Seconda giornata di prove per le dieci squadre di Formula 1 in Bahrain, sul tracciato di Sakhir. Prima di fermarsi per un break all’ora di pranzo, la F14 T e Fernando Alonso, che domani lascerà il posto a Kimi Raikkonen, hanno percorso un totale di 49 giri. Il miglior tempo di Fernando, che però anche oggi non ha cercato in modo particolare la prestazione, è stato 1’37”700, secondo miglior riscontro a 65 millesimi dalla Williams di Valtteri Bottas.
La sessione è caratterizzata ancora da un bel sole, con temperature nuovamente intorno ai 25 gradi ma rispetto a ieri il vento nella tarda mattinata è ulteriormente aumentato peggiorando le condizioni generali del circuito. Le attività svolte fin qui hanno riguardato soprattutto il controllo dei sistemi operativi della vettura, il comportamento del motore, il bilanciamento generale della F14 T e quello della frenata. L’attività in pista è stata disturbata da tre interruzioni con la bandiera rossa che hanno fatto perdere tempo anche se non hanno pregiudicato la qualità del lavoro.
Nel pomeriggio si continuerà con ulteriori operazioni di verifica dei sistemi oltre a nuove prove di assetto e alle consuete valutazioni sugli pneumatici.
Questi i tempi aggiornati alle ore 13:35 locali:
Pos.
|
Team/Pilota
|
Miglior tempo
|
Giri
|
1. |
Williams – Valtteri Bottas |
1:37.635 |
50 |
2. |
Ferrari – Fernando Alonso |
1:37.700 |
49 |
3. |
Force India – Nico Hulkenberg |
1:38.394 |
24 |
4. |
McLaren – Kevin Magnussen |
1:39.958 |
8 |
5. |
Red Bull – Sebastian Vettel |
1:40.540 |
34 |
6. |
Toro Rosso – Jean-Eric Vergne |
1:40.609 |
53 |
7. |
Mercedes – Nico Rosberg |
1:40.932 |
35 |
8. |
Sauber – Esteban Gutierrez |
1:41.135 |
48 |
9. |
Lotus – Romain Grosjean |
1:41.871 |
15 |
10. |
Marussia – Max Chilton |
1:42.511 |
14 |
11. |
Caterham – Kamui Kobayashi |
1:44.654 |
18 |
In Bahrain è ancora difficile comprendere quali siano effettivamente i valori in campo nella Formula 1 del 2014. Scontato dunque che prevalga la cautela anche all’interno della Scuderia Ferrari. Sono prudenti le parole del Deputy Chief Designer Simone Resta: “Credo sia ancora troppo presto per poter dire se siamo soddisfatti o meno, stiamo imparando come si comporta la F14 T nelle varie situazioni e cerchiamo di accumulare più dati possibili. Uno dei focus di questo test è poi osservare come lavora il nuovo power train e come si interfaccia con il pilota. Ogni componente nuovo è sotto osservazione, come ad esempio il sistema di frenata brake by wire, così come tutti i software collegati alla vettura sui quali abbiamo lavorato molto nelle ultime due settimane”.
Nessuna ricerca della prestazione assoluta dunque: “Quella è una fase successiva del lavoro” – continua Resta – “Ora a noi interessa fare chilometri. Gli ultimi aggiornamenti in vista del Gran Premio d’Australia arriveranno per il prossimo test qui in Bahrain, sarà allora che faremo anche una ricerca delle prestazioni della vettura. Detto questo tracciare un confronto con le monoposto dell’anno scorso ha senso fino a un certo punto. Tutti parlano del motore, ma ci sono altri due elementi da tenere in considerazione: con i nuovi regolamenti abbiamo meno carico aerodinamico e il peso delle vetture è aumentato”.
Uno dei temi del momento è il surriscaldamento, un problema di cui molte squadre stanno soffrendo. In Ferrari si è approfittato del cambio di regolamento per una sorta di rivoluzione. Resta spiega: “Il fatto di aver dovuto cambiare il propulsore ci ha permesso di modificare tutto il pacchetto, ci abbiamo lavorato tanto e ci abbiamo investito. Meglio comunque non peccare di superbia e credersi in vantaggio”.