Per la stagione che va ad iniziare il Turismo tricolore resetta tutto e attua una vera e propria rivoluzione, sia sotto il profilo tecnico sia per il format di gara. Ma anche nella denominazione, dove sparisce la parola “Endurance”. Infatti, il “Campionato Italiano Turismo” non si disputerà più con la formula mini endurance ma con due gare sprint da 25 minuti + 1 giro in ognuno dei sette round in programma. Un format più tradizionale per le gare Turismo, come avviene nei campionati internazionali e come avveniva in passato ai tempi d’oro del CIVT. Una formula che può piacere o meno, a seconda dei punti di vista: certo i piloti staranno meno in macchina, ma anche tra loro c’è chi apprezza maggiormente questo tipo di gare dove bisogna sparare tutto e subito, forse a vantaggio dello spettacolo, invece di dover “risparmiare” pneumatici e vettura e studiare la strategia più corretta per la sosta obbligatoria ai box e il cambio pilota. Vedremo. Due le categorie in pista: in configurazione TCR mutuata dal regolamento internazionale, con classe unica 2.0 litri turbo, e TCS, con quattro classi (1.4, 1.6, 1.8, 2.0 turbo), che rappresenta la categoria di accesso con vetture di stretta derivazione di serie così da limitare i costi.
Attesa protagonista
In entrambe le categorie la Honda Civic Type R dovrebbe fare la parte del leone, anche se in base allo spirito regolamentare si cercherà di uniformare le prestazioni delle vetture in gara tramite il “balance of performance” (BOP). Al momento in cui scriviamo, la vettura in configurazione TCS sta ancora attendendo che il regolamento tecnico venga definito per essere deliberata, anche perché la JAS vorrebbe proporla ai clienti sportivi in diverse formule: vettura completa, kit da montare a cura dei team oppure preparazione scocca e kit da montare.
La sorella “maggiore”, invece, sta macinando chilometri con vari piloti, sia alla ricerca della migliore messa a punto, anche in funzione degli pneumatici che saranno utilizzati nei vari campionati (nel Tricolore Turismo Hankook), sia per testare per bene quelle componenti che l’anno scorso in alcune occasioni hanno creato qualche grattacapo. “Più che alla performance abbiamo lavorato sull’affidabilità – spiega Mads Fischer, a capo del progetto TCR targato Jas -, mettendo a frutto l’esperienza maturata l’anno scorso sulla vettura step 1, che oggettivamente avevamo dovuto costruire in fretta e furia per partecipare al campionato”. L’ingegnere danese un po’ si nasconde, non volendo quantificare il miglioramento in termini cronometrici della nuova vettura rispetto a quella che l’anno scorso ha chiuso la stagione a Macao con una perentoria pole position e una vittoria in gara 1 dello specialista Rob Huff, mancando il potenziale bis in gara 2 perché coinvolta in un incidente multiplo. Ma se tanto ci dà tanto, non possiamo fare a meno di pensare che tutta la concorrenza dovrà fare i conti con la nuova Civic Type R TCR.
Ed evidentemente come noi la pensano anche tanti altri, perché in Jas sono letteralmente piovuti gli ordini per questa vettura, tanto che ad Arluno sono impegnate circa una ventina di persone nel progetto TCR e si lavora a pieno regime per esaudire le richieste. “Onestamente me lo aspettavo – sottolinea Alessandro Mariani -. Direi che è la logica conseguenza di un lavoro fatto bene, sulla vettura nonostante i tempi ristretti ma anche come assistenza ai clienti. Questo per noi è un aspetto importante, perché Jas è sopravvissuta negli anni proprio grazie ai clienti sportivi. Inoltre, la qualità della macchina è evidente e mi aspetto che quella nuova sia certamente migliore rispetto alla “Step 1”, di cui raccoglie tutte le esperienze. Per il campionato internazionale dipenderà anche molto dai piloti, per i quali noi non abbiamo voce in capitolo, mentre a livello nazionale mi sento più tranquillo. Infatti abbiamo creduto fin da subito nella validità della categoria TCR, che abbiamo sposato investendo nostre risorse, soprattutto in ambito nazionale, così come crediamo nel TCS che grazie ai costi contenuti potrebbe tornare a rappresentare una interessante valvola di sfogo per i piloti e categoria di acceso per i giovani”.
Nelle pagine seguenti un approfondimento tecnico e le prime impressioni in pista. Qui l' on board su circuito Tazio Nuvolari: