Purtroppo i problemi in accelerazione sono ancora più grossi e così non si riesce ad andare sotto i 6,5 secondi nello 0-100, prodezza certo alla portata di questa vettura se soltanto fosse stata messa in condizione di scaricare a terra il suo vigore; rimane, e questo è uno dei suoi maggiori pregi, l’assoluta piacevolezza di guida nei rapporti intermedi, con sorpassi fulminei senza necessità di scalare marcia. Il tutto, accompagnato dal sound coinvolgente del motore, dalla stabilità a tutta prova, dal buon confort anche sulle lunghe distanze e dai consumi contenuti in rapporto alle prestazioni.
L’impianto frenante in questa occasione riceve attenzioni particolari: sulla Turbo 20V sono montati dischi di diametro maggiorato e pinze in alluminio con quattro pistoncini, tutto Brembo, che riportano le aumentate prestazioni sotto controllo. Pochi ma importanti i ritocchi all’interno, che vede il mobiletto centrale e i pannelli porta ridisegnati e l’adozione del climatizzatore automatico di serie sulle due litri; l’unico intervento esterno, a parte i cerchi da 16” di nuovo e più banale design, è invece il restyling della calandra che passa da un disegno a griglia a uno a listelli orizzontali.
Nel 1999, grazie all’adozione del V.I.S. (fasatura variabile lato aspirazione), il motore aspirato arriva a sviluppare 154 CV e dà vita a una versione poco venduta ma molto equilibrata che, in allestimento Plus, diventa forse la migliore in assoluto se non si è guidatori assatanati.Per questi, che hanno sempre rappresentato una percentuale rilevante della clientela, la Fiat offre contemporaneamente una prima versione speciale, denominata 20V Turbo Limited Edition (di cui parliamo più diffusamente a parte), che presenta la novità del cambio a sei rapporti.
Se esiste un motore al mondo che poco necessita di questa soluzione è proprio questo elastico e inesauribile cinque cilindri sovralimentato ma, insomma, al marketing occorre pagare sempre uno scotto: quindi ecco questo sesto rapporto, aggiunto sic et simpliciter agli altri cinque, per poi accorciare il rapporto al ponte: ci sembra una soluzione alquanto cervellotica e superflua. Da ora in avanti comunque sarà presente anche sulle serie speciali che seguiranno, per accompagnare la Coupé fino al 2000, quando è tolta di produzione dopo 72.762 esemplari costruiti. Il vuoto che lascia è lancinante e non ancora colmato. Il modello quindi, dopo brevissima parentesi a rischio rottamazione, sta rapidamente diventando di interesse collezionistico.