21 April 2013

Formula 1 Gp Bahrein 2013, vince Vettel

Sebastian Vettel raccoglie un meritato trionfo nel Gp del Bahrain, dopo il discusso podio in Malesia. Accanto a lui Kimi Raikkonen e....

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Sebastian Vettel raccoglie un meritato trionfo nel Gp del Bahrain, dopo il discusso podio in Malesia. Accanto a lui Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, capaci di esaltare in gara tutte le migliori qualità della Lotus, con due sole soste. Quarta la Force India di Paul Di Resta, problemi invece per le due Ferrari con gli inconvenienti al Drs sulla monoposto di Alonso e alle gomme su quella di Massa. Alonso si è dovuto così accontentare dell" ottavo posto, Massa del quindicesimo.

 

Ferrari 

La Scuderia Ferrari ha dunque concluso il Gran Premio del Bahrain conquistando l’ottava posizione con Fernando Alonso ed il quindicesimo posto con Felipe Massa. La corsa di entrambe le monoposto è stata condizionata da episodi che hanno influito pesantemente sul risultato finale. 

 

 
A partire dal settimo giro, Alonso ha accusato problemi al sistema DRS. Dopo due soste ai box in cui i tecnici hanno provato a ripristinare il corretto funzionamento del dispositivo, il pilota spagnolo ha dovuto rinunciare definitivamente al suo utilizzo. 
 
La corsa di Fernando è diventata estremamente faticosa, e l’ottavo posto finale è stato il massimo traguardo possibile. Anche Massa non ha vissuto un pomeriggio fortunato. Il pilota brasiliano ha accusato due forature, ed è stato costretto a fermarsi ai box quattro volte, come nel caso di Alonso, non riuscendo ad entrare nella top-ten. La gara è stata vinta da Sebastian Vettel.

 

Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 57 Winner 2 25
2 7 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 57 +9.1 secs 8 18
3 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 57 +19.5 secs 11 15
4 14 Paul di Resta Force India-Mercedes 57 +21.7 secs 5 12
5 10 Lewis Hamilton Mercedes 57 +35.2 secs 9 10
6 6 Sergio Perez McLaren-Mercedes 57 +35.9 secs 12 8
7 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 57 +37.2 secs 7 6
8 3 Fernando Alonso Ferrari 57 +37.5 secs 3 4
9 9 Nico Rosberg Mercedes 57 +41.1 secs 1 2
10 5 Jenson Button McLaren-Mercedes 57 +46.6 secs 10 1
11 16 Pastor Maldonado Williams-Renault 57 +66.4 secs 17
12 11 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari 57 +72.9 secs 14
13 15 Adrian Sutil Force India-Mercedes 57 +76.7 secs 6
14 17 Valtteri Bottas Williams-Renault 57 +81.5 secs 15
15 4 Felipe Massa Ferrari 57 +86.3 secs 4
16 19 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 56 +1 Lap 13
17 20 Charles Pic Caterham-Renault 56 +1 Lap 18
 

La gara

Per gli appassionati , il Gran Premio del Bahrain è stata un'altra gara entusiasmante, ancora una volta in parte grazie alle differenti strategie adottate sul fronte pneumatici. Tre fermate ai box sembravano essere la scelta più ovvia, ma alcune squadre che avevano constatato nei primi due giorni del weekend bahreinita un degrado e un’usura inferiore sulle proprie monoposto erano pronte a scommettere su due soli pit-stop. Al via Vettel attaccava il pole man Rosberg al volante della Mercedes, permettendo così a Fernando di infilarsi in seconda posizione. Ma il tedesco si riprendeva la posizione dopo poche curve e, dopo un paio di giri, attaccava Rosberg e andava in testa alla gara.

 

In quarta posizione, sul lato sporco della pista, al via Massa cedeva una posizione a Di Resta, mentre al terzo giro Fernando superava la Mercedes. Ma al settimo passaggio il pilota spagnolo era costretto a rientrare ai box poiché l’alettone mobile era rimasto bloccato in posizione aperta (garantendo quindi minore carico aerodinamico). Fernando era poi obbligato a un’ulteriore passaggio in pit-lane perché il DRS ancora non funzionava. Da quel momento, però, il ferrarista sarà costretto a completare la gara senza utilizzare l’ala mobile: al nono giro il pilota spagnolo era così scivolato in 19esima posizione.

 

Partito con pneumatici Hard, Felipe effettuava il suo primo pit-stop alla decima tornata, così come Vettel, Perez, Hamilton e Maldonado. Il pilota brasiliano, però, al 17esimo passaggio rientrerà nuovamente in pit-lane per un problema al pneumatico posteriore destro. Il giro 11 vedeva in testa alla gara quei piloti che avevano programmato di fare due sole soste: Di Resta, Raikkonen, Hulkenberg e Bottas, con Felipe nono e Fernando quattordicesimo, rispettivamente a nove e 33 secondi di distacco dal leader. Dopo aver recuperato fino alla settima posizione, il pilota spagnolo effettuava il suo terzo pit-stop al giro 24, con Felipe che lo imitava quattro giri dopo. Tutti gli sforzi compiuti dal pilota brasiliano per entrare in zona punti, però, svanivano nel nulla al 36esimo passaggio, quando Felipe accusava quella che sembrava essere una foratura. La gara riservava intesi duelli, con i compagni di squadra McLaren Button e Perez che non mostravano alcuna remora battagliando ruota a ruota per molti giri, in una sfida che vedeva coinvolto anche Rosberg. Diverse le occasioni in cui quattro o cinque monoposto si sono trovate a battagliare, e in alcune di queste è stato protagonista anche Fernando.

 

 

Ma il pilota spagnolo doveva scontare l’assenza del DRS, il che faceva sì che non potesse lottare ad armi pari quando si ritrovava in battaglia con Hamilton e Perez per l’ottava posizione, con il trio che successivamente diventava un quartetto con l’arrivo di Button. Fernando aveva la meglio sul pilota inglese della McLaren al 46esimo passaggio, e si metteva alla caccia di Perez: il pilota spagnolo e il messicano duellavano ruota a ruota, con il ferrarista che conquistava la posizione a danno della McLaren. Con un paio di giri al termine, Fernando aveva quindi Webber davanti a sé, ma Perez ritornava minaccioso e “spingeva” la Ferrari nella polvere e fuori pista: Fernando cercava immediatamente di ripassare la McLaren, senza però riuscirci.

 

 

Una vittoria relativamente comoda quella colta da Sebastian Vettel alla bandiera a scacchi, con tutte le emozioni di una gara intensa andate in scena alle sue spalle. In seconda posizione, Kimi Raikkonen è stato il pilota ad avere la meglio tra coloro che hanno optato per due cambi gomme, con il suo compagno di squadra in Lotus Romain Grosjean fermatosi tre volte in corsia box per conquistare il terzo posto. La strategia a due pit-stop scelta da Di Resta si stava rivelando quella giusta per salire sul podio, ma il calo prestazionale degli pneumatici della sua Force India nel finale lo portavano al quarto posto davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Sergio Perez aveva invece la meglio su Mark Webber nelle battute conclusive, con i due piloti che tagliavano così il traguardo rispettivamente in sesta e settima posizione davanti a Fernando. Nel frattempo Felipe concludeva al quindicesimo posto una giornata molto difficile.

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