29 July 2013

F1 Gp d' Ungheria 2013, primo Hamilton secondo Raikkonen

Con una strategia a tre pit stop, Lewis Hamilton ha messo a segno per Mercedes la prima vittoria in Ungheria, nonostante le condizioni meteo siano state le più calde di tutto....

La gara

Con una strategia a tre pit stop, Lewis Hamilton ha messo a segno per Mercedes la prima vittoria in Ungheria, nonostante le condizioni meteo siano state le più calde di tutto l’anno, con picchi di 35 gradi centigradi di temperatura ambientale. Il pilota della Lotus, Kimi Raikkonen, è arrivato secondo con una strategia a due soste, mentre Sebastian Vettel con la sua Red Bull è arrivato terzo, aumentando il suo vantaggio in campionato.

 

Fernando Alonso ha tagliato il traguardo del Gran Premio di Ungheria in quinta posizione, all’ottavo posto Felipe Massa. Entrambi i piloti hanno lottato intensamente per portare a casa questi 14 punti, in una giornata in cui la F138 non è riuscita a esprimersi sullo stesso livello delle tre squadre che hanno occupato le quattro posizioni davanti al pilota spagnolo. All’inizio di questo fine settimana di gara, Fernando aveva detto che sarebbe stata una pausa estiva difficile se Vettel avesse aumentato con un ampio margine la sua leadership in classifica.

 

Il pilota Red Bull, salendo sul gradino più basso del podio alle spalle del vincitore Lewis Hamilton con la Mercedes, e di Kimi Raikkonen al volante della Lotus, ha aggiunto però  solo cinque punti al suo vantaggio. Il pilota finlandese, però, ha fatto scivolare il ferrarista in terza posizione in Campionato, anche se per un solo punto. Ancora settimo Felipe in classifica, mentre la Scuderia rimane terza nel Campionato Costruttori, sebbene lo svantaggio dalla seconda posizione occupata dalla Mercedes sia passato da 3 a 14 punti.
 

La gara

 

Allo spegnersi del semaforo rosso, Hamilton scattava bene dalla pole position, portandosi in testa davanti a Vettel, con il tedesco sotto pesante attacco da parte di Grosjean. Intensi i primi momenti di gara: Fernando, con una serie di manovre coraggiose, saliva dalla quinta alla quarta posizione, mentre Felipe si issava al quinto posto, nonostante un contatto con Rosberg, che scivolava così in classifica. Sfortunatamente, però, il contatto con la Mercedes aveva danneggiato la parte sinistra dell’ala anteriore della monoposto di Felipe, compromettendo così seriamente il bilanciamento della sua F138 per il resto della gara. Il pilota brasiliano rientrava ai box per montare gomme Medium al posto delle Soft al giro 11, seguito dal compagno di squadra la tornata successiva. Entrambi i piloti della Scuderia impiegheranno per tutto il prosieguo del GP la più dura delle due mescole messe a disposizione dalla Pirelli.
 
Al 16esimo passaggio, Webber, non ancora fermatosi ai box essendo partito con pneumatici Medium, era in testa seguito da Hamilton, Button terzo – anch’egli senza ancora nessun pit-stop all’attivo e in pista con gomme Medium – Vettel, Grosjean, Fernando sesto davanti a Perez e Sutil, con il pilota della Force India nel mirino di Felipe, ottavo. Vettel, con danni all’ala anteriore, veniva sempre più messo sotto pressione da Grosjean, permettendo così a Fernando di avvicinarsi ai due, con uno svantaggio di un secondo e un decimo alla 18esima tornata.

Al 21esimo giro Felipe provava a scavalcare Sutil: i due si sfioravano, permettendo a Raikkonen di sopravanzare la Ferrari, mentre la Force India ritornava ai box ed era costretta al ritiro. Il pilota australiano della Red Bull rientrava per la sua prima sosta per un altro set di gomme Prime al giro 23. Alla 24esima tornata, Vettel superava Button, mentre Grosejan entrava in contatto con il pilota McLaren. Fernando ne approfittava scavalcando l’inglese, che rientrava immediatamente in corsia box per effettuare il suo primo cambio gomme. Al 25esimo passaggio, Grosjean effettuava un secondo pit-stop dalla quarta posizione.
 
