03 October 2009

Lotus Evora 2+2

Non rinnega reattività e comunicatività tipiche delle più estreme Elise ed Exige, ma rispetto alle altre Lotus crescono marcatamente peso e...

Introduzione



Dopo 13 anni la Casa inglese presenta un modello completamente nuovo.

Non rinnega reattività e comunicatività tipiche delle più estreme Elise ed Exige, ma rispetto alle altre Lotus crescono marcatamente peso e ricchezza delle dotazioni.

Il V6 3.5 a benzina brilla più per regolarità d’erogazione che per grinta.

Linea


Per quanto riguarda i particolari estetici, risaltano subito i cerchi in lega (disponibili anche forgiati come optional a 2.007 euro) che calzano pneumatici Pirelli P Zero 225/40 R18 all’avantreno e 255/35 R19 al retrotreno. Altri dettagli sono i gruppi ottici posteriori a Led e le prese d’aria laterali che alimentano il motore.

Inoltre, Il telaio dell’Evora è in alluminio e pesa solo 206 kg, mentre tetto e carrozzeria sono realizzati in fibra di vetro. Una particolarità data dalla forma della carrozzeria e dall’alettone posteriore è il carico verticale, che a 160 km/h è superiore a Elise: 3 kg all’avantreno e 5 kg al retrotreno contro, rispettivamente, 2 e 3,9 kg.

L’auto infine può essere dotata del Pack opzionale Sport comprendente dischi freno forati AP Racing, estrattore maggiorato, terminale di scarico in titanio e radiatore supplementare dell’olio motore.

Interni


La coupé inglese, disponibile sia in configurazione 2 posti sia 2+2 incarna una rivoluzione concettuale. Con Evora vengono infatti abbandonate gran parte delle soluzioni spartane del passato condivise dalle sorelle più estreme Elise ed Exige. Addio, pertanto, ai retrovisori laterali regolabili esclusivamente dall’esterno della vettura, sostituiti da unità a gestione elettrica, al piantone dello sterzo fisso, per Evora regolabile in altezza e profondità, ai comandi antidiluviani del climatizzatore manuale, spostati dalla plancia al tunnel e realizzati in una veste più moderna, al cruscotto dalle scarne informazioni sostituito da un’unità rivista nella grafica e dotata di un computer di bordo finalmente ricco di informazioni, nonché ai sedili a guscio in favore di componenti Recaro che beneficiano della possibilità di adattare (progressivamente) l’inclinazione dello schienale. Quest’ultimo, secondo tradizione, decisamente contenitivo.

Al tempo stesso debuttano accessori sinora “impensabili” a bordo dei precedenti modelli Lotus quali navigatore satellitare touchscreen, telecamera e sensori per la retromarcia, cruise control con comandi al volante, attacchi Isofix, rivestimenti in pelle estesi alla plancia e ai pannelli interni delle portiere, rilevatore di pressione dei pneumatici, bracciolo anteriore e presa a 12 Volt nel bagagliaio. Innovazioni degne di nota, ma che si scontrano con una smagliatura legata alla posizione di guida. Oltre al disassamento del volante rispetto a sedile e pedaliera, ciò che inficia confort e feeling con la vettura è l’alloggiamento del piede sinistro caratterizzato da uno spazio dedicato tanto risicato e rialzato rispetto alla linea dei pedali da costringere a una posizione del corpo tutt’altro che naturale. In questo caso, un piccolo passo indietro rispetto a Exige ed Elise.

Tecnica


La Evora è figlia del compromesso motore-cambio. Nel primo caso è stato montato il V6 3.5 a benzina di derivazione Toyota Camry, dotato di fasatura variabile e acceleratore elettronico e portato dagli originali 268 Cv e 34,3 kgm di coppia agli attuali 280 Cv e 35,7 kgm, generoso di coppia ma non molto aggressivo nel salire di giri.

Carattere in linea con quello del propulsore anche per la trasmissione manuale a 6 rapporti, di derivazione Toyota e originariamente nata per lavorare in abbinamento a motori td, che non presta il fianco a critiche sotto il profilo della precisione degli innesti, scavando così un solco rispetto alle unità appannaggio d’Exige e delle versioni più performanti di Elise, ma che al contempo non brilla per rapidità, denotando anzi una corsa della leva un po’ lunga per una sportiva.

