Fin qui le parole, ma agli appassionati interessano i fatti e mai come quest’anno il Mondiale di F1 appare avvincente con una Ferrari in forma iridata. Cresce pertanto l’attesa per la gara di Monza, che da sempre gioca un ruolo cruciale nel Campionato. E anche quest’anno non sarà da meno, dato che si tratterà della tredicesima prova, l’ultima in terra europea prima del filotto di sette Gran Premi sparsi in tre continenti. In aggiunta, la gara disputata lo scorso fine settimana a Spa ha delineato che, salvo cataclismi, la rincorsa al titolo mondiale Piloti sarà circoscritta a Sebastian Vettel, attuale capoclassifica con 7 punti di vantaggio, e a Lewis Hamilton, sgombrando il campo da altri pretendenti, Bottas su tutti, ormai distanziato di oltre 40 punti. Il duo di testa ha dimostrato di essere il più consistente in gara, anche se Bottas, unitamente al connazionale della Ferrari Raikkonen e alla scoppiettante coppia Red Bull formata da Ricciardo e Verstappen – sempre che alle monoposto di Newey tornino a “spuntare le ali” – potrebbe metterci lo zampino favorendo uno dei pretendenti al titolo. A Monza Vettel si presenta sì con un vantaggio in classifica, ma le caratteristiche del veloce tracciato brianzolo dovrebbero favorire le Stelle d’Argento, perciò salvo colpi di “magia” il tedesco si troverà a giocare in difesa, cercando di limitare i danni per poi lanciarsi nella volata finale che vede le monoposto del Cavallino favorite su altri tracciati. A sparigliare le carte potrebbero pensarci il meteo, che le previsioni segnalano incerto soprattutto nei giorni delle prove, e chissà che la pioggia non riproponga un Sebastian Vettel in formato super come nel 2008, quando vinse il GP d’Italia al volante della Toro Rosso. Mai porre limiti alla provvidenza.