16 January 2016

KIA SOUL EV, AL TEST L’AUTO ELETTRICA E LA CITTA' DI MILANO

Abbiamo provato a rispondere a quei quesiti che gli automobilisti si pongono riguardo la mobilità elettrica in città: è davvero possibile utilizzare tutti i giorni una vettura elettrica in una grande metropoli? Anche senza disporre di box, le colonnine riusciranno a soddisfare le nostre esigenze? L’autonomia è la sola grande limitazione?....

Kia soul ev, al test l’auto elettrica e la citta' di milano

Iniziamo con lei, la protagonista della nostra prova. Per trovare le giuste risposte il primo passo è stato quello di scegliere la vettura elettrica più adatta alla nostra prova: grande, spaziosa e pratica, un auto in grado di non precludere nessuna “attività” giornaliera di manager, casalinghe o studenti in giro per la città, la coreana Kia Soul EV. Un modello, questo, che si mimetizza molto bene con le sorelle a benzina poiché le differenze sono minime: all’esterno la distinguono solo il bi-color bianco/azzurro per la carrozzeria e i cerchi bianchi, mentre nell’abitacolo troviamo un inedito quadro strumenti, totalmente digitale. Un’unica versione disponibile, completa di tutto: clima automatico, sensori di parcheggio con telecamera, cerchi in lega, fari led e smart key. Nei 36.000 euro necessari per l’acquisto di Soul EV sono comprese anche le batterie e la garanzia di sette anni su tutto, compresa su quest’ultime.

Tecnica ed autonomia

Il pacco batteria ai polimeri di litio da 27 kWh della squadrata coreana, è collocato sotto il pianale, senza precludere così lo spazio nel bagagliaio che perde solo 1/5 di capienza totale. Il motore sviluppa una potenza di 109 cv e 285 Nm di coppia massima, con una velocità di punta di 145 km/h, e uno 0-100 km/h in 11,2 secondi. Ora iniziamo a parlare di una delle cause di ansia più frequenti e diffuse nel mondo dell’elettrico: l’autonomia. Si perché l’autonomia è anche uno dei parametri fondamentali per giudicare la qualità di una vettura ad emissioni zero. L’autonomia dichiarata è di 212 km, anche se a onor del vero la nostra vettura, non Esattamente nuovissima, a piena carica ne segnava 180, chilometri che comunque si sono sempre dimostrati reali, a condizione di mantenere però uno stile di guida adeguato.

Non c’è da nascondere che l’occhio cade spesso su quel piccolo numero che col passare del tempo tende a diminuire. Può succedere di vedere crollare la distanza percorribile quando, per esempio, in una serata piovosa, dobbiamo utilizzare fari, riscaldamento e tergicristalli, in questo caso la richiesta di energia al pacco batterie diventa più elevata: niente paura per constatare dove si trova la colonnina di ricarica pubblica più vicina o ancora vedere se si sta consumando oppure rigenerando energia, ecco il display da 8’’ del navigatore il quale, premuto il tasto EV sulla plancia, fornisce tutte queste informazioni. Soluzione ingegnosa anche quella di ottimizzare la climatizzazione limitandola al solo posto guida (Eco Clima) quando si è soli a bordo. E’ anche possibile scaldare o raffreddare la vettura quando è ancora collegata alla presa elettrica: basta attivare l’apposito programma una trentina di minuti prima di mettersi al volante.

Diverse le modalità di guida

Soul EV offre due modalità di guida differenti: Drive, con leva del cambio posizionata su D, e Brake con leva posizionata su B naturalmente. La prima è adatta alla guida cittadina soprattutto in una città come Milano dove semafori e traffico la fanno da padrone: la guida è fluida e rilassante e la macchina una volta lasciato l’acceleratore veleggia senza fatica né scossoni. Discorso diverso per la guida in Brake dove il freno motore viene accentuato molto a favore di una maggiore ricarica delle batterie ma a discapito della guida fluida, ideale per le strade secondarie ma troppo “dondolante” in una città come Milano. Come si guida. Uno degli aspetti che più ci ha sorpreso è la guida della nostra Soul; l’atmosfera di bordo è quasi surreale: non sentendo alcun rumore si avvertono il fruscio del vento e il rotolamento degli pneumatici sull’asfalto in un comfort silenzioso.

