Non rinnega reattività e comunicatività tipiche delle più estreme Elise ed Exige, ma rispetto alle altre Lotus crescono marcatamente peso e...
Introduzione
Dopo 13 anni la Casa inglese presenta un modello completamente nuovo.
Non rinnega reattività e comunicatività tipiche delle più estreme Elise
ed Exige, ma rispetto alle altre Lotus crescono marcatamente peso e ricchezza
delle dotazioni.
Il V6 3.5 a benzina brilla più per regolarità d’erogazione che per grinta.
Linea
Per quanto riguarda i particolari estetici,
risaltano subito i cerchi in lega (disponibili anche forgiati come optional
a 2.007 euro) che calzano pneumatici Pirelli P Zero 225/40 R18 all’avantreno
e 255/35 R19 al retrotreno. Altri dettagli sono i gruppi ottici posteriori
a Led e le prese d’aria laterali che alimentano il motore.
Inoltre, Il telaio dell’Evora è in alluminio e pesa solo 206 kg, mentre
tetto e carrozzeria sono realizzati in fibra di vetro. Una particolarità
data dalla forma della carrozzeria e dall’alettone posteriore è il carico
verticale, che a 160 km/h è superiore a Elise: 3 kg all’avantreno e 5
kg al retrotreno contro, rispettivamente, 2 e 3,9 kg.
L’auto infine può essere dotata del Pack opzionale Sport comprendente
dischi freno forati AP Racing, estrattore maggiorato, terminale di scarico
in titanio e radiatore supplementare dell’olio motore.
Interni
La coupé inglese, disponibile sia in
configurazione 2 posti sia 2+2 incarna una rivoluzione concettuale. Con
Evora vengono infatti abbandonate gran parte delle soluzioni spartane del
passato condivise dalle sorelle più estreme Elise ed Exige. Addio, pertanto,
ai retrovisori laterali regolabili esclusivamente dall’esterno della vettura,
sostituiti da unità a gestione elettrica, al piantone dello sterzo fisso,
per Evora regolabile in altezza e profondità, ai comandi antidiluviani
del climatizzatore manuale, spostati dalla plancia al tunnel e realizzati
in una veste più moderna, al cruscotto dalle scarne informazioni sostituito
da un’unità rivista nella grafica e dotata di un computer di bordo finalmente
ricco di informazioni, nonché ai sedili a guscio in favore di componenti
Recaro che beneficiano della possibilità di adattare (progressivamente)
l’inclinazione dello schienale. Quest’ultimo, secondo tradizione, decisamente
contenitivo.
Al tempo stesso debuttano accessori sinora “impensabili” a bordo dei
precedenti modelli Lotus quali navigatore satellitare touchscreen, telecamera
e sensori per la retromarcia, cruise control con comandi al volante, attacchi
Isofix, rivestimenti in pelle estesi alla plancia e ai pannelli interni
delle portiere, rilevatore di pressione dei pneumatici, bracciolo anteriore
e presa a 12 Volt nel bagagliaio. Innovazioni degne di nota, ma che si
scontrano con una smagliatura legata alla posizione di guida. Oltre al
disassamento del volante rispetto a sedile e pedaliera, ciò che inficia
confort e feeling con la vettura è l’alloggiamento del piede sinistro
caratterizzato da uno spazio dedicato tanto risicato e rialzato rispetto
alla linea dei pedali da costringere a una posizione del corpo tutt’altro
che naturale. In questo caso, un piccolo passo indietro rispetto a Exige
ed Elise.
Tecnica
La Evora è figlia del compromesso motore-cambio.
Nel primo caso è stato montato il V6 3.5 a benzina di derivazione Toyota
Camry, dotato di fasatura variabile e acceleratore elettronico e portato
dagli originali 268 Cv e 34,3 kgm di coppia agli attuali 280 Cv e 35,7
kgm, generoso di coppia ma non molto aggressivo nel salire di giri.
Carattere in linea con quello del propulsore anche per la trasmissione
manuale a 6 rapporti, di derivazione Toyota e originariamente nata per
lavorare in abbinamento a motori td, che non presta il fianco a critiche
sotto il profilo della precisione degli innesti, scavando così un solco
rispetto alle unità appannaggio d’Exige e delle versioni più performanti
di Elise, ma che al contempo non brilla per rapidità, denotando anzi una
corsa della leva un po’ lunga per una sportiva.
