14 October 2013

F1 Gp del Giappone 2013, nono trionfo per Vettel

Il tedesco ha vinto il GP del Giappone grazie alla strategia di due soste rispetto alle 3 del compagno di squadra...

F1 gp del giappone 2013, nono trionfo per vettel

Il pilota della Red Bull, Sebastian Vettel, ha conquistato la sua quarta vittoria in Giappone, la nona per lui quest’anno. Il tedesco ha usato una strategia a due soste che gli ha consentito di avere la meglio sia sul suo compagno di squadra Mark Webber, che si è fermato tre volte, sia sulla Lotus di Romain Grosjean, che ha effettuato due soste. Solito lottatore Fernando Alonso, che ha portato la Ferrari al quarto posto con un grande sorpasso nel finale sulla Sauber di Nico Hulkenberg, tenendo in vita un titolo ormai di fatto già nelle mani di Vettel.

 

Il pilota tedesdco ha un vantaggio di 90 punti sul pilota ferrarista, quando in palio ce ne sono ancora 100 nelle ultime quattro gare. I piloti Ferrari hanno adottato una strategia di due soste, montando gomme Hard in ogni pit-stop effettuato.

LA GARA

 

Allo spegnersi del semaforo rosso, in fondo al gruppo Van de Garde e Bianchi erano protagonisti di un incidente alla prima curva, con Felipe che manteneva la quinta posizione e Fernando che si issava al sesto posto. Ottima la partenza di Grosjean che, dalla quarta posizione, si portava in testa con la Lotus. Alle sue spalle Webber, Vettel e Rosberg davanti a Felipe, con Hamilton scivolato in classifica per un contatto rimediato in uno di quei duelli ruota a ruota che da sempre caratterizzano la prima curva, costringendo poi il pilota della Mercedes a rientrare ai box per una foratura.

In quinta posizione, Felipe accusava un ritardo di 7,8 secondi dal leader della corsa al quinto passaggio, a 1,3 secondi dal quarto Rosberg (Mercedes), con il compagno di squadra Fernando a sei decimi alle sue spalle. Al giro 6, sul rettilineo d’arrivo, il pilota spagnolo iniziava già a cercare una manovra per avere la meglio su Massa. Alla settima tornata le prime soste ai box, con Vergne che entrava in pit lane, imitato nel giro successivo da Button con la McLaren, Bottas al volante della Williams e Sutil con la Force India. Hamilton, invece, si ritirava parcheggiando la sua Mercedes nei garage.
 
Al nono passaggio, Felipe aveva significativamente ridotto lo svantaggio da Rosberg, con Fernando intanto attaccato nel suo retrotreno. Davanti, invece, Grosjean aveva un vantaggio di due secondi su Webber, a sua volta con un margine di 1,9 secondi sul compagno di squadra Vettel. In quarta posizione, Rosberg inseguiva a 7,2 secondi. Pit-stop, per montare gomme Prime, per Hulkenberg (Sauber) e Di Resta (Force India) al giro 10.

Fermata ai box per Webber all’undicesimo passaggio, così come per Felipe e Raikkonen. Visita in pit-lane per il leader della gara al giro 12, imitato da Rosberg che, alla ripartenza dalla sua piazzola, quasi entrava in contatto con la McLaren di Perez. Il pilota Mercedes sconterà poi un drive-through di penalità. Cambio gomme per Fernando al giro 13, con Vettel passato in testa e Ricciardo, quinto e con gomme Hard, unico pilota nella parte alta della classifica a non aver ancora effettuato il pit-stop. La quattordicesima tornata vedeva quindi la sosta in pit-lane per Vettel.

