Honda CR-V Hybrid: cambio con un solo rapporto?

Un innovativo sistema ibrido con cambio a un solo rapporto è alla base del nuovo sistema Multi-Mode Drive (i-MMD) di Casa Honda.
1/4
La nuova Honda CR-V si è presentata sul mercato equipaggiata con sole motorizzazioni benzina. La Casa giapponese ha, infatti, scelto di non dotare la sua SUV con propulsori diesel ma di equipaggiarla con una innovativa tecnologia ibrida da affiancare ai classici motori a ciclo otto.

1 di 3
Il nuovo powertrain ibrido, che farà il suo debutto in gamma a inizio 2019, sarà composto da un motore benzina i-VTEC da 2,0 litri a ciclo Atkinson, un ciclo dove la fase di espansione del pistone è maggiore di quella di compressione, e da ben due motori elettrici, alimentati da una batteria agli ioni di litio, capaci insieme di generare la bellezza di 184 CV e 315 Nm di coppia massima. Ma la vera particolarità risiede nel fatto che questo inedito powertrain si avvale di una comune trasmissione ne manuale, ne automatica, ne tantomeno di un CVT ibrido simile a quello adottato da Toyota ma di una trasmissione diretta con un unico rapporto di trasmissione fisso. Ma come ci riesce, vi chiederete voi? Semplice, sfruttando la sua inedita tecnologia Multi-Mode Drive (i-MMD).
Grazie, infatti, al funzionamento in tre diverse modalità (EV Drive, Hybrid Drive e Engine Drive) questa particolare tecnologia è in grado di rendere particolarmente agevole l'accoppiamento tra motore termico e motore elettrico. Utilizzando la modalità EV Drive la Honda CR-V Hybrid mantiene spento il motore a benzina e viaggia unicamente con la spinta del propulsore elettrico che trae energia dal pacco batterie. Passando alla modalità Hybrid Drive la Honda CR-V Hybrid continua ad utilizzare il primo motore elettrico per la pura trazione a emissioni zero ma attiva il motore a combustione (benzina) per alimentare il secondo motore elettrico, che funziona come generatore, così da ricaricare più velocemente le batterie.
In modalità Engine Drive, infine, una frizione viene chiusa così da collegare il motore termico direttamente alle ruote e iniziare a trarre motricità direttamente dalla benzina. Naturalmente il sistema continuerà ad adottare il primo motore elettrico per tutte quelle situazioni di bassa efficienza come le ripartenze da fermo, le riprese a bassi regimi e i sorpassi ma utilizzerà il motore a combustione interna per le piene prestazioni nella marcia ad alta velocità. In definitiva il passaggio da una modalità di guida all’altra avviene in modo totalmente automatico e completamente impercettibile per gli occupanti del veicolo. La perfetta integrazione dei tre motori garantisce, infatti, la completa assenza di vibrazioni sia sul volante che sulla pedaliera.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA