Prodotto nello stabilimento italiano di Pratola Serra (Avellino), il nuovo 2.2 Multijet II eroga una potenza di 200 CV (147 kW) a 3.500 giri/min. e una coppia di 440 Nm a 2.500 giri/min., valori che lo collocano tra i turbodiesel quattro cilindri più prestazionali presenti sul mercato. Equipaggiato con l'innovativo cambio automatico a nove marce e la trazione 4x4 Jeep Active Drive I, la Cherokee 2.2 Multijet II da 200 CV raggiunge una velocità massima di 204 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi, con un consumo medio, sul ciclo combinato di omologazione, di 5,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 150 g/km.
La Cherokee 2.2 Multijet II da 200 CV è disponibile anche nella nuova top di gamma Limited+ che adotta di serie la trasmissione 4x4 Jeep Active Drive II con marce ridotte. In questo caso, la velocità massima è di 203 km/h e l'accelerazione 0-100 km/h avviene in 8,7 secondi. Per questa versione, il consumo medio sul ciclo combinato di omologazione è di 6,1 litri/100 km, corrispondenti a emissioni di CO2 pari a 160 g/km.
Per l'allestimento Longitude è disponibile una variante del 2.2 Multijet II da 185 CV (136 kW), in abbinamento alla trazione 4x4 Jeep Active Drive I e al cambio automatico a 9 marce. Così equipaggiata la Cherokee raggiunge una velocità massima di 201 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi. Consumi ed emissioni sul ciclo combinato di omologazione sono rispettivamente pari a 5,7 litri/100 km e 150 g/km.
La cilindrata del nuovo propulsore, di 2.184 cm3, è stata definita per raggiungere elevati standard in termini di potenza, erogazione della coppia ed efficienza nei consumi, in abbinamento con un sistema di trattamento dei gas di scarico ottimizzato. Quest'ultimo è composto da un "close couple DPF" con NSC (NOx storage catalyst) posizionato nel vano motore, che funziona in abbinamento alla gestione dell'EGR (sia ad alta, sia a bassa pressione). Il motore è conforme alla normativa antinquinamento Euro 6.
L'architettura del nuovo 4 cilindri 2.2 Multijet II prevede una specifica testata in alluminio bialbero a 16 valvole, progettata in funzione delle accresciute pressioni di esercizio del sistema common rail con Injection Rate Shaping, che lavora a 2.000 bar. Il disegno dei pistoni, delle bielle e dell'albero motore è ottimizzato nell'ottica del contenimento del peso. La forma della camera di combustione e il rapporto di compressione ridotto garantiscono basse emissioni inquinanti di NOx ed elevate prestazioni, mentre gli inediti iniettori a solenoide nebulizzano molto finemente il combustibile, con vantaggi evidenti sia sul fronte della silenziosità di funzionamento, sia su quello del contenimento dei consumi.
La sovralimentazione del propulsore è realizzata mediante un turbocompressore a geometria variabile integrato nel collettore di scarico: una soluzione che riduce il peso del motore e migliora la funzionalità del sistema di trattamento dei gas di scarico. Tra gli altri contenuti che contribuiscono a incrementare l'efficienza del nuovo propulsore, sono da segnalare l'alternatore intelligente, la pompa dell'olio a cilindrata variabile e lo Start&Stop. Il nuovo 2.2 Multijet II è stato pensato fin dall'inizio per esaltare le leggendarie capacità dell'impiego off-road, tipiche di una vettura Jeep: il motore dispone di un sistema d'aspirazione protetto dall'ingresso dell'acqua e può affrontare una profondità di guado fino a 48 cm. La corretta circolazione di tutti i liquidi all'interno del propulsore (oli e combustibile) è assicurata anche sulle forti pendenze (con inclinazioni longitudinali fino al 60% e trasversali fino al 45%).