Guida autonoma: test per il 5G anche in Italia

Al via l'asta per l'assegnazione delle frequenze 5G, indispensabili per l’attuazione di una guida autonoma e connessa di senso compiuto.
Anche nel Bel Paese è partita la sperimentazione e di conseguenza l’assegnazione delle prime frequenze mobili per la rete 5G, il nuovo standard nettamente più veloce e affidabile che sarà alla base del pieno sviluppo di una guida autonoma completa e di una piena connessione tra auto e infrastrutture (Vehicle to X oppure Car to X). Le smart cities, le auto connesse e condivise e la guida totalmente autonoma non potranno, infatti, esistere finché non entrerà pienamente a regime la tecnologia di connessione dati con standard a 5G, una rete mobile talmente veloce, affidabile e a bassissima latenza da portare la comunicazione e il trasferimento di informazioni tra dispositivi a un livello mai visto prima.
I maggiori player dello scenario delle telecomunicazioni mobili, Telecom, Vodafone, Wind-Tre, Fastweb e Iliad, hanno iniziato a darsi battaglia per accaparrarsi quanto prima il maggior numero di frequenze disponibili così da essere pronti nel momento in cui la nuova tecnologia comincerà a entrare anche nelle automobili. Si perché per poter attuare una guida autonoma di livello 5 su 5 le auto dovranno essere in grado di comunicare tra di loro e con l’infrastrutture che le circondano in modo continuo, rapido ed efficace. Servirà quindi una complessa gestione di un quantitativo di dati sempre maggiore e questa miriade di informazioni dovrà essere inviata e ricevuta nel minor tempo possibile, anzi praticamente in modo istantaneo.
Il miglioramento che la rete 5G sarà in grado di apportare non si quantifica solamente con la velocità pura, che comunque è circa 10 volte superiore all’attuale velocità di scambio della rete 4G, ma più che altro con la bassissima latenza che questo nuovo tipo di rete sarà in grado di offrire. Basti pensare che il tempo di risposta ad una richiesta sulla rete passerà dagli attuali 100 millisecondi fino a soli 3 millesimi di secondo. Una condizione estremamente utile ed essenziale per consentire alle auto di poter dialogare tra di loro e in caso di pericolo improvviso di agire in maniera pressoché imminente. Solo attraverso la rete 5G, infatti, la guida autonoma potrà avere la stessa prontezza di riflessi di un automobilista in carne ed ossa.

Le ultime news video

© RIPRODUZIONE RISERVATA