03 June 2015

Jaguar XE 2.0 Turbo D 180 CV , prime impressioni

Elegante, lussuosa ma soprattutto inconfondibilmente Jaguar, sfida le rivali tedesche con una gamma di motori che soddisfa per piacere di guida e prestazioni In evidenza il td da 180 Cv, fluido e sempre brillante....

Jaguar xe 2.0 turbo d 180 cv , prime impressioni

Non avrà vita facile, perchè va a confrontarsi con rivali come Bmw Serie 3 e Mercedes Classe C, ma la nuova XE può giocarsela ad armi pari e non solo perchè ha il prestigio e il blasone del marchio Jaguar. La XE, infatti, ha un design moderno, dinamico, piacevolmente sportivo. In più: inconfondibilmente Jaguar, con un frontale aggressivo a dominare il cofano lungo. La fiancata è pulita nelle linee, la coda è corta con un lunotto inclinato che fa tanto coupé. Difficile, anzi impossibile scambiarla per una vettura di altri marchi. La personalità, insomma, c’è, fin dal primo sguardo, ma su strada come va la nuova XE? Abbiamo saggiato le doti dell’ultima nata Jaguar provando sia il turbodiesel 2,0 litri, ovvero l’unità che probabilmente sarà la più richiesta, almeno sul mercato italiano, sia i motori a benzina incluso il V6 sovralimentato da 340 Cv, tanto per renderci conto anche del potenziale, in chiave prestazionale, della XE.

Il turbodiesel in dotazione alla XE appartiene alla famiglia di nuovi propulsori Ingenium, destinata ai modelli di nuova generazione di Jaguar e Land Rover. Si tratta di unità accreditate di notevoli doti di flessibilità, che permettono al costruttore sia di utilizzarle su una vasta gamma di modelli sia di realizzare diverse varianti di cilindrata dalla stessa base di partenza. Tutte equipaggiate con turbo, iniezione diretta, fasatura variabile e Start&Stop e accomunate dal basamento in alluminio e da due alberi di bilanciamento per garantire bassi livelli di vibrazione. Le nuove unità condividono anche parte della componentistica interna, a beneficio della semplificazione del processo produttivo e della rapidità di adattamento a eventuali mutazioni della domanda globale.

NON ALZA LA VOCE
Primo motore della nuova generazione è il 2,0 litri turbodiesel della XE, disponibile in due livelli di potenza massima, da 163 e 180 Cv, cui si aggiungerà, in una fase successiva, una terza variante ancor più potente. Su strada il turbodiesel della XE si difende molto bene. L’unità che abbiamo saggiato è quella da 180 Cv abbinata sia alla trasmissione manuale a 6 marce sia al cambio automatico a 8 rapporti. A prescindere dal cambio utilizzato, il nuovo td gira sempre con molta discrezione, anche quando gli viene chiesto tutto, inoltre la sua emissione sonora è segnata da un timbro gradevole e, indipendentemente dalla velocità, mai intenso, che di fatto finisce quasi per scomparire a velocità stabilizzata.

SI VIAGGIA COMODI
Ma il confort non è ovviamente solo questione di rumore e sulla XE l’ottimo supporto fornito dalle sospensioni fa il resto e in questo caso la differenza: la capacità di assorbimento delle imperferzioni e delle irregolarità della strada è sempre pregevole, tanto più che tale risultato è stato ottenuto senza ricorrere a regolazioni esageratamente morbide. Oltre che confortevole, l’XE a motore turbodiesel consente di togliersi più di una soddisfazione anche nel misto veloce, se si decide di forzare il ritmo: ciò che più si apprezza è la rapidità in inserimento. XE brilla infatti per agilità e precisione direzionale ed è estremamentedirezionale ed è estremamente fedele nel disegnare le traiettorie, con il corpo vettura che conserva un buon bilanciamento anche in occasione di rapidi cambi di direzione. In definitiva, una buona reattività che non sconfina mai in reazioni improvvise, nervose e quando si esagera, spingendosi al di là degli elevati limiti di tenuta, l’intervento dei dispositivi di controllo della trazione e della stabilità appare progressivo e naturale.

SINCERA E PRECISA
Insomma, il feeling è sincero e al volante della nuova berlina Jaguar ci si può muovere su ritmi piuttosto sostenuti in tutte le condizioni di impiego e soprattutto in autostrada, potendo contare su risposte del motore che, pur non sconfinando nella vera grinta, non presentano nemmeno alcuna traccia di pigrizia. Convincente in termini di maneggevolezza e bilanciamento, l’assetto garantisce un comportamento sempre sincero e rassicurante: l’appoggio è pronto, il sottosterzo emerge solo al limite ma sempre con grande progressività. Il cambio manuale a sei marce offre un comportamento sufficientemente preciso negli innesti e una buona scalatura, che contribuiscono attivamente alla briosità di marcia, mentre per quanto riguarda la ripresa, escludendo la sesta, è sempre efficace grazie al buon tiro del motore a tutti i regimi.

 

RITMI SOSTENUTI
Il che conferisce alla XE una guidabilità apprezzabile, che senza imporre alcun impegno supplementare, permette di condurla lungo i percorsi ricchi di curve a ritmi piacevolmente sostenuti. Più luci che ombre sia per il cambio automatico, che garantisce passaggi marcia sempre rapidi sia per lo sterzo, che fa valere una notevole precisione e altrettanta prontezza, tanto in risposta quanto in fase di riallineamento, mentre l’azione dell’impianto frenante è incisiva e tale da garantire spazi di arresto contenuti.

 

SI CORICA POCO
All’atto pratico quello della XE è un quattro cilindri che riesce sempre a spingere a dovere e a garantire alla vettura una spigliatezza capace di rendere la guida sempre gradevole. E il risultato non è inferiore alle attese, perché il comportamento della media Jaguar si rivela estremamente facile da assimilare e poi perché, quando si spinge a fondo, si scopre come sia davvero difficile metterla in difficoltà. Le sue risposte sono sempre molto omogenee, precise senza essere mai nervose e dunque estremamente rassicuranti. Il corpo vettura della XE soffre di coricamenti limitati, ma va ad appoggiare sull’esterno con estrema progressione e i trasferimenti di carico, anche quelli cercati intenzionalmente frenando a vettura in appoggio o rilasciando bruscamente il gas, vengono assorbiti con estrema naturalezza e senza che la vettura finisca per mostrare il minimo segno di squilibrio. A fronte di un autotelaio tanto efficiente nel comportamento stradale, il confort di guida si rivela altrettanto buono, soprattutto per la parte di cui si fanno carico le sospensioni: le regolazioni, infatti, come abbiamo già scritto, sono infatti tutt’altro che esasperate e neppure forzando il ritmo sui fondi più seriamente sconnessi si avvertono irrigidimenti eccessivi.

 

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