Una scelta a favore dell’affidabilità, specie considerando che tale cambio verrà utilizzato anche in abbinamento al futuro step sovralimentato del V6 3.5, decisamente più ricco di kgm. Per i più sportivi è comunque prevista in opzione una versione a corsa corta della trasmissione (1.815 euro).

Per quanto riguarda infine l’assetto e i freni, al telaio in alluminio, realizzato grazie a un’inedita piattaforma modulare, si abbinano ammortizzatori monotubo a gas Bilstein e molle elicoidali Eibach, mentre per fermare i 1.400 kg dell’auto è stato adottato un impianto frenante AP Racing composto da dischi (forati optando per il Pack Sport) anteriori da 350 mm di diametro e posteriori da 332 mm sui quali agiscono pinze a 4 pistoncini.

Su Strada


Pur non potendo contare sull’agilità delle “cugine” più estreme Elise ed Exige, distanti sia sotto il profilo tecnico sia per quanto riguarda cura delle finiture e ricchezza delle dotazioni, non delude quando si forza il ritmo.

E’ infatti soprattutto nei trasferimenti di carico più repentini che si riconosce il carattere Lotus contraddistinto da inserimenti rapidi, rollio solo accennato e avantreno comunicativo. Sensazione, quest’ultima, merito soprattutto dello sterzo dotato di servoassistenza idraulica. Un comportamento che si abbina a reazioni, specie del retrotreno, tanto più progressive rispetto agli altri modelli Lotus da infondere fiducia anche ai guidatori meno smaliziati nonostante l’assenza del controllo di stabilità (disponibile a partire dal 2010).

Il motore, dal canto suo, può contare sulla regolarità d’erogazione, ma non eccelle quanto a grinta, offrendo il meglio una volta oltrepassati i 5.000 giri/min e spinge senza cali evidenti sino a 7.500 giri. E questa sensazione di scarsa cattiveria viene rafforzata dalla tonalità di scarico sin troppo civile.

Ma il vero punto di forza d’Evora sono le sospensioni la cui taratura concede scarsissimo spazio al rollio e al coricamento laterale, il tutto abbinato a una capacità d’assorbimento delle irregolarità del manto stradale estranea, ad esempio, a Exige ed Elise.
 
Nessun compromesso, invece, per quanto riguarda la risposta dell’impianto frenante AP Racing, prontissimo sin dalla prima parte di corsa del pedale al punto da richiedere attenzione nel dosare la pressione, specie alle basse velocità, onde non ottenere decelerazioni superiori a quanto desiderato.

Scheda Tecnica


Scheda Tecnica Lotus Evora 3.5 V6

MOTORE

Ciclo Otto, centrale trasversale, 6 cilindri a V. Distribuzione a doppio albero a camme in testa  per bancata, 4 valvole per cilindro, fasatura variabile. Cilindrata 3.456 cc, alesaggio 94 mm x corsa 83 mm. Potenza max 280 Cv (206 kW)  a 6.400 giri/min. Coppia max 35,7 kgm (350 Nm) a 4.700 giri/min. Euro 4, CO2 205 g/km.

TRASMISSIONE

Trazione posteriore, cambio manuale a 6  rapporti + rm.

AUTOTELAIO

Avantreno e retrotreno a ruote indipendenti,  doppio triangolo sovrapposto, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Barra antirollio anteriore e posteriore. Sterzo a pignone e cremagliera servoassistito idraulicamente. Freni a disco autoventilanti anteriori da 350 mm di diametro, posteriori da 332 mm, Abs. Cerchi in lega anteriori da 18” con pneumatici 225/40, posteriori da 19” con pneumatici 255/35.

DIMENSIONI E PESO

Passo 2.575 mm, carreggiata ant. 1.567 mm, post. 1.575 mm, lunghezza 4.342 mm, larghezza 1.848 mm, altezza 1.223 mm. Peso 1.382 kg. Capacità bagagliaio 160 litri. Serbatoio 60 litri.

PRESTAZIONI

Velocità massima 261 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 5,1 secondi. Consumo medio 8,7 l/100 km (11,5 km/l).

TASSA DI POSSESSO

668,22 euro.

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