Il successivo passaggio al pedale del gas provoca reazioni che dipendono molto dal settaggio del Manettino al volante: in Sport i tagli di potenza sono molto evidenti per assicurare la massima sicurezza, mentre in Race la coda è più libera, consente un minimo di perdita di aderenza del posteriore che massimizza la velocità di percorrenza in curva, ma è la progressività con cui la coppia viene dosata a tracciare la differenza con gran parte dei sistemi di controllo di trazione montati su altre supercar. A ruote dritte può capitare qualche pattinamento degli enormi pneumatici da 305 mm sotto la spinta brutale degli oltre 700 Nm di coppia, ma senza che l’assetto si scomponga e soprattutto senza generare apprensione a chi occupa il posto di guida. Quello che la 488 richiede è invece tanto buon senso, perché su strada si raggiungono in pochi istanti velocità proibitive senza quasi neanche rendersene conto, quindi bisogna sempre avere l’esatta percezione della situazione, anche se la potenza dell’impianto frenante è a dir poco sbalorditiva.
Non solo perché l’impianto frenante è lo stesso della La Ferrari, ma anche per una modulabilità del pedale a bassa andatura difficile da replicare da parte di altre vetture equipaggiate con impianti di tale potenza. La cura riservata all’aerodinamica ha consentito di incrementare sensibilmente il carico verticale in velocità a vantaggio della stabilità senza eccessive ripercussioni sulla resistenza all’avanzamento e senza ricorrere ad appendici aerodinamiche che avrebbero appesantito il design. Ma anche di realizzare una vettura con la quale si può viaggiare nel massimo confort a tetto aperto anche alle velocità più alte. Un prezioso aiuto viene anche dal frangivento trasparente ad azionamento elettrico che si può regolare su due diversi livelli, ma altre peculiarità del tetto ripiegabile della 488, brevettato come del resto quello della precedente 458, sono rappresentate dal peso inferiore del 25% rispetto a una soluzione tradizionale con capote in tela, dal tempo di apertura e chiusura di soli 14 secondi e, opzione non prevista sulla 458, dalla possibilità di azionare il sistema anche in movimento, a patto di non superare i 45 km/h di velocità.
Con il lancio della Spider debuttano anche il sistema Car Play Sport, che consente di collegare il proprio iPhone via cavo e visualizzarne i principali contenuti nel display a destra del contagiri, oltre al nuovo colore Blu Corsa e al Passenger Display, che visualizza nella parte destra della plancia, di fronte al passeggero appunto, alcune informazioni come la velocità istantanea, il contagiri, la velocità massima raggiunta oppure il chilometraggio percorso. Il prezzo base della 488 Spider è fissato in 235.700 euro, le prime consegne sono previste già entro fine anno e l'aumento del listino rispetto alla precedente 458 Spider è del 2,3%, motivato in parte da una serie di dotazioni di serie aggiuntive, oltre che naturalmente dal plus in termini di contenuti tecnici. Come da tradizione della Casa di Maranello, la lista degli optional per personalizzare la vettura è molto completa, ma anche i tempi di attesa restano sempre sopra le righe: ordinando oggi una 488 Spider, la consegna non è ipotizzabile prima di un anno.