Pensi al cinque cilindri e vieni automaticamente proiettato nel mondo Audi, alle auto che hanno fatto la storia della Casa degli Anelli, quelle più performanti, come la prima quattro che negli anni ’80 ha rivoluzionato il Mondiale Rally. Oggi questo frazionamento è riservato a pochissimi modelli, quelli più iconici, come appunto la RS3 ritratta in queste pagine. E’ un motore dal sound inconfondibile, con un’erogazione old style che lo rende meno “piatto” e impersonale dei turbo dell’ultima generazione e capace di infiammare i sensi come pochi. Razionalmente la differenza di circa 8.000 euro tra S3 ed RS3 non è del tutto giustificata, ma approcciando a vetture di questa tipologia è spesso e volentieri il cuore a prendere il sopravvento sulla ragione.
CERCHI DA 19"
Non passa certo inosservata, i parafanghi anteriori bombati rimarcano la grinta di una versione destinata a un numero ristretto di intenditori, che apprezzeranno anche le gigantesche prese d’aria frontali, oltre alle due “bocche di fuoco” posteriori da cui quali fuoriesce un gustosissimo mix di borbottii e scoppiettii. Colpiscono poi gli pneumatici 255/30- 19 anteriori, più larghi dei 235/35-19 posteriori, un vezzo incluso nei cerchi in alluminio color titanio torniti a specchio (845 euro) per contenere il sottosterzo nella guida al limite.
Dentro le differenze con la S3 sono poche, ma nel caso dell’esemplare in prova non si possono certo trascurare i sedili sportivi con poggiatesta integrati (530 euro), che oltre a trattenere molto bene il corpo in curva, si fanno apprezzare per il rivestimento in pelle nappa con design a losanghe. In ottica sportiva una doverosa citazione va riservata al tasto Drive Select sulla consolle per selezionare i vari programmi di guida, tra i quali spicca il settaggio Individual che consente di personalizzare vari paramentri come, per esempio, risposta del motore ai comandi del gas, taratura del servosterzo e sound del motore.