Diciamolo subito: un salto in avanti strepitoso rispetto alla precedente versione. Quell’imbarazzante sottosterzo che era caratteristica principale ha lasciato spazio ad una guida più connessa, reattiva, neutra e magnificamente rumorosa. L’Audi RS3 Sportback è la hot hatch del momento, la più estrema, la più potente e quella politicamente più scorretta . Le concorrenti, poi, non scherzano: Mercedes A45 AMG sopra a tutte, ma dove gli altri optano per l’architettura a quattro cilindri, Audi mantiene orgogliosamente il suo attaccamento emotivo al cinque, che affonda le radici al 1983 e al modello Sport Quattro, la genesi del tutto. E il 2.5 litri TFSI segna il riferimento di categoria con 367 cavalli contro i 360 della A45 AMG e, per esempio, i 320 della nuova Ford Focus RS.
Schiacci tutto e per un istante impercettibile senti la latenza delle quattro ruote nel trovare il giusto grip, ma è un attimo, perché appena mordono ti lanciano in avanti con una brutalità che di solito appartiene alle supercar. Poi il suono gutturale del cinque cilindri, una colonna sonora sempre presente, con borbotti ed esplosioni in rilascio che riempiono l’intorno della campagna romana che circonda Vallelunga. E lungo la strada fatta di rettilinei, frenate, curve da terza e transitori penso che tutto questo, in sostanza, è sempre stato lo spartito della RS3.
Cosa c’è di diverso? Due cose, la prima è quella più evidente: un equilibrio complessivo in appoggio e in uscita di curva più piacevole, neutro quasi, con un sottosterzo meno presente. Il merito? Del nuovo differenziale Haldex che annulla il ritardo di risposta del giunto centrale, che adesso non c’è più perché è montato posteriormente, ed è in grado di ripartire la trazione fino ad un 100% sulle ruote di dietro. Poi il nuovo telaio acciaio e alluminio MQB che pesa ben 55 chili di meno. E’ anche questo a determinare un comportamento complessivamente più dolce e prevedibile malgrado l’urto dei 367 cavalli e una coppia di 465 Nm già disponibile a 1.625 giri al minuto. Il cambio a doppia frizione S tronic a sette marce accoppiato a questo motore è una splendida partita. Entrambi sono in grado di passare senza scosse e velocissimamente da velocità pedonali a velocità Warp in un instante, con i rapporti che entrano dentro con allarmante urgenza e uno sterzo pronto a reagire con precisione e sostanza quando, un attimo prima, alle basse velocità, era confortevole e con il giusto punto morto.