Al lancio in Italia la gamma motorizzazioni prevede il benzina 1.4 Fire da 95 CV e il turbodiesel 1.6 Multijet II da 120 CV, entrambi abbinati a un cambio manuale a sei marce.
1.4 16v Fire da 95 CV
Robusto e affidabile, il 1.4 16v della famiglia Fire è la motorizzazione d'accesso a benzina della nuova Fiat Tipo. Eroga una potenza di 95 cavalli a 6.000 giri/min e raggiunge una coppia massima di 127 Nm a 4.500 giri/min. Il motore, abbinato a un cambio manuale a sei marce, prevede una configurazione a 4 cilindri in linea con distribuzione a doppio albero a camme in testa che comandano direttamente le valvole.
Grazie al sistema di aspirazione con fluidodinamica ottimizzata, il propulsore è caratterizzato da un rendimento volumetrico particolarmente elevato in tutto il suo arco di funzionamento, che si traduce in prestazioni brillanti e, al tempo stesso, consumi parsimoniosi. Così equipaggiata la nuova Fiat Tipo raggiunge una velocità massima di 185 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 11,5 secondi.
1.6 Multijet II da 120 CV
La nuova Fiat Tipo propone anche la motorizzazione turbodiesel da 1,6 litri, dotata di tecnologia MultiJet di seconda generazione che assicura una notevole autonomia e bassi costi di gestione. Abbinato al cambio manuale a sei marce, 1.6 Multijet II eroga una potenza di 120 CV a 3.750 giri/min che consente a Fiat Tipo di raggiungere una velocità massima di 199 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi.
Inoltre, l'adozione di un turbocompressore a geometria variabile permette al propulsore di esprimere una coppia elevata ai bassi regimi (320 Nm a 1.750 giri/min) offrendo così una buona elasticità di marcia. Il tutto nel rispetto dell'ambiente - è omologato Euro6 - e con la massima attenzione all'efficienza in termini di consumi ed emissioni: sul ciclo combinato di omologazione, la Tipo 1.6 MultiJet II da 120 CV fa registrare 4,2 litri/100 km di carburante e 110 g/km di emissioni di CO2 .
Caratteristica del turbodiesel è il sistema d'iniezione Multijet II - Common Rail di terza generazione - che rappresenta la soluzione tecnologicamente più evoluta al fine di controllare le elevate pressioni di iniezione, svincolandosi dal regime di rotazione motore e dalle quantità di combustibile iniettate. Di fatto, la gestione del motore è in grado di introdurre piccole quantità di combustibile (iniezioni Pilota) per ottimizzare rumorosità ed emissioni e di gestire con l'iniezione principale la quantità di combustibile iniettata necessaria a fornire la prestazione richiesta dal conducente, garantendo un funzionamento particolarmente "morbido" del motore in tutte le situazioni.