08 December 2015

Nuova Kia Cee'd 1.0 T-GDI GT Line, prime impressioni

Non solo un lifting per la media coreana. Fra i motori debutta un 3 cilindri turbo a benzina di 1.0 litri. Prestazioni e fluidità le sue doti migliori, accompagnate da consumi mai elevati...

INTRO

È partita da qui, nove anni fa, la sfida di Kia al “salotto” buono del mercato europeo dell’auto. Se oggi Zilina che è la quinta città per numero di abitanti della “giovane” Slovacchia, ma anche il più importante centro industriale del Paese a soli 200 km dalla capitale Bratislava è anche perché i coreani di Kia hanno deciso di realizzare qui un impianto di produzione modello capace dal 2006 ad oggi di produrre oltre due milioni di vetture e tre milioni di motori.

“E’ il manifesto della svolta industriale e culturale di Kia verso la migliore qualità. Ha quasi dieci anni, ma sembra sia stato inaugurato da qualche mese”. A spiegarlo è Giuseppe Bitti, amministratore delegato di Kia Motors Company Italy. Con un altissimo livello di automazione e una capacità produttiva passata dalle iniziali 250.000 vetture l’anno, alle 350.000 di oggi, suddivise in tre modelli, la berlina media Cee’d, ma anche la monovolume compatta Venga e soprattutto il crossover Sportage, l’impianto di Zilina ha consentito a Kia di offrire per la prima volta in Europa una vettura, la Cee’d con una garanzia di 7 anni o 150.000 chilometri, poi estesa al resto della gamma.

“La Cee'd - sottolinea Bitti - è un modello chiave per la crescita di Kia. Ha alzato ulteriormente i nostri standard qualitativi e si colloca sul mercato come un prodotto di fascia alta, forse il migliore dopo lo Sportage. La Sportswagon, in particolare, è una familiare in senso moderno che all'eleganza e alla meccanica raffinata della 5 porte aggiunge un grande vano di carico e tanta praticità. L'ideale sia per le famiglie che per le flotte aziendali”.

LOOK
Proprio da metà ottobre sarà in vendita la nuova Cee’d ( qui al Salone di Francoforte), acronimo di “comunità europea ed europeo design” a sottolineare la vocazione europeista della vettura, un totale di circa 34.000 unità vendute in Italia nelle due precedenti generazioni. Ma come spesso accade per ogni nuovo modello Kia l’asticella della terza generazione è portato ancora più in alto. Un design curato e ancora più personale in particolare col nuovo “upgrade” GT Line, una dotazione completa, ma anche un abitacolo spazioso, oltre che curato fin nei minimi dettagli, come su un’auto premium.

Solo un occhio ben allenato può notare le differenze rispetto al passato che si concentrano nella zona dei paraurti, nuovi. Anche la mascherina ha dato una rinfrescata al design mentre l'arrivo dell'allestimento GT Line certifica il valore più sportivo della nuova Cee’d. Gli elementi scelti per definire lo stile di questa “famiglia” combinano alcuni particolari della potente  variante Cee'd GT non importata sul mercato italiano. Evoluzione di un concetto noto, dove le luci diurne a Led “ice-cube” e la linea degli scarichi sono alcuni dei dettagli più di spicco.

Molte le novità tecniche come il motore 3 cilindri a benzina da 100 e 120 Cv che mandano in pensione il 1400 di oggi con la stessa potenza o quasi, ma meno reattivo e dinamico alla guida oltre che più risparmioso ed ecologico.

AUTOMATICA

C’è poi un nuovo cambio automatico a doppia frizione e 7 marce per il motore 1600 turbodiesel da 136 Cv. I prezzi sono ancora in fase di definizione, ma si dovrebbe partire da una base di 17.500 euro. La nuova Kia Cee’d alla guida convince per la tenuta di strada sicura e per l’elevato livello di stabilità: il suo comportamento nelle curve veloci e quando si è costretti a correggere velocemente la traiettoria è intuitivo e non mette mai in affanno.

Gli ammortizzatori, studiati per il confort ottimale filtrano bene buche e tombini, senza essere troppo cedevoli. Invece, lo sterzo, che dispone di tre tarature selezionabili, grazie, infatti, al sistema Flex Steer c’è la possibilità di variare la durezza del servocomando elettrico su tre livelli, Comfort, Normal eSport, si mantiene preciso anche a velocità elevata. Il piccolo 1000 offre un’erogazione fluida, senza alzare troppo la “voce” e non vibra granché neppure da fermi. Solo agli alti regimi si avverte il classico "frullino" del tre cilindri.

Pur non avendo uno spunto impressionante, riesce a garantire un po’ di brio alla vettura, specie tirando al massimo le marce. Apprezzabili anche le doti di ripresa: nei rapporti alti, tuttavia, è meglio scalare per guadagnare velocità in fretta dopo un rallentamento. Non male anche i consumi che nella breve prova si sono attestati attorno ai 15 chilometri con un litro.

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