26 September 2015

Jeep Cherokee 2.2 td Multijet II, prime impressioni

La Cherokee si arricchisce di un nuovo turbodiesel. Si tratta del 2,2 litri Multijet da 185 e 200 Cv. Prestazioni elevate e ottimo confort di marcia ...

Jeep cherokee 2.2 td multijet ii, prime impressioni

I turbodiesel made in Italy, ovvero quelli di Fiat Chrysler Automobiles, arrivano all’era 2.2. Un'innovazione che scaturisce dall’ampliamento della famiglia che ora accanto alle note unità di 2 litri propone quelle di 2,2 litri. I nuovi Multijet II debuttano nella gamma della Jeep Cherokee, nella quale contribuiscono a modificarne la composizione unitamente ad altre novità, e anticipano quelle che opportunamente modificate spingeranno alcune versioni della prossima Alfa Romeo Giulia.

In sostanza, lo schieramento dei Multijet II di 2,2 litri è destinato a trovare posto sotto il cofano di molti modelli dei marchi FCA di taglia superiore alla media e, quindi, non sostituiscono la nota unità di cilindrata inferiore destinata a equipaggiare altri modelli più compatti. Tuttavia, il nuovo turbodiesel è proposto in varianti con potenze di 185 e 200 cavalli e, quindi, nella famiglia della Cherokee manda in pensione quello di 2 litri da 170 Cv. In questo schieramento, a prescindere dalla potenza, s’abbina sempre con il cambio automatico a 9 marce e con la trazione integrale, proposta anche con le ridotte nel caso della versione nel nuovo allestimento top di gamma Limited+. E’ proposta a 54.000 euro con un equipaggiamento full-optional, che include anche tantissimi dispositivi di ausilio e sostegno alla guida.

Approfittando dell’occasione tutto lo schieramento delle Cherokee s’avvantaggia di dotazioni più ricche articolate, oltre che in linea con quanto proposto dalla concorrenza più qualificata. Quindi, già a partire dall’allestimento entry-level Longitude, che nel caso delle Cherokee 2.2 Mjet II s’interfaccia solo con l’unità da 185 Cv, si può contare anche sul sistema multimediale Uconnect con touchscreen da 8”4 con il navigatore satellitare, il portellone a comando elettrico e i sedili anteriori regolabili elettricamente. Essendo recentissima, la Cherokee non subisce alcun maquillage estetico e non muta nemmeno internamente.

La Cherokee con il turbodiesel più potente, che al pari di quello da 185 cavalli sviluppa una coppia di 440 Nm a 2.500 giri, alla prova dei fatti convince tanto a livello di comportamento quanto di temperamento. Infatti, sfodera una forma atletica affidabile, sebbene la Cherokee sui percorsi più tortuosi non si riveli agilissima a causa dello sterzo poco pronto e della massa piuttosto elevata che innesca il classico  rollio.

L’assetto, infatti, è piuttosto morbido e privilegia molto il confort di marcia, fattore su cui si riflette anche la tonalità contenuta con cui s’esprime sempre il motore. Quest’ultimo, sostiene a dovere la gradevolezza della guida con la spontaneità dell’erogazione grazie anche al contributo del cambio automatico a 9 marce che mette sempre in campo il rapporto più adeguato alla situazione di marcia (peccato solo che non si possa contare sui paddles al volante per la modalità manuale) e che a partire dai regimi intermedi, e sino a quasi 5.000 giri, genera spinte incisive e una  vivacità di tutto rispetto. 

In allegato in alto il listino e la scheda tecnica. 

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