24 June 2013

Le Mans 2013, un incidente mortale

Vince l' Audi R18 etron n°2 condotta dal trio Duval-Kristensen-McNish. Seconda la Toyota TS030. Le ibride dominano la 90esima edizione, ma la gara è stata segnata dal dolore....

Le mans 2013, un incidente mortale

Tragedia alla 24 Ore di Le Mans, muore pilota danese. Era al volante di una Aston Martin Milano, 22 giugno 2013 Allan Simonsen era al terzo giro nella classe GTE Am. Ha duramente colpito le barriere di protezione alla curva Tertre Rouge Allan Simonsen, 34 anni, sulle piste dal 1999, ha perso la vita dopo 10 minuti di gara alla 24 Ore di Le Mans. Era al volante della Aston Martin n° 95.

 

Era alla sua settima partecipazione alla gara di durata francese.  Lo sfortunato pilota ha duramente colpito le barriere di protezione alla curva Tertre Rouge, al terzo giro, in quel momento uno dei punti più insidiosi del tracciato a causa della pioggia. Si tratta di una curva che generalmente viene affrontata attorno ai 170 km/h. In questa edizione della Le Mans con Simonsen in squadra due connazionali, Christoffer Nygaard e Kristian Poulsen.

Già in gravi condizioni, è stato trasportato presso l'ospedale, dove è morto poco dopo "a causa delle sue ferite", hanno dichiarato gli organizzatori. La gara è stata neutralizzata per 50 minuti con l'ingresso della safety car per permettere il soccorso dello sfortunato pilota danese, togliere la sua Aston Martin e riparare il guardrail.Era alla settima partecipazione alla 24 Ore, correva dal 1999.

Video Incidente

 

 

 

 

Da una videocamera amatoriale: 

 

 

La vittoria AUDI....

 

 

 

Le Mans 2013 Race Day Highlights

 

 

 

 

Le Mans 2013 Gallery II

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA GARA

 

Sabato, 22 giugno

Ore 11.00

Toyota esce allo scoperto e chiude al comando il warm-up che precede la 24 ore di Le Mans. Prima in classifica la Toyota TS030-Hybrid numero 7 con il tempo di 3’26.227 fatto registrare da Nicolas Lapierre. A seguire le tre Audi, capitanate dalla R18 e-tron quattro numero 2 di Allan McNish che ha registrato il miglior tempo dopo aver ereditato il volante dal compagno di squadra Tom Kristensen, che alla curva Indianapolis ha urtato contro la Porsche 911 GT3 RSR numero 67 pilotata da Gibon rimediando una foratura. Con il miglior tempo nel warm-up la Casa giapponese promette una dura battaglia con Audi in gara. “L’Audi farà fatica a tenere il passo della Toyota” ha dichiarato Sarrazin, pilota francese di Toyota.

In classe LMP2 è stato John Martin a portare davanti l’Oreca del G-Drive prima che il compagno Tor Graves schiantasse l’altra vettura nelle curve Porsche a tre minuti dalla fine della sessione. In GTE Pro è stata la Ferrari 458 Italia di Beretta-Kobayashi-Vilander a comandare il warm-up davanti alla Porsche 911 RSR di Lieb-Lietz-Dumas e alla seconda Ferrari ufficiale, quella di Bruni-Fisichella-Malucelli. In GTE AM si è imposta la Porsche 911 GT3 RSR del Dempsey-Del Piero Racing di Dempsey-Foster-Long sull’Aston Martin Vantage V8 di Nygaard-Simonsen-Poulsen.

Il warm-up si è corso su pista asciutta con temperatura di 15° e cielo coperto. Subito dopo la conclusione del warm-up ha iniziato a piovere ed è prevista pioggia nel corso della giornata.

Ore 14.00

Manca un’ora al via della 24 Ore. Il cielo è coperto ma non piove. Temperatura: 15°. Temperatura sulla pista 17,2°.

Ore 14.45

Fra 15 minuti il via. Le tre Audi partiranno con McNish, Lotterer e Di Grassi rispettivamente al volante delle e-tron quattro numero 2, 1 e 3. Toyota risponde con Davidson e Lapierre alla guida delle TS030 – Hybrid numero 8 e 7. Il vento causa variazioni climatiche e un accenno di pioggia. La direzione gara dichiara la corsa “wet race”.

