare da una traiettoria all’altra e neppure afflitta da fastidiosi fenomeni di rollio e beccheggio nella guida più impegnata. Dove anche lo sterzo recita la sua parte in termini di precisione e capacità di trasmettere un buon feeling a qualsiasi andatura. Migliorata rispetto al passato invece la modulabilità dei freni, pur se nella marcia a bassa velocità il pedale resta sempre un pochino ostico da azionare, mentre al crescere dell’andatura la potenza frenante del nuovo impianto con dischi anteriori da 380 mm e posteriori da 350 si dosa sempre senza alcun problema. Ora è possibile ammorbidire le sospensioni una volta selezionato il programma di guida Sport per consentire alle stesse di lavorare meglio in presenza di fondi sconnessi.