26 November 2014

Hyundai I10 1.0 MPI Style, la prova del tre

Si evolve offrendo un’abitabilità ai vertici della categoria e dotazioni più ricche, a cominciare dal controllo di stabilità di serie. Il pacchetto include 5 anni di garanzia, mentre il nuovo tre cilindri da 60 Cv ha consumi che talvolta sfiorano i 20 km/litro. Ma le sospensioni....

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Più abitabilità di prima e un bagagliaio ai vertici del segmento con 252 litri in confi gurazione standard. Il tutto in una linea rinnovata che include una meccanica inedita. Queste le carte che gioca la nuova Hyundai i10, costruita nel nuovo stabilimento in Turchia (prima veniva assemblata in India) per primeggiare in un segmento, l’A, molto combattuto con rivali quali Fiat Panda, VW up!, Opel Agila e Peugeot 107. Rispetto alla prima edizione, è più lunga di 8 cm, per un totale di 3 metri e 66 cm. Il prezzo (meno di 13 mila euro) come sempre è competitivo, soprattutto rispetto alle dotazioni offerte, anche se le versioni di ingresso sono prive del climatizzatore. D’altra parte non mancano 6 air bag, controllo di stabilità e monitoraggio pressione pneumatici.

 

INTERNI
Clima automatico compreso nel prezzo Nonostante le dimensioni compatte, l’abitabilità per quattro adulti è buona e permette, anche a persone di corporatura medio – alta, di disporre di uno spazio sufficiente. Non mancano numerosi vani portaoggetti di varie dimensioni. Anche il bagagliaio, pur se di forma non molto regolare ma dotato di un rivestimento un po’ economico, permette di caricare parecchie cose. Peccato per il bordo inferiore un po’ alto, che riduce sensibilmente la “bocca” di carico. Gli interni sono la parte che più ha beneficiato del salto generazionale più evidente.

La plancia è piacevole come disegno e meglio realizzata a livello di scelta dei materiali. Migliorata anche la dotazione di accessori, specie quelli di sicurezza. Il posto di guida ha un sedile un po’ piccolo, ma ben posizionato, con pedali e leva del cambio vicini e comodi da manovrare. Molto gradevole il volante, di diametro corretto e giusto spessore: si impugna bene, offre un’ottima sensazione di solidità e ospita anche i pulsanti di radio e cruise control. I comandi sulla plancia sono ben identificabili e manovrabili con facilità. Buona la visibilità, anche grazie agli ampi vetri e ai montanti sottili. Presente, sulla versione in prova, il sensore posteriore di parcheggio. La dotazione è molto interessante anche in rapporto al prezzo, con sicurezza ai massimi livelli ed efficaci accessori per migliorare il confort, come per esempio il climatizzatore automatico. Finitura gradevole, con materiali buoni e montaggi ben fatti. L’inserto colorato sulla plancia infine, disponibile in tre tonalità, riprende i colori dei sedili.

 

TECNICA

Il nuovo tre cilindri da un litro è il componente più interessante della vettura. Completamente riprogettato, è un bialbero in alluminio con sistema di fasatura variabile esente da manutenzione e ottimizzato per ridurre gli attriti aumentando l’efficienza. Leggero, di giusta potenza, è disponibile sia con cambio manuale a cinque marce sia con l’automatico a quattro. La versione a Gpl è già prevista, l’impianto sarà montato direttamente dalla fabbrica turca e arriverà nei nei prossimi mesi. Già disponibile invece l’allestimento BlueDrive, ottimizzato per ridurre i consumi e caratterizzato da emissioni di soli 98 g/km di CO2.

A livello telaistico, l ‘esteso impiego di acciai ad alta resistenza, il 29% del totale rispetto al precedente 9%, ha permesso di ridurre peso e vibrazioni, aumentando anche la rigidità torsionale e il confort di bordo. Le sospensioni anteriori prevedono un McPherson convenzionale, e per ottimizzare lo spazio le sospensioni posteriori interconnesse sono caratterizzate da elementi elastici disposti orizzontalmente. Pregevoli anche i freni, a disco su tutte le ruote. A testimonianza di una sicurezza molto curata, che prevede anche sei air bag, il controllo di stabilità, il monitoraggio della pressione dei pneumatici e,sull’allestimento al top di gamma, l’avviso della frenata in emergenza che aziona l’intermittenza delle luci dei freni e l’hazard automaticamente in caso di decelerazione repentina.

In allegato in alto le schede tecniche.

SU STRADA

Il nuovo motore a tre cilindri costituisce una delle novità più interessanti della vettura. Una volta avviato, è quasi impercettibile al minimo e, tranne qualche lieve vibrazione a freddo, è molto silenzioso anche in marcia. Nell’uso cittadino mostra una piacevole vivacità in basso: sale abbastanza rapidamente di giri fino al regime di coppia massima, oltre il quale diventa più tranquillo ma rimane sempre molto pronto in tutte le condizioni, specie se supportato dal corretto rapporto del cambio. Che prevede una scalatura piuttosto lunga e che costringe a frequenti interventi in caso di necessità di spunti rapidi. In queste situazioni si apprezzano gli innesti molto morbidi e la frizione leggera e progressiva anche dopo un utilizzo intensivo.

Piacerà agli utenti metropolitani lo sterzo molto leggero, ideale in manovra e nel traffico, che mantiene comunque buone doti di precisione anche all’aumentare dell’andatura. Simili sensazioni dal lato freni, azionati da un comando che richiede poco sforzo ma in grado di assicurare spazi di arresto molto brevi a qualsiasi andatura. Sui percorsi più impegnativi l’assetto efficace tende a compensare qualche rigidità di troppo delle sospensioni, l’assorbimento non è ideale e ne risente un po’ il confort, peraltro molto elevato invece sui fondi più regolari e ad andatura più tranquilla. Ultima nota sul consumo, ottimo in città e fuori, dove con un po’ di attenzione non è impossibile arrivare a 15 e 20 chilometri con un litro rispettivamente, mentre meno interessanti, ma giustificati, i risultati ottenuti nella marcia autostradale che non è certo il terreno ideale per una vettura come la nuova piccola coreana.

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