Ore 15.09

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Ore 15.00

Partiti. Lotterer con l’Audi numero 1 sorpassa in rettilineo all’esterno l’Audi n°2 di McNish e passa al comando. Lapierre con la Toyota n°7 soprassa l’Audi n°3 di Di Grassi e conquista la terza posizione.

 

Ore 15.05

Tra Audi e Toyota è subito battaglia spettacolare. Lapierre supera anche McNish e porta la Toyota al secondo posto. Toyota all’attacco: Davidson supera l’Audi di Di Grassi e conquista il terzo posto. Dopo il primo giro in testa l’Audi di Lotterer seguito dalle Toyota di Lapierre e Davidson.

 

 

 

Ore 15.10

L’Aston Martin numero 95 pilotata da Simonsen, al comando della GTE Am, sbatte nella zona di Tertre Rouge, il punto più bagnato della pista. Macchina semi distrutta, safety car in pista.

 

Ore 15.12

La classifica: Lotterer al comando con l’Audi R18 e-tron quattro numero 1, seguito dalle Toyota numero 7 di Lapierre e numero 8 di Davidson. Quarto McNish con l’Audi numero 2 seguito dall’Audi numero 3 di Di Grassi. Grande battaglia anche in LMP2: al comando c’è Pla con la Morgan-Nissan numero 24 del team Oak Racing, seguito da Martin con l’Oreca 03-Nissan numero 26 del team G-Drive Racing. In GTE Pro al comando l’Aston Martin Vantage V8 numero 97 pilotata da Turner seguita dalla Porsche 911 RSR numero 92 di Lieb. In GTE Am, dopo l’incidente di Simonsen è passato al comando Long con la Porsche 911 GT3 RSR numero 77 del team Dempsey-Del Piero gestito dall’attore americano Patrick Dempsey e dal calciatore Alessandro Del Piero.

 

Ore 16.10

La safety car è rientrata. La corsa riparte dopo la lunga interruzione.

 

 

Ore 16.15

Tutto regolare alla ripartenza, ma poi sia Davidson che McNish passano Lapierre. In testa sempre Lotterer con l’Audi numero seguito da Davidson, McNish, poi Di Grassi che supera Lapierre.

 

Ore 16.19

L’Audi numero 1 di Lotterer si ferma ai box per il suo primo pit-stop. Passa al comando la Toyota numero 8 di Davidson, che poi rientra ai box e cede la testa della classifica a Lotterer.

 

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Ore 16.56

Inizia a piovere.

 

Ore 16.58

La pioggia aumenta e si estenda lungo il circuito, i piloti restano in pista con le gomme slick.

 

Ore 17.05

La Toyota di Lapierre, con un pit-stop in meno, sorpassa l’Audi di Lotterer e passa al comando, ma poi rientra ai box. Rimane quindi in testa l’Audi R18 e-tron quattro numero 1 di Lotterer.

 

 

Ore 17.32

La Toyota numero 7 di Lapierre rallenta improvvisamente, pare per un problema al motore e accosta a bordo pista sul rettilineo dell'Hunadiéres. Poi riesce a ripartire e procede lentamente verso i box. Per la Toyota numero 7 parrebbe un problema di gestione, risolto con un reset a motore spento. Lapierre torna in pista.

 

 

Ore 18.05

Lutto alla 24 Ore di Le Mans. La direzione ufficiale della corsa alle 18.10 ha comunicato tra lo sgomento generale che il pilota danese Allan Simonsen, 34 anni, è deceduto a seguito delle gravi ferite riportate nell'incidente avvenuto alle 15.09, quando il pilota danese, al volante dell'Aston Martin Vantage GTE numero 95, è andato a sbattere violentemente contro il guard-rail alla curva Tertre Rouge, in quel momento uno dei punti più insidiosi del tracciato a causa della pioggia. Allan Simonsen era alla sua settima 24 Ore. 

 

 

Ore 19.00

Le Aston Martin rimaste in gara proseguono la corsa, anche su richiesta della famiglia di Simonsen.

 

 

Ore 19.30

 

Le Mans torna dunque a fare una vittima a 16 anni di distanza: l'ultimo a perdere la vita sul circuito francese era stato il pilota di casa Sebastien Enjolras nel maggio 1997, durante le prequalifiche, con una WR-Peugeot. Per ritrovare un incidente mortale in gara bisogna invece risalire all'edizione del 1986, quando toccò all'austriaco Josef Gartner, al volante di una Porsche.

