20 May 2013

F1 Gp Montecarlo 2013, vince Rosberg

A Montecarlo trionfa Nico Rosberg, protagonista di una gara praticamente perfetta. Alonso solo settimo, gravi incidenti per Massa....

La gara

Nico Rosberberg ha vinto il GP di Monaco dopo una gara condotta in maniera perfetta riuscendo a rimanere in testa dall'inizio alla fine. Alle sue spalle si sono piazzate le Red Bull di Vettel e Webber. Hamilton quarto, Alonso solo settimo, mentre Raikkonen è decimo e prende solo 1 punto. Un grande Adrian Sutil con la Force India si è piazzato quinto. Doveva essere la corsa anti-sorpassi: ce ne sono stati tanti, e altrettanti brividi. A Monaco non è formula noia, perché tra caos e schianti, bandiere rosse, safety car e partenza bis, il Gp del Principato ha viaggiato sul filo del thrilling: i 78 giri resi interminabili da una sosta durata oltre mezzora per le barriere finite sul tracciato dopo l'ennesimo incidente alla fine hanno premiato Nico Rosberg che al terzo tentativo di fila partendo dalla pole è riuscito a piazzare la sua Mercedes sul gradino più alto del podio.

 

Nel Principato, trent'anni dopo la vittoria di suo papà Keke. Alle sue spalle le solite Red Bull con Sebastian Vettel e Mark Webber. Solo settima la Ferrari di Fernando Alonso, con gara da dimenticare e tre sorpassi incassati nelle vie tortuose del tracciato monegasco. Una giornata davvero no per le Rosse. Perché è vero che nella corsa 2013 di Montecarlo è successo di tutto, e tutto male per la Ferrari. A partire dell'incidente bis con cui l'altro ferrarista Felipe Massa ha riavvolto la triste bobina già vista nelle ultime libere del sabato andandosi a stampare sulle protezioni della curva St.Devote. Un altro botto che ha fatto tremare il muretto della Ferrari, identico a quello che aveva tagliato fuori il brasiliano dalle qualifiche: molto spavento con la macchina ancora distrutta e il pilota subito soccorso in pista con collarino di protezione e poi portato al centro medico per accertamenti. "Massa sta bene" rassicura il team del Cavallino a gara in corso.

 

F1 Gp Montecarlo 2013 Gara Gallery II

La gara...

 

Allo spegnersi del semaforo rosso, Rosberg e Hamilton si portavano in testa alla gara dalla prima fila, con Vettel al volante della Red Bull che subito infastidiva il pilota inglese. Alle loro spalle le posizioni erano quelle della griglia di partenza, con Webber e Raikkonen che precedevano Alonso sesto. Felipe, partito con gomme Prime Soft dal fondo dello schieramento, si era portato in 18esima posizione. La gara diventava la classica parata ad alta velocità tipica di Monaco: al sesto giro, infatti, 5,8 secondi separavano il leader Rosberg dalla F138 di Fernando Alonso in sesta posizione. Mentre i primi cinque erano comunque quasi in fila indiana, il pilota spagnolo stava perdendo leggermente terreno dalla Lotus di Raikkonen. Al nono passaggio Pic era costretto a parcheggiare la sua Caterham all’uscita della Rascasse: le fiamme, infatti, lambivano il posteriore della sua monoposto, mentre un fumo nero si alzava dal cofano motore. Alla decima tornata, la coppia McLaren Button-Perez cominciava ad avvicinarsi a Fernando, mentre intanto Felipe occupava la 16esima posizione.
 
Con le monoposto che lo precedevano che iniziavano ad effettuare i pit-stop, Felipe saliva al 15esimo posto al giro 24, mentre Fernando si trovava a 1,8 secondi dal quinto in classifica Raikkonen. Alla 25esima tornata Webber con la Red Bull era il primo del piloti di testa a effettuare il cambio gomme, promuovendo così Fernando al quinto posto. Più indietro, invece, Di Resta riusciva a portare la sua Force India davanti a Felipe. Pit-stop per Raikkonen al 26esimo giro, così come per Button e Felipe, con Fernando che quindi diventava quarto alle spalle di Rosberg, Hamilton e Vettel. Per il pilota spagnolo il cambio gomme arrivava al 28esimo giro, scivolando così nuovamente in classifica.
 