Al giro successivo, quindi, la classifica vedeva Hamilton in testa davanti a Vettel, con Fernando terzo con un vantaggio di 1,6 secondi su Webber. Quinto Raikkonen davanti a Felipe, in un solitario sesto posto a sandwich tra le due Lotus: 6,2 secondi il gap del pilota brasiliano dal finlandese, 3,2 secondi il vantaggio su Grosejan. Ma il francese riduceva molto velocemente il distacco, sopravanzando Felipe per la sesta piazza al giro 29. Fernando, intanto, era sotto pressione crescente da parte di Webber, che montava gomme più fresche, mentre negli specchietti di Felipe si faceva sempre più minacciosa la McLaren di Button. L’inglese supererà il ferrarista al giro 31, nello stessa tornata in cui Hamilton si fermerà per il suo secondo pit-stop, seguito da Felipe che monterà un altro set di Medium.

Al 33esimo passaggio Hamilton scavalcava Webber e si metteva subito negli scarichi di Fernando, secondo, a portata di DRS. Ma non si assisteva a nessun sorpasso perché il ferrarista, così come Vettel, rientrava ai box al giro 34. Felipe, intanto, era nono, alle spalle di Perez e davanti a Hulkenberg. Alla 35esima tornata, metà gara, la classificava recitava Hamilton in testa davanti a Webber, Raikkonen, Grosjean, Button, con Vettel attaccato alle sue spalle, e Fernando settimo. Al giro 36 Vettel saliva in quinta posizione sopravanzando Button, che si fermava in corsia box per un secondo pit stop al giro 37, nello stesso momento in cui Grosejan scontava un drive-through come penalizzazione per aver precedentemente causato una collisione. Il pilota Lotus rientrava in pista in quinta posizione, mettendo subito pressione su Fernando. Al giro 42 Raikkonen, terzo, visitava la pit-lane per il suo secondo pit-stop, imitato da Webber, secondo, il giro successivo, con l’australiano che perdeva una posizione una volta rientrato in gara.
 


La pressione su Fernando si attenuava quando Grosejan effettuava il suo ultimo stop al giro 47, con il francese che rientrava in pista appena davanti a Felipe. Ultimo pit-stop per Fernando al giro 48, seguito a ruota da Felipe, così come Rosberg. In questa fase di gara, i primi quattro Hamilton, Vettel, Webber e Raikkonen contavano due pit stop a testa, mentre Fernando, in quinta posizione, era il primo dei piloti con tre soste. Alle spalle del pilota spagnolo, Grosejan aveva la meglio su Button, con gomme più “vecchie”, per il sesto posto. Sosta ai box per Hamilton al giro 50, che rientrava in pista alle spalle di Webber: alle prese con un doppiato, l’australiano andava largo, mantenendo sì la posizione prima però di subire il sorpasso di Hamilton, che si trovava quindi secondo dietro Vettel. Quinto Fernando, a 16,6 secondi da Raikkonen, a 33,4 secondi dal leader della gara, con Felipe ottavo alle spalle di Button. Ulteriore sosta ai box per Vettel e Webber, con il tedesco che rientrava in corsia box dalla prima posizione al giro 55, riprendendo la corsa in quarta posizione davanti allo spagnolo della Ferrari.

Al 59esimo passaggio era quindi la volta di Webber, che aveva fin lì disputato la gara solo con gomme Premium, visitare la pit lane per montare gomme Soft: benché più veloci delle Prime, a questi pneumatici spettava il compito di essere performanti per 11 giri, fino alla bandiera a scacchi, dato che l’australiano rientrava in quarta posizione con 3,9 secondi di vantaggio su Fernando. Il pilota Red Bull, comunque, senza difficoltà aumentava il suo distacco sul ferrarista, nei cui specchietti era minacciosa la Lotus di Grosjean.
 
Il compagno di squadra del francese, Raikkonen, era intanto in lotta con Vettel per la seconda posizione, alle spalle di Hamilton in testa con un confortante vantaggio di 11 secondi. Ordine di classifica che non cambierà, almeno per le posizioni di testa, fino alla bandiera a scacchi, con Hamilton alla sua prima vittoria in carriera con la Mercedes, la terza stagionale per il team anglo-tedesco. Nelle battute finali, Felipe cercava di recuperare su Button, ma l’obiettivo era troppo ambizioso: il pilota brasiliano era così costretto ad accontentarsi dell’ottavo posto finale. 
 