 

 

Ore 21.00

Dopo 6 ore di gara, al comando della 24 Ore di Le Mans c’è sempre l’Audi R18 e-tron quattro numero 1 di Lotterer-Fassler-Treluyer, seguita dall’Audi R18 e-tron quattro numero 2 di Kristensen-Duval-McNish e dall’Audi R 18 e-tron quattro numero 3 di Gene-Di Grassi-Jarvis, al quarto e quinto posto le due Toyota. In LMP2 al comando c’è la Oreca 03-Nissan numero 26 di Rusinov-Martin-Conway del team G-Drive Racing, seguita dalla Morgan-Nissan numero 35 di Baguette-Gonzales-Plowman, terza è la Zytek Z11SN-Nissan numero 38 di Dolan-Turvey-Luhr. In GTE Pro al comando le Aston Martin con la Vantage V8 numero 99 di Bell-Makowiecki-Senna seguita dalla 97 di Dumbreck-Mucke-Turner, che precedono le Porsche, rispettivamente la 911 RSR numero 92 di Lieb-Lietz-Dumas e la numero 91 di Bergmeister-Pilet-Bernhard. Più attardate le Ferrari. In GTE Am al comando c’è la Ferrari 458 Italia di Perazzini-Casé-O’Young.

 

 

Ore 21.45

L’Audi R18 e-tron quattro numero 3 pilotata da Jarvis rimane bloccata con una gomma forata. Riparte ma deve farsi quasi tutta la pista procedendo lentamente.

 

 

Ore 21.48

Difficoltà anche per l’Audi R18 e-tron quattro numero 1 al comando della gara con Treluyer. Nel corso del pit-stop, infatti, la vettura per l'Audi 1 viene sollevata e fatta rientrare ai box. In testa c’è ancora un’Audi, la numero 2 di Kristensen-Duval-McNish con alla guida Duval, seguita dalle Toyota numero 8 pilotata da Sarrazin e numero 7 di Nakajima. Quarta l’Audi numero 3 che riparte dopo la foratura con Gené che ha sostituito alla guida Jarvis.

 

Ore 21.55

L'Audi numero 1 è ancora ferma ai box e in classifica è scivolata al settimo posto assoluto.

 

 

Ore 22.00

Il meteo a Le Mans mentre si avvicina la notte. Cielo nuvoloso ma non piove. La temperatura è di 16 gradi e di 18,3 sul tracciato.

 

 

Ore 22.20

L'Audi numero 1 è ancora ai box. In classifica è scivolata ulteriormente al 17° posto assoluto.

 

 

Ore 22.25

Sta calando la notte a Le Mans mentre al comando  c’è Kristensen (Audi numero 2) davanti alle Toyota 8 e 7 con Sarrazin e Nakajima.

 

 

Ore 22.30

 

Nella LMP2 in testa l’Oreca 03 - Nissan numero 26 pilotata da Martin, in GTE Pro guida la classifica l’Aston Martin Vantage numero 99 pilotata da Senna, mentre in GTE Am prima è la Ferrari 458 Italia numero 55 di O'Young.

 

 

Ore 22.31

La lunga sosta dell'Audi numero 1 sembra dovuta al cambio. Attualmente è in 24ma posizione assoluta. Ora la battaglia fra Audi e Toyota è ad armi pari: 2 vetture contro 2.

 

 

Ore 22.33

 

L'Audi n.1 esce dai box e riparte con Fassler salito al posto di Treluyer, ma ha ormai accumulato 11 giri di ritardo.

 

 

Ore 22.55

 

Safety car in pista per permettere ai commissari di recuperare la Oreca 03 - Nissan numero 25 di Graves uscita alle curve Porsche.

 

 

Ore 22.58

 

Ancora un problema all'Audi. Rientra ai box la numero 3. Uscirà con Di Grassi alla guida al posto di Gené.

 

 

Ore 23.15

 

Questi i leader dopo poco più di 8 ore di gara: Kristensen, con Duval e McNish, sono in testa alla classifica assoluta con l’Audi R18 e-tron quattro numero 2, Baguette-Gonzales-Plowman con la Morgan-Nissan numero 35 del team Oak Racing sono primi LMP2, Bell-Makowiecki-Senna con l’Aston Martin Vantage V8 numero 99 guidano la classifica della GTE Pro, mentre in GTE Am è passata al comando la Porsche 911 GT3 RSR numero 88 di Ried-Roda-Ruberti.