Una scelta a favore dell’affidabilità, specie considerando che tale cambio
verrà utilizzato anche in abbinamento al futuro step sovralimentato del
V6 3.5, decisamente più ricco di kgm. Per i più sportivi è comunque prevista
in opzione una versione a corsa corta della trasmissione (1.815 euro).
Per quanto riguarda infine l’assetto e i freni, al telaio in alluminio,
realizzato grazie a un’inedita piattaforma modulare, si abbinano ammortizzatori
monotubo a gas Bilstein e molle elicoidali Eibach, mentre per fermare i
1.400 kg dell’auto è stato adottato un impianto frenante AP Racing composto
da dischi (forati optando per il Pack Sport) anteriori da 350 mm di diametro
e posteriori da 332 mm sui quali agiscono pinze a 4 pistoncini.
Su Strada
Pur non potendo contare sull’agilità
delle “cugine” più estreme Elise ed Exige, distanti sia sotto il profilo
tecnico sia per quanto riguarda cura delle finiture e ricchezza delle dotazioni,
non delude quando si forza il ritmo.
E’ infatti soprattutto nei trasferimenti di carico più repentini che si
riconosce il carattere Lotus contraddistinto da inserimenti rapidi, rollio
solo accennato e avantreno comunicativo. Sensazione, quest’ultima, merito
soprattutto dello sterzo dotato di servoassistenza idraulica. Un comportamento
che si abbina a reazioni, specie del retrotreno, tanto più progressive
rispetto agli altri modelli Lotus da infondere fiducia anche ai guidatori
meno smaliziati nonostante l’assenza del controllo di stabilità (disponibile
a partire dal 2010).
Il motore, dal canto suo, può contare sulla regolarità d’erogazione, ma
non eccelle quanto a grinta, offrendo il meglio una volta oltrepassati
i 5.000 giri/min e spinge senza cali evidenti sino a 7.500 giri. E questa
sensazione di scarsa cattiveria viene rafforzata dalla tonalità di scarico
sin troppo civile.
Ma il vero punto di forza d’Evora sono le sospensioni la cui taratura
concede scarsissimo spazio al rollio e al coricamento laterale, il tutto
abbinato a una capacità d’assorbimento delle irregolarità del manto stradale
estranea, ad esempio, a Exige ed Elise.
Nessun compromesso, invece, per quanto riguarda la risposta dell’impianto
frenante AP Racing, prontissimo sin dalla prima parte di corsa del pedale
al punto da richiedere attenzione nel dosare la pressione, specie alle
basse velocità, onde non ottenere decelerazioni superiori a quanto desiderato.
Scheda Tecnica
Scheda Tecnica Lotus Evora 3.5 V6
MOTORE
Ciclo Otto, centrale trasversale, 6 cilindri a V. Distribuzione
a doppio albero a camme in testa per
bancata, 4 valvole per cilindro, fasatura variabile.
Cilindrata 3.456 cc, alesaggio 94 mm x
corsa 83 mm. Potenza max 280 Cv (206 kW) a
6.400 giri/min. Coppia max 35,7 kgm (350 Nm)
a 4.700 giri/min. Euro 4, CO2 205 g/km.
TRASMISSIONE
Trazione posteriore, cambio manuale a 6 rapporti
+ rm.
AUTOTELAIO
Avantreno e retrotreno a ruote indipendenti, doppio
triangolo sovrapposto, molle elicoidali, ammortizzatori
telescopici. Barra antirollio anteriore
e posteriore. Sterzo a pignone e cremagliera
servoassistito idraulicamente. Freni a
disco autoventilanti anteriori da 350 mm di diametro,
posteriori da 332 mm, Abs. Cerchi in lega
anteriori da 18” con pneumatici 225/40, posteriori
da 19” con pneumatici 255/35.
DIMENSIONI E PESO
Passo 2.575 mm, carreggiata ant. 1.567 mm, post.
1.575 mm, lunghezza 4.342 mm, larghezza 1.848
mm, altezza 1.223 mm. Peso 1.382 kg. Capacità
bagagliaio 160 litri. Serbatoio 60 litri.
PRESTAZIONI
Velocità massima 261 km/h. Accelerazione 0-100
km/h 5,1 secondi. Consumo medio 8,7 l/100
km (11,5 km/l).
TASSA DI POSSESSO
668,22 euro.
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