“I pompieri si sbagliano”: Tesla è categorica e assicura che non può essere stato il sistema di ricarica della Model S a sovraccaricarsi e a dare il via all’incendio che ha distrutto un garage in California del Sud. Il dipartimento dei pompieri di Orange County, invece, sostiene il contrario: “l’incendio è stato causato da un malfunzionamento di un guasto elettrico del sistema di ricarica dell’auto”.

LA DINAMICA
L’incidente, il primo di cui si abbia avuto notizia riguardante una Tesla sotto carica ma non il primo in assoluto (clicca qui), è accaduto lo scorso 15 novembre: il proprietario ha collegato l’auto alla presa di corrente a 240 V del suo box il 14 sera ed ha impostato il timer affinché avviasse la procedura di ricarica a mezzanotte. Ma alle tre di mattina ha notato l’incendio e chiamato aiuto. Sebbene non sia ancora chiara la causa scatenante, l’incendio si è sviluppato a causa di alcune scatole di cartone riposte vicino alla presa di corrente.

LA REPLICA DI TESLA
“Possiamo assicurare che non è stata l’auto la causa – assicura un portavoce di Tesla. Il cavo del collegamento elettrico era danneggiato dalla parte della presa di corrente e non da quella dell’auto. Inoltre, verificando il registro dell’auto abbiamo potuto verificare che non c’è stato alcun malfunzionamento né fluttuazioni nella temperatura durante la ricarica”.