 

Ore 23.45

 

L’Audi R18 numero 1 recupera posizioni e con Fassler alla guida risale al 16° posto nella classifica assoluta.

 

 

Ore 23.54

 

La Ferrari 458 Italia numero 57 pilotata da Tracy Krohn esce di pista e sbatte violentemente alle curve Porsche. Esce la safety car.

 

Ore 24.00

 

La classifica dopo 9 ore di gara. Kristensen con l’Audi R18 e-tron quatto numero 2 al comando con un giro di vantaggio sulle Toyota di Sarrazin e Nakajima. In LMP2 in testa Baguette con la Morgan-Nissan numero 35, Bell (Aston Martin Vantage V8 numero 99) è primo in GTE Pro, Ruberti (Porsche 911 GT3 RSR numero 88) guida la classifica in GTE Am.

 

Domenica 23 Giugno 

 

00.09

Dempsey leader in GTE Am grazie al problema della Porsche di Roda che dopo essere finita nella ghiaia riprende la corsa ma con un giro di distacco da Dempsey e al quinto posto di classe. 

 

 

01.30

Testacoda per Dempsey con la Porsche 911 GT3 RSR numero 77 dopo che aveva perso la leadership in GTE Am a opera di Vernay con la Porsche 911 GT3 RSR numero 76, che precede la Ferrari 458 Italia numero 55 pilotata da Casè.

 

02.20

La Lola B12/80 Coupe Judd numero 30 di Burgess esce di pista alla curva Karting. Vettura distrutta: il retrotreno è completamente staccato, ma l'abitacolo ha resistito. Burgess esce dalla vettura illeso. Torna in pista, per la sesta volta dall'inizio della gara, la safety car.

 

02.30

Al comando c'è sempre l'Audi R18 e-tron quattro numero 2 pilotata da McNish con 173 giri. A un giro di distanza le Toyota numero 8 (Davidson) e 7 (Lapierre). Quarta l'Audi numero 3 di Jarvis, mentre l'Audi numero 1 pilotata da Lotterer è risalita al decimo posto.

 

02.40

Rientra la safety car. La corsa può ripartire.

 

03.05

La Ferrari 458 Italia numero 54 di Blank va a sbattere contro le barriere alla "S" del Tertre Rouge, mentre Lotterer per recuperare con l'Audi numero 1 segna il giro più veloce di gara con 3'22"746 e sale al 9° posto nella classifica assoluta. Safety car in pista per l’incidente di Blank.

 

03.10

In LMP2 è sempre in testa la Morgan-Nissan numero 35 di Plowman seguita dalla Morgan-Nissan numero 24 di Brundle, che precede la Zytek Z11S –Nissan numero 38 di Turvey. In GTE Pro al comando Makowiecki con l'Aston Martin Vantage V8 numero 99, davanti a Dumas con la Porsche 911 RSR n° 92 e Mucke con l'Aston Martin Vantage V8 n° 97. In GTE Am è passato al comando Bourret sulla Porsche 911 GT3 RSR n° 76. Seguono Perazzini e Cioci sulle Ferrari 458 Italia rispettivamente numero 55 e 61.

 

03.10

Il guard rail dove ha sbattuto la Ferrari di Blank è seriamente danneggiato. Ci vorrà tempo (30-40 minuti) per ripararlo e far rientrare la safety car.

 

 

03.45

Ricomincia a piovere.

 

03.50

In GTE Pro sosta ai box più lunga del previsto, dovuta a problemi ai freni anteriori, per le Aston Martin Vantage V8. La classifica delle GTE Pro vede ora al comando la Porsche 911 RSR n°92 di Lieb-Lietz-Dumas.

 

04.08

La corsa riparte.

 

 

04.23

Brundle al volante della Morgan-Nissan numero 24 sorpassa la Morgan-Nissan numero 35 di Plowman e prende il comando della classifica in LMP2. Pista ancora bagnata in più zone del circuito.

 

 

04.40

In GTE Pro passa in testa la Porsche 911 RSR n° 92 di Dumas, che sorpassa l'Aston Martin Vantage V8 n°99 di Makowiecki.

 

 

04.50

Ancora problemi per l'Audi n° 1 pilotata da Lotterer: si è rotto il tergicristallo.