Al 29esimo passaggio per Felipe Massa terminava il week-end del Gran Premio di Monaco con quello che sembrava essere quasi una fotocopia dell’incidente avuto sabato mattina. Questa volta, però, l’imbatto con le barriere a Sainte Devote era ancora più forte. Una volta sceso dalla monoposto, era evidente che il pilota brasiliano accusasse un po’ di dolore e i dottori sul posto gli applicavano un collarino. Episodio che prima portava all’esposizione delle bandiere gialle, e poi all’entrata in pista della Safety Car, con molte vetture che rientravano quindi in pit-lane. Con i due piloti Mercedes in testa alla corsa che rientravano in corsia box un giro dopo gli altri piloti di testa, la classifica alle spalle della Safety Car alla 33esima tornata vedeva primo Rosberg, seguito da Vettel, Webber, Hamilton, Raikkonen, Fernando sesto, che non era riuscito a trarre vantaggio dell’ingresso della SC, Button, Perez, Sutil e Vergne a completare le prime dieci posizioni.
 
Con la Safety Car che rientrava ai box al 39esimo giro, ovvero a metà gara, la corsa ripartiva: mentre Rosberg in testa si costruiva un piccolo vantaggio sugli inseguitori, alle sue spalle era battaglia ravvicinata, con Fernando in pressione su Raikkonen e Hamilton che quasi aveva la meglio su Webber alla Rascasse.
 
Fernando affrontava il tornantino del Loews leggermente largo, e veniva toccato da Perez. Sulla F138, però, tutto sembrava essere a posto. Ma senza più pit-stop previsti, sarebbe cambiata la classifica? Alla 44esima tornata Perez tentava un’audace manovra di sorpasso sulla Ferrari alla Chicane, con Fernando costretto ad andare oltre il cordolo per evitare una collisione.
 
Al 47esimo giro, un grosso incidente alla curva del Tabaccaio, con Chilton al volante della Marussia mentre difendeva la posizione sulla Williams di Maldonado: nella collisione la monoposto del pilota venezuelano andava contro le barriere, che si “avvolgevano” intorno alla Williams, bloccando così la pista. La Direzione Gara interrompeva subito la corsa con la bandiera rossa, con i piloti che si fermavano quindi sulla griglia di partenza. La gara ripartiva con le monoposto che seguivano la Safety Car per un giro, con Fernando, con gomme Super Soft nuove, che era stato “istruito” per cedere la posizione a Perez dopo che i commissari avevano ritenuto avesse usato il cordolo alla Chicane per mantenere la posizione nell’episodio accaduto pochi giri prima. Con tutti i piloti con gomme nuove, si prospettava una gara sprint di 30 giri fino alla bandiera a scacchi.
 
Alla 52esima tornata, alle spalle di Fernando, Sutil portava la sua Force India davanti alla McLaren di Button al tornantino, mentre il vantaggio di Rosberg su Vettel, secondo, e il resto del gruppo era superiore al secondo. Hamilton, nel frattempo, metteva molta pressione a Webber per l’ultimo gradino del podio. Su Fernando intanto aumentava la pressione di Sutil: al 57esimo giro, il pilota tedesco aveva la meglio sul ferrarista con una manovra molto azzardata al tornantino.
 
L’unica Ferrari rimasta in gara era quindi ottava.Alla 62esima tornata ritornava nuovamente in pista la Safety Car: all’uscita dal Tunnel, infatti, Grosjean speronava con la sua Lotus il posteriore della Toro Rosso di Ricciardo. La gara ripartiva quindi al 67esimo giro. Alla 70esima tornata Perez danneggiava la sua ala anteriore nel tentativo di superare Raikkonen alla Chicane: corsa rovinata per il pilota finlandese, costretto a una sosta ai  box per una foratura, mentre il messicano riusciva a proseguire con la McLaren. Nel frattempo anche Button sorpassava Fernando. Perez, invece, non riusciva più a controllare la sua vettura danneggiata, scivolando in classifica: il ferrarista era quindi settimo, davanti a Vergne, con la Toro Rosso motorizzata Ferrari. Nelle battute finali il pilota francese metteva sotto pressione Alonso, ma il due volte vincitore di Monaco riusciva a tenere a bada il rivale, concludendo al corsa al settimo posto finale. Dietro ai tre piloti a podio, quarta posizione per Hamilton, seguito da Sutil e Button davanti ad Alonso, con le ultime posizioni a punti appannaggio di Vergne, Di Resta e Raikkonen.
 
Nonostante questo periodo del Campionato sia conosciuto come la stagione europea del Mondiale, il Circus della F1 attraverserà l’Oceano Atlantico per una breve trasferta nord-americana per il Gran Premio del Canada che si disputerà tra due settimane.

