22 May 2015

Lamborghini e Ducati... tra scuola e bottega

La preparazione scolastica “all’italiana” manca di contatti con il mondo del lavoro a cui dovrebbe preparare gli studenti. Questo è ancora più vero se si parla di percorsi formativi. Ci volevano un gruppo tedesco, e due eccellenze italiane come Lamborghini e Ducati, per dare il buon esempio....

Lamborghini e ducati... tra scuola e bottega

Il Dual Education System, cioè sistema educativo duale, combina l’apprendistato in un’azienda e la formazione presso una scuola professionale. Questo sistema viene praticato in diversi paesi, in particolare Germania, Austria, Ungheria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Serbia, Slovenia, Macedonia, Montenegro e Svizzera, ma anche Danimarca, i Paesi Bassi e Francia e da alcuni anni in Cina e altri paesi asiatici. In Germania, ad esempio, i giovani tedeschi possono imparare una delle 356 occupazioni attraverso percorsi di apprendistato in cui competenze e teoria insegnata sono rigorosamente regolamentati e definiti dalle norme nazionali.

Dalle nostre parti è tanto che si parla della necessità di un “link” più reale e operativo tra scuola e aziende, sia a livelli superiori sia in ambito universitario. Ma tant’è che di tanto parlare, solitamente, nulla si fa. In questa Italia di crisi e annunci, caratterizzata da stratificazioni decennali di apparati burocratici e amministrativi volti ormai solo all’autosostentamento, il sistema scolastico è autoreferenziale e fermo da anni, non più all’altezza di confrontarsi con il resto del mondo e pesantemente penalizzato da mentalità e dinamiche che tutto fanno tranne che voler preparare i giovani a eccellere nel mondo del lavoro. Tra le migliaia di aziende e imprese falcidiate giornalmente, vi sono tuttavia singolarità che resistono e, anzi, progrediscono. Tra queste ci sono sicuramente marchi come Lamborghini e Ducati, che con l’avvento del gruppo Audi, riescono a rappresentare il Made in Italy meglio che mai.

IL DESI
Il 26 Marzo sono stati inaugurati due Training Center DESI (“Dual Education System Italy”) di Lamborghini e Ducati. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, del Presidente e AD di Lamborghini Stephan Winkelmann e dell’AD di Ducati Motor Holding, Claudio Domenicali. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione dipendenti Volkswagen, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna. Le due aziende offrono a giovani italiani, selezionati in base al merito e alle condizioni legate allo stato sociale, la possibilità di fare un importante passo avanti nella loro duplice esperienza scolastica e formativa, attraverso un programma ispirato al sistema duale tedesco. L’annunciato Disegno di legge ‘La Buona Scuola’, è doveroso dirlo, prevede che sia messa a sistema la didattica basata sull’alternanza scuola-lavoro, come accade per gli studenti del progetto DESI, rendendola obbligatoria a partire dalle classi terze degli istituti secondari di secondo grado, con almeno 400 ore nei tecnici e nei professionali e almeno 200 ore nei licei.

PROGRAMMA
Dopo la prima fase didattica che si è svolta in istituto tecnico, ora è la volta della sessione pratica presso i due centri di formazione. Prima della fase pratica, lo staff di progetto è stato coinvolto in un dettagliato programma preparatorio in AUDI AG, così da ottenere un risultato armonizzato e bilanciato sulla pluriennale esperienza tedesca in materia, comprensiva di aspetti tecnici, didattici e pedagogici. Durante la formazione, tutti i partecipanti al progetto potranno lavorare sugli attuali modelli Ducati e Lamborghini, ricevendo una formazione indirizzata a tre profili professionali: tecnico meccatronico per il settore auto, tecnico meccatronico per il settore moto e operatore CNC, che si concentra su lavori di carpenteria metallica. Dopo due anni, i partecipanti riceveranno un diploma scolastico ufficiale e un attestato da Ducati o Lamborghini, oltre a un riconoscimento per la partecipazione al programma da parte dell’amministrazione regionale. Con questo progetto pilota, Audi sfrutta l’esperienza acquisita in Ungheria, Belgio e Cina.

L’azienda, infatti, ha già implementato il sistema duale di istruzione e formazione in questi stabilimenti internazionali e, nella nuova sede in Messico, sta procedendo alla formazione di 216 giovani secondo il sistema tedesco prima dell’inizio della produzione prevista per il 2016. Qui, nell’autunno del 2014, Audi ha inaugurato un nuovo training center con una superficie di circa 20.000 metri quadrati. I due centri italiani, visitati all’inaugurazione, sono il sogno di ogni ventenne che vorrebbe lavorare nel settore automotive (anche il sogno di chi scrive, non fosse per impedimenti anagrafici): laboratori e officine allo stato dell’arte in cui gli studenti possono imparare a utilizzare strumenti e metodi, dai più basilari ai più avanzati, e lavorando su veicoli che rappresentano il top della produzione. Interessanti alcune delle “aule” nel training center Ducati, come il laboratorio della “fisica in moto”, che tramite simulatori realizzati ad hoc e pezzi funzionanti, spiega le dinamiche di funzionamento di motore, ciclistica e guida. Chi non avrebbe voluto avere vent’anni oggi?

Resta in ogni caso da vedere se, e come, sarà possibile implementare questo tipo di formazione all’interno del fossilizzato sistema dell’istruzione pubblica. Un conto è avere un gruppo che investe milioni di euro per un progetto dedicato a 48 ragazzi, un altro è trovare il modo di estendere questo sistema a milioni di studenti. Da ex insegnante posso dire di nutrire molti dubbi sulla reale fattibilità, visti gli attuali scenari e, soprattutto, le attuali conferme del fatto che gli annunci altisonanti di riforme e disegni legislativi sono una cosa ben diversa, se non ormai antitetica, alla loro effettiva attuazione.

 

 

 

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