 

 

04.53

Duval al comando della gara con l'Audi R18 e-tron quattro n°2 raggiunge i 200 giri. Buemi con la Toyota TS030-Hybrid segue a poco più di due minuti. In LMP2 torna al comando la Morgan-Nissan n°35 di Plowman.

 

 

05.30

 

Situazione pit-stop: 20 per l'Audi n°2 al comando della gara, 18 per la Toyota n°8 seconda in classifica, 17 per la Toyota n°7 terza e 19 per l'Audi n°3 che occupa la quarta posizione. In GTE Pro la Porsche 911 RSR n°92 in testa alla classifica ha effettuato 14 pit-stop contro i 15 dell’Aston Martin V8 Vantage n°99. 

 

 

05.45

La notte sta per finire. L'Audi numero 2 pilotata da Duval mantiene il comando della corsa con 217 giri contro i 216 della più diretta inseguitrice, la Toyota n°8 di Buemi. Cielo coperto ma non piove. La temperatura è di 13,4°, quella della pista è di 15,6°. In LMP2 è tornata al comando la Morgan-Nissan n°24 con Pla, seguita dalla n°35 pilotata da Baguette. In GTE Pro sempre al comando Porsche, in GTE Am guida la classifica la Porsche 911 GT3 RSR n°76 di Narac.

 

 

05.57

Dritto nella ghiaia per la Zytek Z11 SN-Nissan n°38 pilotata da Luhr, mentre è terza in LMP2. Torna in pista ma prosegue, lentamente.

 

 

06.05

Inizia a far chiaro sul circuito di Le Mans.

 

 

06.35

In GTE Pro torna al comando l'Aston Martin Vantage V8 n°99 di Senna davanti alla Porsche 911 RSR n°92 pilotata da Lietz.

 

 

07.00

La morte di un pilota, il danese Allan Simonsen, ha funestato la 24 Ore di Le Mans 2013. Ma a rendere ancor più sconcertante, per non dire agghiacciante, un evento così tragico è come è stata gestita la comunicazione dell’incidente che è costato la vita a Simonsen. Al terzo giro della corsa, dopo 17 minuti dalla partenza della 24 Ore, il danese, al volante dell’Aston Martin Vantage V8 numero 95, perde improvvisamente il controllo della vettura alla curva del Tertre Rouge, un tratto molto veloce della pista e va a sbattere sulle barriere. La vettura rimane semidistrutta in mezzo alla pista, entra la safety car per permettere i soccorsi a Simonsen. Dalle immagini televisive, altro non si vede, solo un’improvvisa scodata dell’Aston Martin ripresa dal camera car della vettura che seguiva. Nessuna comunicazione né dal team inglese né dalla direzione gara, ma Radio Le Mans, canale ufficiale della 24 Ore, informa che Simonsen è indenne, con un tempismo che ha del grottesco, se pensiamo a come poi è finita. La safety car, nel frattempo, rimane in pista ben 50 minuti, necessari per i soccorsi (ma l’ambulanza è arrivata subito sul posto e il pilota è stato immediatamente trasportato in ospedale) e la riparazione del guard rail. Poi la corsa riparte. Alle 18, cioè trascorse oltre due ore dall’incidente, arriva la comunicazione ufficiale dell’organizzazione: “L’Automobile Club de L’Ouest ci tiene ad esprimere la sua grande tristezza in seguito a questo dramma e presenta le sue più profonde condoglianze alla famiglia e agli amici di Allan Simonsen. Non ci sarà nessun commento circa le circostanze dell’incidente, non ancora verificate”. Giusto: prima di commentare, è meglio verificare, ma possibile che la morte di un pilota sia preceduta solo dal silenzio o da un’unica comunicazione, peraltro non ufficiale, che poi si è rivelata completamente fasulla? Per carità, le corse sono uno sport pericoloso e lo sanno tutti, a cominciare proprio dai piloti, ma senza nulla togliere alla professionalità di chi vive nel mondo delle corse e al prestigio della gara di durata più famosa del mondo, ci pare che questa volta qualcosa non abbia funzionato. La 24 Ore, nel frattempo, prosegue. "Vogliamo vincere per Allan": questa è la risposta del team Aston Martin a chi voleva il ritiro dalla gara dopo l’incidente di Simonsen.

 

07.44

In GTE Pro tra Aston Martin e Porsche è battaglia vera. I distacchi sono così minimi che ad ogni sosta la classifica cambia.