 

Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 9 Nico Rosberg Mercedes 78 2:17:52.056 1 25
2 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 78 +3.8 secs 3 18
3 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 78 +6.3 secs 4 15
4 10 Lewis Hamilton Mercedes 78 +13.8 secs 2 12
5 15 Adrian Sutil Force India-Mercedes 78 +21.4 secs 8 10
6 5 Jenson Button McLaren-Mercedes 78 +23.1 secs 9 8
7 3 Fernando Alonso Ferrari 78 +26.7 secs 6 6
8 18 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 78 +27.2 secs 10 4
9 14 Paul di Resta Force India-Mercedes 78 +27.6 secs 17 2
10 7 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 78 +36.5 secs 5 1
11 11 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari 78 +42.5 secs 11
12 17 Valtteri Bottas Williams-Renault 78 +42.6 secs 14
13 12 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 78 +43.2 secs 19
14 23 Max Chilton Marussia-Cosworth 78 +49.8 secs 22
15 21 Giedo van der Garde Caterham-Renault 78 +62.5 secs 15
16 6 Sergio Perez McLaren-Mercedes 72 +6 Laps 7
Ret 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 63 Accident damage 13
Ret 19 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 61 Accident 12
Ret 22 Jules Bianchi Marussia-Cosworth 58 +20 Laps 20
Ret 16 Pastor Maldonado Williams-Renault 44 Accident 16
Ret 4 Felipe Massa Ferrari 28 Accident 21
Ret 20 Charles Pic Caterham-Renault 7 +71 Laps 18
 

Alonso: colpa della poca trazione...

“Non possiamo dirci felici di questo fine settimana" ha detto Stefano Domenicali," sia per l’esito della gara di Fernando, sia per i brutti incidenti occorsi a Felipe. Fortunatamente possiamo dire che nonostante il violento impatto sta bene, è già tornato a casa e credo che nel giro di qualche giorno potrà tornare in perfetta forma, pronto per la gara di Montreal. Al di là della sorte è stata una corsa complicata, condizionata da qualche problema di natura tecnica. Adesso è importante capire perché qui non siamo riusciti ad essere competitivi come nelle gare precedenti e cercare di reagire già dal Canada. Gli obiettivi sono sempre di migliorare in qualifica e cercare di ritrovare quel rendimento che abbiamo visto sinora”.

Per Fernando Alonso: “Oggi purtroppo non siamo riusciti a trovare un buon passo come di solito accade la domenica, il fatto di non essere stati competitivi ieri non ci rendeva pessimisti perché finora in gara le cose sono sempre migliorate. Qui non è stato così, forse per colpa della poca trazione, un problema che ci ha afflitto anche in Bahrain. Con questa gara si è concluso un weekend nel complesso difficile, iniziato con una qualifica che ci ha relegato in mezzo a un gruppo di piloti che non avevano nulla da perdere. Se non avessi tagliato la chicane non sarei riuscito ad evitare il contatto con Perez, e lo stesso è successo con Sutil alla Loews. A proposito dell’azione di Sergio non ho molto da dire, il suo atteggiamento ricorda quello che avevo io nel 2008 o nel 2009, perché quando non lotti per il Campionato puoi prenderti più rischi, mentre per me oggi era importante finire la gara e portare a casa più punti possibile. Questo approccio ci ha permesso di riavvicinare Kimi in classifica e anche se ci siamo allontanati un po’ da Vettel sappiamo che prima o poi avremo l’opportunità di recuperare su di lui. L’esito di oggi non ci preoccupa in vista del prossimo appuntamento in Canada, perché bisogna considerare che Monaco fa storia a sé, con un setup diverso e strategie insolite ed è quasi impossibile sorpassare. Sappiamo di avere ancora molto da fare se vogliamo migliorare, ma da qui guardiamo avanti con fiducia”.

Felipe Massa: “Oggi la mia gara è finita al giro ventinove dopo un incidente alla curva St. Devote, come accaduto ieri mattina durante la terza sessione di prove libere. Sono stato accompagnato in ospedale per tutti gli accertamenti del caso e fortunatamente non è stato rilevato niente di anomalo. Ora sto bene , ho solo un pò di dolore al collo ma nulla di grave. Adesso cercherò di riprendermi e di tornare al 100% per la gara di Montreal. Voglio solo lasciarmi alle spalle questo brutto weekend e pensare a fare un bel Campionato”.
 

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