Ordine d'arrivo:
 
Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 10 Lewis Hamilton Mercedes 70 1:42:29.445 1 25
2 7 Kimi Räikkönen Lotus-Renault 70 +10.9 secs 6 18
3 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 70 +12.4 secs 2 15
4 2 Mark Webber Red Bull Racing-Renault 70 +18.0 secs 10 12
5 3 Fernando Alonso Ferrari 70 +31.4 secs 5 10
6 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 70 +52.2 secs 3 8
7 5 Jenson Button McLaren-Mercedes 70 +53.8 secs 13 6
8 4 Felipe Massa Ferrari 70 +56.4 secs 7 4
9 6 Sergio Perez McLaren-Mercedes 69 +1 Lap 9 2
10 16 Pastor Maldonado Williams-Renault 69 +1 Lap 15 1
11 11 Nico Hulkenberg Sauber-Ferrari 69 +1 Lap 12  
12 18 Jean-Eric Vergne STR-Ferrari 69 +1 Lap 14  
13 19 Daniel Ricciardo STR-Ferrari 69 +1 Lap 8  
14 21 Giedo van der Garde Caterham-Renault 68 +2 Laps 20  
15 20 Charles Pic Caterham-Renault 68 +2 Laps 19  
16 22 Jules Bianchi Marussia-Cosworth 67 +3 Laps 21  
17 23 Max Chilton Marussia-Cosworth 67 +3 Laps 22  
18 14 Paul di Resta Force India-Mercedes 66 Hydraulics 18  
19 9 Nico Rosberg Mercedes 64 Engine 4  
Ret 17 Valtteri Bottas Williams-Renault 42 Hydraulics 16  
Ret 12 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 28 Gearbox 17  
Ret 15 Adrian Sutil Force India-Mercedes 19 Hydraulics 11

 

Alonso, una gara in salita

“Alla vigilia di questa gara sapevamo che sarebbe stato un fine settimana in salita." ha detto Stefano Domenicali " Il risultato di oggi non ci fa certamente sorridere, perché non siamo riusciti ad essere competitivi in nessuna fase della gara. Dopo un inizio di stagione promettente stiamo vivendo un calo di competitività. Ora dobbiamo rimanere calmi, non mollare come siamo abituati a fare soprattutto nei momenti più difficili, sfruttare le prossime settimane per raccogliere le idee e reagire prontamente. Mi aspetto una risposta importante da parte di tutta la squadra, nell’intento di migliorare la vettura e far sì che i nostri piloti possano esprimere tutto il loro potenziale”.


Fernando Alonso: “Oggi arrivando quinti forse abbiamo ottenuto anche più di quello che era alla nostra portata, perché Mercedes, Lotus e Red Bull erano più veloci di noi, dato già rilevato nelle prove di venerdì. Questa gara conclude un mese in generale difficile per noi, e insieme a Silverstone e Nürburgring forma un ciclo al di sotto del nostro livello, anche se facendo un computo dei risultati ottenuti non abbiamo perso troppo e in più oggi Hamilton e Raikkonen hanno aiutato a non allontanarci troppo dalla leadership di Vettel. Adesso il nostro obiettivo è lavorare sodo per arrivare a Spa e a Monza con una macchina più competitiva. Mancano ancora nove gare e i punti a disposizione sono più che sufficienti, la squadra c’è ed anche il potenziale, non vedo nessun motivo per non poter lottare fino alla fine del campionato, come abbiamo sempre fatto”.

Felipe Massa: “Quella di oggi è stata una gara difficile sin dall’inizio, perché subito al primo giro, alla curva 5, a causa di un contatto con Rosberg ho perso la parte sinistra dell’ala anteriore. In quel momento una sosta per la sostituzione del muso ci avrebbe fatto perdere tempo prezioso, così abbiamo deciso di non rientrare, ma da lì in avanti il bilanciamento della macchina non è stato più lo stesso e ho perso molto in termini di performance, sofferto di sottosterzo e sovrasterzo e le mie gomme hanno avuto un degrado maggiore del dovuto. Certamente non posso ritenermi soddisfatto dell’ottavo posto, perché sia in gara che in qualifica ci è mancato il passo per lottare per le posizioni di testa. Per diversi motivi questo tracciato non era favorevole alla nostra macchina, ma proprio perché le cose possono cambiare da pista a pista ora dobbiamo assolutamente rimanere concentrati. Durante la pausa avremo tempo per pensare allo sviluppo e per prepararci ad una seconda parte di campionato che mi auguro molto più competitiva”.


 

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