11 July 2014

Ferrari California T, prime impressioni e 150 immagini

Debutta il motore sovralimentato: eroga solo 10 Cv in meno del 4,5 litri aspirato della 458 Italia ma, rispetto agli altri turbo, non ha ritardo di risposta e spinge fino a 7.500 giri. Crescono le emozioni di guida, ma senza snaturare l’indole di una vettura sempre molto fruibile ....

Ferrari california t, prime impressioni e 150 immagini

Bene o male tutti i costruttori di supercar stanno ricorrendo al turbo, ma il V8 Ferrari fa la differenza: spinge forte ai medi come gli altri, ma senza ritardo di risposta e con un allungo che non si stempera fino a 7.500 giri.  Poi “suona” come ci si aspetta da un motore Ferrari, con toni abbastanza sommessi quando si seleziona il programma Comfort tramite il manettino sulla razza destra del volante, per poi divenire più presente in Sport. Insomma, al volante della nuova California T non si rimpiange affatto il precedente V8 aspirato, anzi, ora c’è più spinta ai medi regimi e, man mano che si sale di marcia, la progressione non si affievolisce affatto grazie alla gestione del motore che aumenta la coppia disponibile all’inserimento delle marce più lunghe. Stando ai tecnici Ferrari, anche il cambio è diventato un po’ più rapido, anche se già il precedente F1 era eccellente, sia come velocità di esecuzione, sia nell’interpretazione delle esigenze del guidatore. Forse ora la cambiata è ancora più “cattiva”, ma di assolutamente certo ci sono gli scoppiettii allo scarico che si avvertono dopo aver spostato il manettino in Sport. Non c’è un minimo ritardo tra l’azione sul paddle e la cambiata, raggiungere i 200 km/h da fermo, numeri da non sottovalutare per una Gt con un occhio di riguardo anche verso il confort.  
 
 
 
MENO ROLLIO
Lo si capisce subito sullo sconnesso: la risposta delle sospensioni è meno secca che in passato, sembra tutto più ovattato, tanto che il paragone con le coupé più orientate verso il confort di marcia è tutt’altro che azzardato. Però alla prima curva si scopre una California meno incline al rollio in percorrenza di curva, anche forzando il ritmo l’assetto non si scompone, non è certo piatta come una 458 Italia, ma la nuova nata soddisfa anche chi ama la guida più spigliata. Aiuta anche lo sterzo più diretto quindi molto più pronto nella risposta, pur se il servocomando è fin troppo invadente, nel senso che un volante così leggero da azionare richiede un po’ di abitudine, soprattutto in velocità, perché la sua morbidezza impone manovre tanto delicate quanto misurate.    
 
 
ELETTRONICA EVOLUTA
In compenso l’elettronica è ancora più sofisticata: anche in Sport la California è molto sicura, il “taglio” del controllo di trazione in uscita di curva non si sente nonostante l’elevatissima coppia del motore biturbo, ma questo senza limitare troppo il guidatore, al quale qualche piccola divagazione della coda viene concessa. Poi c’è il plus del differenziale autobloccante meccanico, che consente di scaricare senza problemi tutta la potenza anche disattivando del tutto gli ausili elettronici, una condizione comunque a cui raramente l’utente tipo della California ricorrerà. Dalle statistiche si evince infatti che la scoperta del Cavallino viene usata il 30% in più rispetto alle altre Ferrari e che l’impiego quotidiano della vettura è cresciuto addirittura del 50% rispetto al passato. Ecco perché si è voluto rendere ancora più potente e prestazionale la California, ma senza esasperazioni, proprio per non snaturare l’indole di una vettura molto apprezzata per la sua fruibilità. Che non deriva solo dal mix tra facilità di guida e capacità di emozionare, ma anche dal vano bagagli ampio e dai sedili posteriori che all’occorrenza possono accogliere bambini o anche adulti in caso di emergenza.
 
 
COMANDI INTUITIVI
I comandi erano già intuitivi in passato, ma ora il sistema multimediale è diventato più facile da gestire: non ha certo una grafica dell’ultimissima generazione, gli mancano alcune funzioni secondarie che alcune rivali sfoggiano con un certo orgoglio, ma si gestisce con estrema facilità, senza dover sfogliare pagine e pagine del libretto di uso e manutenzione magari consultabile anche in forma digitale sulle rivali più informatizzate. Nell’ottica della fruibilità stonano forse gli indicatori di direzione integrati nelle razze del volante, ma se questa scelta da un lato complica un po’ le cose per una pura e semplice questione di abitudine, dall’altro ha consentito di realizzare paddles del cambio più grossi per renderli più facili da raggiungere. E quando si parla di Ferrari la guida viene prima di tutto, anche nel caso di una vettura che, oltre a elargire emozioni a piene mani, soddisfa anche nel quotidiano. Non sarà certo un aspetto determinante per una vettura da 190.000 euro, ma i consumi del nuovo motore sono stati ridotti del 15%.     
 
 
Ferrari California T Gallery I
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Ferrari California T Gallery II
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Ferrari California T Gallery III
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