 

08.00

Questi i leader dopo 17 ore di gara: Kristensen è al comando della 24 Ore con l’Audi R8 e-tron n°2, Baguette guida la classifica LMP2 con la Morgan-Nissan n°35, Senna con l’Aston Martin Vantage V8 n°99 è primo in GTE Pro, Bourret con la Porsche 911 GT3 RSR n°76 è al comando in GTE Am.

12 nuove immagini nella gallery....

08.08

Si ferma lungo il percorso a Mulsanne la Aston Martin Vantage V8 n°98: era ottava in GTE Pro. La rottura del motore della Aston n°98 ha inondato d'olio la pista. Entra la safety-car. La gara riparte dopo quasi mezz’ora. 

 

08.39

Subito dopo la ripartenza un altro incidente: l’italiano Andrea Belicchi, quinto assoluto con la Lola B12/60 Coupe Toyota n°13, nel tentativo di farsi largo nel gruppo, si gira e sbatte alla seconda chicane di Mulsanne. Dopo l’incidente c'è anche qualche conseguenza fisica per Belicchi, che viene portato al centro medico per curare una dolore al fianco. Nuovamente in pista la safety car.

 

 

09.14

La gara riparte.

 

09.44

Inizia a piovere.

 

09.50

Sull'Audi n°2 di McNish leader della corsa vengono montate le gomme da pioggia.

 

 

 

09.52

Terribile e violento botto alla prima chicane dell’Hunaudières dell'Aston Martin n°99 leader in GTE Pro con Makowiecki al volante. La vettura rimane ferma sulla pista con l’anteriore distrutto. Illeso il pilota. Ai box dell’Aston tirano un sospiro di sollievo. Safety car in pista. Con questo violento incidente l'Aston Martin n.99 perde definitivamente la prima posizione in GTE Pro e la leadership di classe passa alla Porsche. La safety car resterà in pista per almeno 30-40 minuti per consentire la riparazione del guard rail danneggiato.

 

10.00

I leader dopo 19 ore di gara: McNish al comando della corsa con l’Audi n°2, Plowman in testa alla LMP1 con la Morgan-Nissan n°35, Lieb con la Porsche 911 RSR numero  92 è in testa nella GTE Pro, Vernay con la Porsche 911 GT3 RSR n° 76 in GTE Am.

 

10.28

La safety car rientra. La corsa riparte.

 

 

10.30

Le prime notizie dal centro medico della pista parlano di costola rotta per Belicchi, da confermare con esami più approfonditi.

 

10.36

La Toyota numero 7 di Nakajima parte in frenata sul bagnato rischia di travolgere una Porsche alle curve Dunlop.

 

11.00

Al comando della 24 Ore sempre Duval con l'Audi numero 2 seguito dalle Toyota 8 e 7 pilotate rispettivamente da Sarrazin e Nakajima, quarta l'Audi 3 di Di Grassi e quinta, a 8 giri da Di Grassi, l’Audi 1 di Fassler.

 

11.02

 

In GTE Pro la battaglia continua: Turner, con l’Aston Martin 97, si porta a soli 8 secondi dal leader Lieb (Porsche numero 92).

 

 

11.04

Su pista asciutta, l'Audi 3 di Di Grassi riduce a 28 secondi il distacco dalla Toyota 7 di Nakajima, terza in classifica.

 

Gallery aggiornata con altre 15 foto.....

 

 

13.15

Kristensen ha dato il cambio a Duval alla guida dell’Audi R18 numero 1 che è al comando della 24 Ore con 326 giri, 2 in più della Toyota numero 8 pilotata da Davidson. Per il terzo posto è battaglia a suon di giri veloci fra la Toyota numero 7 di Lapierre e l’Audi numero 3 di Jarvis. In LMP2 al comando rimane la Morgan-Nissan 35 di Baguette. In GTE Pro è battaglia fra l’Aston Martin 97 di Turner e la Porsche 911 RSR 92 di Lietz. In GTE Am in testa c’è sempre la Porsche 911 GT3 RSR numero 76 di Larac. Condizioni meteo molto variabili: si passa rapidamente dal sole alla pioggia, sia pure di breve durata. La temperatura è di 16,9° e di 18,9° sulla pista.

