Oggi, tenuto conto che la 1100 R sommò ben 210.748 vetture prodotte nel solo biennio 1967-’68, possiamo dire che le premesse per un discreto risultato di vendite del coupé Siata c’erano. Quello che mancò fu soprattutto la certezza di una stabilità produttiva del modello base nel medio termine. La Fiat, che ovviamente puntava sulla nuova 124, faceva capire attraverso la rete di vendita che la 1100 R, ancorché in listino, apparteneva al passato. Si sapeva, inoltre, che in Fiat era in preparazione un nuovo modello con motore 1100 radicalmente diverso, per impostazione, linea e meccanica, dalla 1100 R e che sarebbe sfociato nel 1969 nella berlina 128.
Sarebbero quindi venuti a mancare, nel volgere di un paio d’anni, pur ipotizzando che in Siata tutto fosse pronto per la produzione entro un anno o poco più dalla presentazione, l’autotelaio, il motore e tutti i componenti di allestimento e di arredo di provenienza 1100 R. E questo, probabilmente, senza aver avuto il tempo di ammortizzare gli investimenti richiesti per le attrezzature di produzione, sempre che all’interno dell’azienda, che in quegli anni non navigava in buone acque, ci fossero le risorse finanziarie necessarie per il completamento dell’operazione. In altre parole, c’erano troppi interrogativi e nessuna risposta certa. Forse fu questa mancanza di una prospettiva sicura a suggerire di non insistere nello studiare forme e arredi più idonei a un coupé, oppure, più semplicemente si può ipotizzare che non vi sia stato il tempo per adattare in questo prototipo componenti dedicati.
ALLA GUIDA
Il piano di seduta basso fa sì che la sensazione, una volta accomodati al posto di guida, sia di trovarsi in una vettura diversa dalla berlina dalla quale deriva. Una volta su strada, invece, emergono più le analogie che le differenze rispetto alla normale 1100 R e questo per la comunanza della meccanica. Ciò è avvertibile soprattutto in accelerazione e ripresa e nella risposta dello sterzo. Pur non avendo spinto (per ovvie ragioni) l’auto vicino al limite, si è potuto constatare come il fatto di avere un corpo vettura più snello e dal baricentro più basso rispetto alla berlina, fornisca un vantaggio in curva e nei cambi di traiettoria, dove il coupé Siata, pur manifestando un certo rollio, dimostra una maggiore agilità. Buona e sicura la frenata, con abbassamento del frontale meno accentuato rispetto alla berlina. In conclusione possiamo dire che la base di partenza c’era: trattandosi di un prototipo, pur completo e funzionante ma finalizzato al Salone, è giocoforza mancato il processo di affinamento estetico e funzionale che solo la produzione, anche se in tiratura limitata, avrebbe garantito.
SCHEDA TECNICA SIATA FIAT 1100 R COUPÉ
Motore Fiat 103 P.000, quattro cilindri in linea, anteriore longitudinale, monoblocco in ghisa, testa in lega leggera Alesaggio e corsa 68 x 75 mm Cilindrata 1089 cc Rapporto di compressione 8,1:1 Potenza 48 CV a 5200 giri (53 SAE) Coppia 7,8 kgm a 2800 giri Distribuzione Albero a camme laterale, aste e bilancieri, valvole in testa Alimentazione un carburatore doppio corpo orizzontale Solex C 32 PHH/9, oppure Weber 32 DCOF 5 Accensione a bobina e spinterogeno Raffreddamento ad acqua Impianto elettrico 12V Dinamo 230 W Batteria 36A
Trasmissione Trazione posteriore, frizione monodisco a secco a comando meccanico Cambio a quattro marce + RM Rapporto finale 10/43 Ruote: 4,5J x 13” Pneumatici 155-13 Corpo vettura
Carrozzeria coupé, due porte quattro posti Scocca portante Sospensioni, anteriore a ruote indipendenti, bracci triangolati sovrapposti, molle elicoidali e ammortizzatori teleidraulici a doppio effetto, barra stabilizzatrice; posteriore assale rigido con balestre semiellittiche longitudinali, ammortizzatori teleidraulici Freni anteriori a disco, posteriori a tamburo Capacità serbatoio carburante 38 litri
Dimensioni (in mm) e peso Passo 2.342 Carreggiata ant/post 1.232/1.214 Lunghezza 3.965 Larghezza 1.465 Altezza 1.440 Peso 850 kg in ordine di marcia Prestazioni Velocità massima 130 km/h