La ripresa è ottima anche perché qui non ci sono curve di coppia la potenza è tutta e subito, e la spinta continua. L’assetto è abbastanza neutro anche se quando si affrontano le curve a velocità più elevata si sente il peso delle batterie nella parte bassa della vettura causando qualche rimbalzo di troppo dovuto ad un baricentro un po' basso. I tempi di ricarica. Un normale pieno di gasolio (ad un costo di 1.25 euro al litro) per una vettura di classe media con 50 litri di capacità viene a costare 62 euro con un tempo di rifornimento di 10 minuti compreso il pagamento. Pensate che un pieno di kw fatto in casa può costare anche solo 2 euro (i prezzi variano da operatore a operatore) ma, se il contatore è di tipo tradizionale (ovvero quello che tutti abbiamo), può richiedere fino a 12 ore per raggiungere il 100%. Discorso diverso per le colonnine A2A sparse per il capoluogo milanese che, permettono una ricarica completa dallo 0% in circa 4 ore per arrivare ai soli 33 minuti con una presa super veloce a corrente continua da 100 kW di potenza. Le colonnine a Milano pratiche e numerose.

Sono tanti i punti di ricarica che abbiamo scovato in giro per Milano, colonnine che permettono, oltre che di rifornirsi di energia, anche di usufruire di parcheggi in punti nevralgici della città. Nella nostra lunga prova abbiamo sempre e solo usufruito del servizio offerto dal comune ed A2A, caricando la vettura durante le soste o nel corso della notte. La card E-Moving ha un costo di attivazione di 15 euro e di 5 euro al mese (contratto minimo 3 mesi) permettendo ricariche illimitate sette giorni su sette in tutti questi “benzinai 2.0”; l’attivazione è semplice e veloce e può essere fatta online.

Utile anche l’app di E-Moving che permette tra i tanti servizi la visualizzazione delle colonnine di ricarica libere più vicino alla nostra postazione. Personalmente quando ero costretto a lasciare l’auto in carica per qualche ora, non avendo più autonomia, tornavo a casa a piedi per poi ritornarci con il mio fedele amico a 4 zampe. Insomma un buon pretesto per passeggiare per la città meneghina ed apprezzarne le sfumature. I punti di ricarica supportano tranquillamente l’utilizzo di una vettura 100% elettrica anche senza disporre di un comodo box a casa ma, “la conditio sine qua non”, è quella di essere pratici ottimizzando soste e viaggi.

E-MOVE.ME: per Kia e a Milano ci pensano loro
Kia offre a tutti gli acquirenti della Soul EV l’installazione gratuita di una colonnina di ricarica o da 3 o 7,5 kw grazie alla e-move.me l’azienda che provvederà anche a farvi conoscere i benefici dell’utilizzo dell’auto elettrica, oltre che offrire assistenza in caso di problemi.

Grazie alla loro guida si ottiene il pass della città di Milano, per i residenti, per poter parcheggiare sia su strisce blu che gialle in tutto il comune. Non dimentichiamo che la card E-Moving di A2A con i suoi 5 euro al mese sarà la spesa mensile che affronterete in “benzina” anche ricaricando tutti i giorni. Un dato impossibile da eguagliare con una normale vettura dotata di motore termico a parità di chilometraggio e dunque con costi di utilizzo davvero bassi se capaci di programmare le ricariche: abitudine che verrà da se una volta entrati in modalità zero emissioni.

Sempre presso la sede di via Santa Maria alla Porta 11, oltre ad attivare la card di ricarica A2A E-Moving, si può sottoscrivere la tessera Enel (a consumo 40cent al kw/ora o in abbonamento a 30 euro al mese) utile fuori la cerchia di Milano, su suolo privato, come nei parcheggi dei grandi centri commerciali, numerosi nell’hinterland milanese.

Niente Area C e tanti vantaggi, Kia e Milano passano il test.

Cerchiamo di tirare un po' le somme di questa nostra lunga prova; i vantaggi dell’uso di una vettura elettrica sono tanti: esenzione Area C, parcheggio su strisce blu e gialle, esenzione bollo, costi di manutenzione ed esercizio davvero bassi ed assicurazione agevolata.

Il rovescio della medaglia è rappresentato invece dall’elevato prezzo d’acquisto di questa tipologia di vetture: anche la piccola Renault Twizy, per esempio, non è a buon mercato, oltre al fatto che, se non si dispone di un box privato, come detto, bisogna saper programmare viaggi e “pieni” per non trovarsi in situazioni problematiche. Bisogna farci l’abitudine a gestire tessere e punti di ricarica, dunque, ma abbiamo capito - soprattutto grazie alle reazioni delle persone per strada - che l’elettrico incuriosisce tanto da pensare che questa tecnologia possa prendere sempre più piede in futuro: anche perché a Milano non pagare i parcheggi e l’ingresso nella cerchia dei Bastioni ha un impatto non indifferente sui conti a fine mese.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA