21 January 2015

Fiat Panda Cross 1.3 Mjet, la nostra prova

Torna la versione specializzata della Panda 4x4, ancora più efficace sui fondi a bassa aderenza. Contenuti tecnici di prim’ordine e motori potenziati giustificano solo in parte il prezzo, piuttosto elevato nonostante l’ottima dotazione. Brillante ma rumoroso il Multijet da 80 Cv....

INTRO

L’allestimento Cross, in casa Fiat, assume da tempo un significato preciso. Prima di tutto riguarda versioni 4x4, adatte quindi ad affrontare percorsi anche a bassa aderenza. Poi comprende un assetto rialzato con protezioni specifiche, in modo da resistere senza danni alle situazioni più critiche. Infi ne dispone di ausili tecnici ed elettronici per facilitare la mobilità anche su fondi a scarsa aderenza.

Per il resto sono confermate le caratteristiche che, di generazione in generazione, hanno fatto della Panda 4x4 un vero punto di riferimento tra le piccole tutto terreno. Le dimensioni compatte, il peso contenuto, il motore generoso e i costi di utilizzo ragionevoli sono tutti fattori di successo e argomenti di vendita “forti” che consentono di proporre la versione 1.3 Multijet, con propulsore portato a 80 Cv, a oltre 20.000 euro pur con un allestimento completo.

Difficile però trovare concorrenti altrettanto efficaci, pratiche e dotate. La Dacia Duster ha listini simili ma è meno raffinata e curata, la Suzuki Jimny costa meno ma è molto più spartana e limitata nell’utilizzo, la Swift è invece diversa come impostazione e tipologia di utilizzo. Così la Panda 4x4 è quasi un modello unico nel panorama automobilistico europeo, e questo probabilmente sta alla base di un successo continuo che dura ormai da quasi trenta anni. E continua ancora oggi grazie a una carrozzeria più ampia, dotazioni più ricche e una migliore cura costruttiva.

 

ASSETTO RIALZATO
Dal punto di vista estetico cambia moltissimo rispetto alle Panda “cittadine”, ma molto anche in confronto alle 4x4 standard, tanto che affiancandole danno l’impressione di essere quasi completamente differenti. Sicuramente fa tanto l’assetto rialzato di 5 cm, ma anche la vistosa personalizzazione permette di identificarla rapidamente. Il muso è dominato dal grande elemento in resina antiurto che alloggia la doppia fanaleria e la mascherina con lo stemma Fiat al centro. In basso, il pannello metallico di protezione del sottoscocca ospita le luci diurne e due vistosi ganci fissi di traino, colorati in tinta rosso brillante. Di lato si notano, oltre all’assetto rialzato, la protezione sulle porte con il logo Cross e la sezione inferiore della carrozzeria colorata in nero. Coda simile alle versioni standard, con gruppi ottici contornati di nero e protezione inferiore metallica analoga a quella presente davanti.

INTERNI

Rispetto alle versioni standard cambiano i sedili, più profilati e dal rivestimento più sportivo in tessuto ed ecopelle, e alcuni comandi specifici per la trazione integrale. La posizione di guida è comoda, e offre buono spazio e molteplici possibilità di regolazione. Si sta seduti in alto e vicini al volante, in una posizione ottima per l’off-road ma comoda anche in città grazie alla perfetta visibilità su tutti i lati. Peccato che il rivestimento superiore della plancia, in plastica goffrata, si rifletta sul parabrezza disturbando un po’ la guida, specialmente in presenza di luce molto intensa. I comandi di uso più frequente sono tutti a portata di mano, mentre i secondari sono localizzati alla base dell’autoradio, con tasti un po’ piccoli, o sul tunnel centrale.

Comoda l’accessibilità di radio e climatizzatore automatico, ma non convince del tutto la logica di funzionamento che attiva la funzione Auto solo accendendo l’aria condizionata. Lo spazio è più che sufficiente per quattro passeggeri, che trovano anche una buona capacità del bagagliaio arricchito, in questa versione, da un utile “vasca” inferiore per depositare oggetti in ordine e al riparo da sguardi indiscreti. Finiture e dotazione si collocano ai vertici del segmento, con materiali robusti e ben realizzati. Sono di serie, tra le altre cose, il climatizzatore automatico, la radio con sistema Blue&Me e comandi al volante, gli specchi esterni elettrici e riscaldabili, i cerchi in lega bruniti da 15”. Stupisce però che air bag laterali e sedile sdoppiato si debbano pagare a parte.

 

 

TECNICA

Il motore è il Multijet di seconda generazione con turbina fissa, potenza portata a 80 Cv e coppia di 190 Nm a partire da 1.500 giri. La trazione integrale permanente impiega un giunto idraulico a frizioni multiple controllato elettronicamente per la ripartizione della coppia tra i due assali in modo istantaneo e continuo. In condizioni standard la coppia va al 98% davanti mentre, quando varia l’aderenza, il controllo elettronico può arrivare a spostarla fino al 100% dietro in modo continuo e con tempo massimo di trasferimento pari a un decimo di secondo. Selezionando la modalità Off-Road la trazione diventa integrale permanente fino a 50 km/h con coppia ripartita equamente tra anteriore e posteriore e blocco elettronico del differenziale posteriore in caso di aderenza nulla di un lato della vettura, in modo da assicurare comunque la marcia.

La funzione HDC di controllo della velocità nelle forti discese è infine un supporto al guidatore nei percorsi più impegnativi e mantiene costante la velocità in discesa al di sotto dei 25 km/h agendo autonomamente sui freni. A livello di assetto, davanti c’è un classico sistema McPherson, mentre dietro una soluzione a ruote interconnesse con ponte torcente. Aumenta l’altezza da terra, che adesso è di 158 mm, per assicurare mobilità da fuoristrada anche grazie all’angolo di attacco di 24°, a quello di uscita di 34° e all’angolo di dosso di 21°. Grazie alla leggerezza e alla validità dei motori, la pendenza massima superabile è del 70%, con inclinazione laterale massima del 55%.

Buona la capacità di guado grazie anche alla presa di aspirazione dell’aria posta a oltre 70 cm da terra. Abbastanza completa la dotazione di sicurezza, anche se gli air bag laterali vanno pagati a parte. A richiesta anche il City Brake Control, attivo da 5 a 30 km/h e in grado di evitare la collisione con i veicoli che precedono nella marcia cittadina o minimizzarne le conseguenze.

 

La Panda Cross in due brevi filmati duranti test al banco:

 

 

 

CONDIZIONI DEL TEST
Temperatura 21,9° C
Pressione 974 hpa
Umidità 73,7%
Pneumatici Good Year Vector 4Season M+S
185/65 R 15 88 H
 
POTENZA MASSIMA
al motore (Cv 80): Cv 80,4 a 3.930 giri/min
alle ruote in IV: Cv 50,4 a 3.700 giri/min
 
COPPIA MASSIMA
Nm (Nm 190): 193,3 a 2.190 giri/min
 
In allegato in alto la scheda tecnica.
 
 

 

LISTINO E VIDEO

In allegato in alto il listino, qui altri video della Panda Cross: 

 

 

 

 

 

 

SU STRADA

All’avviamento il rumore del motore è molto evidente in abitacolo, con qualche vibrazione trasmessa anche sul volante. Poi tende a diminuire, pur se al minimo e in accelerazione la voce è sempre ben presente. Si tratta di un motore disponibile soprattutto in basso visto che salendo di giri la spinta tende a stemperarsi abbastanza in fretta. Il cambio, a soli cinque rapporti, presenta una scalatura abbastanza corta e obbliga spesso a cambiare marcia soprattutto nel traffico normale. Un gruppo a sei marce sarebbe stato senz’altro più gradito, anche per i benefici in termini di confort acustico e consumi che avrebbe consentito.

La posizione delle marce e la manovrabilità sono apprezzabili, mentre la frizione è sempre leggera e progressiva. Freni efficaci, sia come modulabilità del comando, sia per quanto riguarda gli spazi di arresto. Lo sterzo presenta una risposta molto differente in funzione dell’attivazione o meno della modalità City. In configurazione standard è preciso e dotato di buona sensibilità, mentre con la funzione City si alleggerisce notevolmente, assumendo caratteristiche utili in manovra ma anche in fuoristrada, dove un comando leggero e poco reattivo agevola la marcia a bassa velocità sui terreni più sconnessi.

Su strada normale emerge invece l’assetto, con tenuta di strada davvero impeccabile favorita anche dalla trazione integrale e stabilità efficace con un assetto difficile da scomporre nonostante la gommatura specifica e il baricentro molto più alto rispetto alle altre versioni. Le prestazioni assolute sono adeguate al tipo di veicolo e al suo utilizzo, tenendo conto però  che per disporre di una buona ripresa è sempre necessario ricorrere al cambio. Un' ultima nota, positiva,  riguarda i consumi con 16,6 km/l rilevati in città un risultato eccellente considerando trazione integrale, gommatura specifica e rapporti corti. Malgrado l'autostrada non sia ovviamente il suo terreno ideale, abbiamo ottenuto anche in questo caso , buone percorrenze (13,5 km/l) Con sei marce farebbe ovvaimente ancora meglio.

 

 

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