01 January 2016

Ford Mondeo Wagon 2.0 TDCI, cambio di passo

Non è più conveniente come un tempo, ma la nuova wagon Ford è maturata molto, con una serie di contenuti da vettura di classe superiore e un confort esemplare. Pesa parecchio (1.758,5 kg effettivi), ma convince ugualmente nella guida....(listino pdf)

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Quel musetto da Aston Martin potrà sembrare forse un po’ troppo pretenzioso, ma di carte da giocare la nuova Mondeo ne ha davvero tante. Appaga l’occhio con un look più moderno e tagliente, ma anche sottopelle mostra una serie di contenuti tali da farne sicuramente una valida alternativa alle migliori concorrenti, che però, soprattutto nel caso della VW Passat, nel frattempo non hanno certo dormito sugli allori. Sicurezza innanzitutto, ma sommata a una dotazione multimediale di tutto rispetto, a una meccanica moderna e raffinata e a una maggiore cura costruttiva rispetto al passato, anche se è un vero peccato, in un insieme così riuscito, riscontrare alcuni materiali plastici ancora un po’ troppo rigidi al tatto.

 

 

 

 

INTERNI
Se l’estetica suscita consensi pressoché unanimi, l’abitacolo dà adito a qualche perplessità in più, soprattutto di primo acchito a causa di alcuni materiali plastici dall’aspetto un po’ economico per una vettura che, nel caso dell’esemplare in prova, raggiunge la ragguardevole somma di 45.000 euro. Poi si scende nel dettaglio e si notano alcune raffinatezze, come, per esempio, lo scenografico quadro strumenti digitale che integra un generoso display per visualizzare una moltitudine di dati. Certo, gestirlo attraverso i comandi al volante è tutt’altro che intuitivo, ma c’è da dire che, dopo un periodo iniziale di disorientamento, tutto diviene più facile, soprattutto perché ormai smartphone e tablet sono divenuti per molte persone oggetti di uso comune. Casomai è la gestione dell’impianto di climatizzatore a creare qualche disagio in più, sia per il fatto che i comandi sono posizionati in basso sulla consolle, sia per le loro dimensioni ridotte e perché, in genere, regolazione di temperatura e portata d’aria sono demandate a manopole, mentre, nel caso della Mondeo, l’unica manopola è quella per la regolazione del volume dell’impianto audio.

 



Facile invece raggiungere immediatamente la posizione di guida più adatta alle proprie esigenze grazie alla regolazioni elettriche (optional) di piantone dello sterzo e sedile, con quest’ultimo dalla conformazione piuttosto avvolgente ma con la seduta e lo schienale piuttosto stretti. Gradevole da impugnare poi anche il volante a tre razze, dalla corona abbastanza sottile ma rivestito in morbida pelle, mentre alla classica leva centrale del cambio si sommano le palette replicate dietro le razze del volante, abbastanza piccole ma non si tratta di un grosso limite per una vettura che presumibilmente verrà utilizzata nella maggior parte dei casi in automatico.

Se davanti la disponibilità di spazio è nella norma, dietro colpisce l’abbondanza di centimetri riservati alla zona delle gambe, con l’unico appunto, peraltro comune a gran parte delle vetture in commercio, della sistemazione dell’occupante centrale del divano, che sconta l’ingombro del tunnel, oltre alla sporgenza del mobiletto che accoglie le bocchette dell’impianto di climatizzazione. Pur non raggiungendo i livelli della nuova VW Passat Variant, anche il vano bagagli promette bene, con una capacità dichiarata variabile da 525 a 1.630 litri, una forma regolare che ne facilita lo stivaggio, oltre alla possibilità di richiedere il portellone ad azionamento elettrico, nel caso specifico incluso nel pacchetto Titanium.

TECNICA

Cambia completamente la Mondeo, soprattutto per la nuova scocca denominata C/D, contraddistinta, oltre che dalla rigidità torsionale incrementata del 10% rispetto al modello precedente, per l’utilizzo di materiali più resistenti ma anche più leggeri, come, per esempio, l’acciaio idroformato per i montanti A e B e il magnesio per il portellone. Debuttano nuove sospensioni a bracci multipli al retrotreno, conformate in modo tale da potersi spostare leggermente anche in senso orizzontale per amplificare il confort in presenza di strade molto sconnesse. La dotazione a richiesta della Wagon può essere completata poi anche dalle sospensioni posteriori autolivellanti (750 euro), mentre il servosterzo elettrico di serie, non solo contribuisce a migliorare l’efficienza complessiva, ma permette di modificarne la taratura in funzione dello stile di guida adottato.

