Sono le immagini della nuova monoposto Ferrari. Al primo colpo d'occhio la caratteristica più forte è il perfetto rispetto del regolamento per quanto riguarda il muso. Gli altri team per rispettarlo hanno aggiunto un'appendice per raggiungere i 18 cm dal suolo. La Ferrari raggiunge questa quota direttamente con il muso che punta decisamente verso il basso. La F14 T è la sessantesima monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula 1.
"Penso che la migliore coppia di piloti è tutta da vedere. Come squadra penso siamo forti. Sia Kimi che io abbiamo avuto un successo in F1 in passato, però in tutte le stagioni si parte da zero. Tocca a noi ora fare il meglio possibile" dice Fernando Alonso. "Domenicali ha molto rinnovato la squadra e sono convinto che ci siano tutte le condizioni per far bene. Sono stufo e siamo stufi di arrivare secondi" dice il presidente Ferrari, Luca di Montezemolo. "Anche se noi siamo l'unica squadra al mondo che, quando arriva seconda - dice - è considerata una sconfitta". "E' bello tornare in Ferrari, la squadra con cui ho vinto il titolo nel 2007.
Ovviamente l'obiettivo è lo stesso, vogliamo fare il meglio che possiamo: fare il meglio possibile, cercare di vincere le gare, provare a vincere i titoli" spiega Kimi Raikkonen. Per il pilota finlandese, "il tempo ci dirà cosa accadrà, ma sicuramente l'obiettivo è lottare per il Mondiale".
La F14 T è la sessantesima monoposto costruita dalla Ferrari per partecipare al Campionato del Mondo di Formula 1. Il nome indica l’anno di costruzione e la presenza del turbocompressore nel motopropulsore. Anche se il periodo di gestazione di una nuova Formula 1 è normalmente poco più di dodici mesi, questo progetto, identificato dal codice interno 665, ha mosso i suoi primi passi più di due anni fa. La stagione 2014 è infatti caratterizzata da una delle più importanti rivoluzioni tecniche nella storia della Formula 1, un cambiamento radicale che ha coinvolto tutti gli aspetti progettuali della nuova vettura. Per far fronte a questa sfida senza precedenti – che ha comportato, nel 2012, lo sviluppo simultaneo dei progetti di tre monoposto – la Scuderia si è affidata ai tecnici di maggior esperienza, all’interno di una nuova struttura aziendale, che hanno seguito il progetto della nuova vettura nelle sue fasi iniziali.
Telaio
Gli appassionati che seguono la Scuderia saranno in grado di osservare sulla F14 T delle soluzioni tecniche sviluppate nelle monoposto precedenti e alcune aree di continuità come le sospensioni a tirante, sia sull’anteriore che sul posteriore. Peraltro, al di là di questi elementi facilmente identificabili, sono davvero pochi i punti di collegamento tra la vettura 2014 e quelle che l’hanno preceduta.
Esternamente la vettura è molto diversa dalle monoposto viste negli ultimi anni: le modifiche regolamentari hanno obbligato i progettisti ad abbassare per motivi di sicurezza sia il telaio che il musetto, dando alla F14 T un aspetto molto diverso dalla F138. Una delle numerose sfide tecniche affrontate in questo progetto è stata quella del riposizionamento della sospensione anteriore in una scocca molto più bassa rispetto a quella precedente.
L’ala posteriore non ripropone invece alcun particolare simile alle precedenti versioni. I nuovi regolamenti hanno imposto tre modifiche rispetto allo scorso anno, richiedendo una corsa più ampia del sistema DRS, una minore profondità dell’ala posteriore e, infine, la rimozione del profilo alare inferiore. Quest’ultima modifica ha richiesto la realizzazione di una struttura in posizione centrale per sostenere il profilo principale dell’ala. Per regolamento, l’ala anteriore è stata ridotta di 75 millimetri su entrambi i lati, al fine di renderla meno vulnerabile alle collisioni con altri veicoli o con le barriere a bordo pista. Questo cambiamento, probabilmente uno dei meno percepiti nel confronto con una monoposto 2013, ha avuto un profondo effetto sull’aerodinamica del veicolo. Le ali anteriori utilizzate a partire dal 2009 erano state ideate e realizzate per arrivare a coprire la superficie davanti agli pneumatici anteriori, al fine di massimizzare il carico aerodinamico. Il cambiamento del regolamento 2014, anche se di appena 75 millimetri, ha reso quindi necessaria una revisione completa dell’ala anteriore.