Nel giro successivo la classifica recitava Grosjean, Webber, Vettel, Ricciardo, Rosberg, Hulkenberg, Felipe settimo, seguito dal compagno di squadra, con Gutierrez e Raikkonen a completare le prime dieci posizioni. In questa frazione di gara, uno dei duelli più intensi era quello per la quarta posizione, con Ricciardo, non ancora fermatosi ai box, che cercava di respingere gli attacchi di Hulkenberg, permettendo così a Felipe di avvicinarsi a 8 decimi dal pilota della Sauber, mentre Fernando era invece alle spalle del compagno di squadra di 1,8 secondi. Alla diciannovesima tornata, con Ricciardo più lento a causa di gomme ormai non più fresche, questo quartetto di piloti era ormai a distanza ravvicinata e, nel giro successivo, Fernando superava il pilota brasiliano sul rettilineo d’arrivo, mentre Gutierrez e Raikkonen si univano al trenino formatosi. Sia Hulkenberg che Alonso avevano la meglio sull’australiano della Toro Rosso, che rientrava quindi ai box per un nuovo set di gomme Hard al giro 21. L’ottimo stato di forma delle Sauber mostrato nelle ultime gare trovava una conferma nella lotta ruota a ruota tra Felipe e Gutierrez. Ma nello “scompiglio” generato da una manovra di sorpasso non riuscita sul ferrarista, Raikkonen portava la sua Lotus davanti alla Sauber.

Al giro 22 Fernando era a ridosso di Hulkenberg, mentre dopo tre tornate Webber (secondo) rientrava ai box per un altro set di gomme Hard, cedendo la seconda posizione a Vettel, a 2,5 secondi da Grosjean. Al 28esimo passaggio, Felipe effettuava il suo secondo pit-stop, ritornando in pista in nona posizione. Il giro successivo era la volta di Grosjean visitare la corsia box, promuovendo così Vettel in testa alla gara. Anche Hulkenberg rientrava in pit-lane nello stesso giro, riprendendo poi la corsa in sesta posizione. Fernando, che non aveva invece ancora effettuato la sua seconda sosta, era così quarto.
 
Ma il pilota spagnolo entrava in corsia box al trentesimo passaggio, così come Gutierrez e Perez. Con Raikkonen che cambiava gomme al giro 31, Vettel, che comandava la gara, era l’unico dei piloti di testa a non avere ancora effettuato la seconda sosta ai box. Alle sue spalle, Webber, Grosjean, Hulkenberg, Fernando in quinta posizione, Felipe in sesta, ma al pilota brasiliano veniva inflitto un drive through di penalità per eccesso di velocità in corsia box. Scontata la penalizzazione al giro 35, Felipe riprendeva la gara in undicesima posizione, alle spalle di Gutierrez. Vettel si fermava quindi per il suo second pit-stop alla 37esima tornata, montando un altro set di gomme Prime, ritornando in pista in terza posizione alle spalle di Webber e Grosejan. A 32 secondi dal trio di testa, Hulkenberg quarto, mentre in quinta posizione Fernando vedeva minaccioso negli specchietti la sagoma della Lotus di Raikkonen.

All’inizio del giro 41, Vettel superava Grosjean prima di affrontare la curva 1: le due Red Bull, quindi, erano prima e seconda , ma l’ordine tra i due piloti si invertiva quando Webber doveva effettuare un terzo pit-stop, il che lo faceva scivolare in terza posizione alle spalle di Vettel e Grosjean. Al giro 46, invece, Fernando portava l’attacco a Hulkenberg, conquistando la quarta posizione ai danni del pilota Sauber. Nelle battute finali, entusiasmante la rincorsa di Webber su Grosjean, con i due piloti in duello mentre si facevano strada tra i doppiati, e con l'australiano che superava l’avversario nel penultimo giro. Felipe, rientrato in zona punti nel giro 38, alla 46esima tornata doveva difendersi dal ritorno di Rosberg, con il pilota Mercedes che sottraeva la nona posizione al ferrarista due giri dopo. A una giro dalla bandiera a scacchi, Button con gomme più fresche riusciva di forza ad avere la meglio su Felipe, con il pilota brasiliano costretto quindi ad accontentarsi di quell’ultimo punto che assegna la decima posizione finale.

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