SICUREZZA
Oltre che da dettagli come i pannelli porta in acciaio al boro martensitico per una migliore protezione laterale, la sicurezza della nuova Mondeo è amplificata da numerosi altri dettagli, tra cui il cofano disegnato per assorbire ancora meglio l’energia in caso d’urto e la barra sottoscocca di collegamento tra archi passaruota e telaio dalla rigidità torsionale maggiore del 25% rispetto a quella assicurata da una soluzione con design tradizionale. Ma ci sono anche le cinture di sicurezza posteriori con air bag integrati, che in caso di incidente si gonfiano in soli 40 millisecondi e si fregiano di una superficie di 5 volte superiore rispetto a quella delle cinture tradizionali a vantaggio della protezione dei passeggeri.

Di rilievo anche la presenza del sistema di frenata automatica con assistenza pre collisione, che rallenta automaticamente la vettura per evitare l’urto, anche in caso di possibile collisione con un pedone. Tra gli optional spiccano poi il cruise control adattivo e la frenata automatica in città, attiva fino a 40 km/h, oltre al sistema di mantenimento automatico della corsia di marcia e il riconoscimento dei segnali stradali, che visualizza sul display di fronte al guidatore i limiti di velocità e i divieti di sorpasso riportati nei cartelli stradali a bordo strada. Trascurabili invece le innovazioni del motore 2.0 TDCi, dotato di testata modificata, oltre che di nuovi iniettori e disponibile in 2 step di potenza: 150 oppure 180 Cv. E’ in arrivo comunque anche una versione del 4 cilindri 2 litri a gasolio che, grazie alla sovralimentazione affidata a 2 turbocompressori sequenziali, eroga una potenza massima di 204 Cv e una coppia di 450 Nm a 2.000 giri.

SU STRADA

Uno dei principali punti di forza della Mondeo è da sempre il comportamento stradale, e anche la nuova nata conferma qualità dinamiche di tutto rispetto. E’ una di quelle vetture con cui si instaura un feeling immediato, che fa sentire immediatamente a proprio agio anche chi la guida per la prima volta, ma soprattutto contraddistinta da reazioni equilibrate e prevedibili in tutte le condizioni di guida. Certo, forzando il ritmo emergono gli inevitabili limiti di una vettura che in ordine di marcia pesa più di 1.700 kg, ma per amplificare il sottosterzo in percorrenza di curva e riscontrare risposte ritardate nei continui cambi di direzione bisogna snaturare l’indole di una vettura che nasce prima di tutto in nome del confort e della sicurezza.


Da questo punto di vista la nuova nata si colloca ai vertici della classe, sia per quanto riguarda la capacità di assorbimento delle sospensioni sullo sconnesso, più che accettabile anche in presenza delle ruote da 18 pollici montate sull’esemplare in prova, sia come isolamento acustico dell’abitacolo. Un aspetto molto curato quest’ultimo, che può essere riassunto nei 67,3 decibel di rumorosità rilevati a 130 km/h, un valore pressoché identico a quello fatto registrare dalla nuova VW Passat Variant 2.0 TDI, una delle vetture più confortevoli della classe. Solo a freddo il 4 cilindri a gasolio alza un po’ i toni, ma subito dopo diventa più fluido, mostrando al contempo una generosità di coppia tale da rendere molto redditizio e piacevole viaggiare con l’ago del contagiri che oscilla tra i 2.000 e i 3.500. In questi frangenti la spinta non difetta certo, così come le prestazioni in accelerazione e ripresa non deludono affatto, sia per le già anticipate qualità del motore, sia per merito del cambio a doppia frizione molto incline alla scalata.

 

 

Una trasmissione che si apprezza soprattutto per la fluidità che manifesta nei cambi marcia e per la capacità con cui il sistema di gestione interpreta le esigenze di guida, rivelandosi però meno convincente in manuale, dove mostra reazioni piuttosto ritardate rispetto agli input del guidatore. E’ vero che l’utente tipo di una station wagon di questa classe la userà nella maggior parte dei casi il cambio in manuale solo per sfruttare il freno motore in discesa, ma è altrettanto innegabile che alcune concorrenti dispongono di una trasmissione altrettanto confortevole in automatico ma più convincente in manuale. Per contro, sul fronte della sicurezza, la station wagon Ford non teme le rivali più accreditate, mostrando reazioni misurate del retrotreno anche nelle manovre di emergenza e spazi di frenata brevi, oltre a una più che soddisfacente resistenza alla fatica dell’impianto nelle condizioni più gravose. Luci e ombre invece per quanto riguarda i consumi: molto bassi ad andatura stabilizzata, come conferma la percorrenza autostradale vicina ai 15 km/litro, mentre in città il peso elevato della vettura non consente di andare molto oltre i 12 km/litro, un valore comunque accettabile anche qualora rapportato ai dati fatti registrare dalle rivali di riferimento.

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