 

 

13.44

Colpo di scena: con l’arrivo della pioggia la Toyota numero 7 di Lapierre, quarta in classifica, finisce contro le barriere alla curva Porsche. Poi riesce a ripartire ma senza musetto e anche con la sospensione danneggiata: tenta di rientrare ai box per poter almeno rientrare per completare la gara.

 

13.45

La pioggia si intensifica e costringe le vetture a rientrare precipitosamente ai box per montare le gomme da bagnato.

 

13.48

Pioggia fortissima. Testacoda in rettilineo per due LMP2, fra cui la Morgan Baguette che era leader con la Morgan 35 di Baguette in testa alla classifica LMP2. Safety car in pista. In GT2 Pro l’Aston Martin Vantage V8 numero 97 di Mucke è costretta alla sosta ai box e cede il comando della classifica alle Porsche 911 RSR numero 92 e 91 pilotate rispettivamente da Lietz e Pilet. Si avvicina l'ultima ora di gara e tutto potrebbe ancora cambiare. Nel frattempo la Toyota di Lapierre è riuscita a conservare la quarta posizione nella classifica assoluta.

 

 

14.05

Belicchi dimesso dal centro medico con alcune costole rotte.

 

 

14.15

Lunga sosta ai box dell'Aston Martin Vantage V8 numero 97 di Mucke. In GTE Pro restano al comando le Porsche.

 

 

14.17

Non piove più ma il tracciato resta ancora molto bagnato. La safety car rimane in pista. La Toyota numero 7 di Lapierre esce dai box dopo le riparazioni alla vettura e mantiene la quarta posizione.

 

 

14.29

La safety rientra. La corsa può ripartire per l'ultima mezz'ora di gara.

 

 

15.00

L'Audi R18 e-tron quattro n°2 di Kristensen-Duval-McNish si aggiudica la 24 Ore di Le Mans 2013. Seconda la Toyota TS030-Hybrid numero 8 di Davidson-Buemi-Sarrazin. Terza l'Audi R18 e-tron quattro n°3 di Gené-Di Grassi-Jarvis. Con la vittoria di quest'anno Kristensen ha raggiunto il 9° successo a Le Mans, confermandosi il re della 24 Ore. Per Audi è la dodicesima vittoria a Le Mans. In LPM2 il successo è andato alla Morgan-Nissan n°35 Baguette-Gonzales-Plowman. In GT3 Pro successo per la Porsche ufficiale: prima è la Porsche 911 RSR n°92 Lieb-Lietz-Dumas, davanti alla 911 RSR n°91 di Bergmeister-Pilet-Bernhard, terza l'Aston Martin Vantage V8 n°97 Dumbreck-Mucke-Turner. In GTE Am prima è la Porsche 911 GT3 RSR n°76 Narac-Bourret-Vernay. Il giro più veloce è di Treluyer (Audi R18 e-tron quattro n°1) con il tempo di 3’22”746.

I piloti si complimentano fra loro senza eccessi. Festeggiamenti in tono minore e sobrio per onorare la morte di Allan Simonsen, ricordato sul podio, prima delle premiazioni, da Jackie Ickx alla presenza di David Richards, direttore di Aston Martin Racing.

 

LE CLASSIFICHE FINALI

 

1) Audi R18 e-tron quattro n°2 Kristensen-Duval-McNish 348 giri

2) Toyota TS030-Hybrid n°8 Davidson-Buemi-Sarrazin

3) Audi R18 e-tron quattro n°3 Gené-Di Grassi-Jarvis

 

LMP2

1) Morgan-Nissan n°35 Baguette-Gonzales-Plowman 329 giri

2) Morgan-Nissan n°24 Pla-Heinemeier Hansson-Brundle

3) Oreca 03-Nissan n°26 Rusinov-Martin-Conway

 

GTE Pro

1) Porsche 911 RSR n°92 Lieb-Lietz-Dumas 315 giri

2) Porsche 911 RSR n°91 Bergmeister-Pilet-Bernhard

3) Aston Martin Vantage V8 n°97 Dumbreck-Mucke-Turner

 

GTE Am

1) Porsche 911 GT3 RSR n°76 Narac-Bourret-Vernay 306 giri

2) Ferrari 458 Italia n°55 Perazzini-Casé-O’Young

3) Ferrari 458 Italia n°61 Gerber-Griffin-Cioci

 

Giro più veloce

Treluyer (Audi R18 e-tron quattro n°1) 3’22”746

 

 

 

 

 

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