02 January 2016

Nuova DS4 Crossback

Elegante e originale, pone l'accento sulla personalità e, pagando, può essere ben configurata. Brio, confort e un eccellente assetto rialzato...(listino pdf)

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DS è un marchio giovane, ma affonda le radici nella tradizione tecnologica Citroën e si ispira alla formidabile vettura francese che, al momento della presentazione nel 1955, fece invecchiare all'istante tutti i modelli d'automobile allora in commercio. Beh, dalla DS4 non aspettatevi ovviamente così tanto, anche se, in particolare la versione Crossback, che strizza l'occhio al mondo delle Suv, ha indubbiamente molte frecce al suo arco. A partire dal look, ben caratterizzato ma senza esagerazioni, che esalta il concetto di coupé/crossover (anche grazie alle porte posteriori "nascoste") e che può essere personalizzato in base alle preferenze del proprietario.

Del resto l'obbiettivo, neppure troppo nascosto (anzi, apertamente dichiarato…) è quello di competere con le più affermate vetture premium del segmento C, quali Audi A3, Bmw Serie 1 e Volvo V40 e, per farlo, DS4 gioca la carta dell'originalità, offrendo la possibilità di scelta tra nove colori per la carrozzeria che, abbinati con le quattro tinte che sono previste per il tetto consentono ben 38 diverse combinazioni di tinte tra carrozzeria e tetto. Ovviamente anche la meccanica può essere mirata, con l'offerta di sei motorizzazioni, tre Diesel e tre a benzina, con potenze da 130 a 210 cavalli, in diverse combinazioni con cambi manuali o automatici tutti a sei rapporti.

 



Rispetto alla berlina, la Crossback ha una altezza da terra superiore di tre centimetri, uno stile più aggressivo con ruote più larghe, barre sul tetto, modanature in plastica sui passaruote e slitte paracolpi (sempre in plastica…) incorporate nella parte bassa dei dei paraurti anteriore e posteriore. L'interno, che ha caratteristiche comuni per le due versioni, è elegante e accogliente, con la possibilità di scegliere diversi materiali per il rivestimento interno: per la plancia e i pannelli delle porte si può addirittura optare per la pelle nappa, mentre i sedili offrono la raffinata possibilità della pelle lavorata semi-anilina a "cinturino d'orologio".

SU STRADA

L'accesso è comodo e, una volta a bordo, sedile (a regolazione elettrica) e volante offrono ampie facoltà di adattare la posizione di guida alle proprie esigenze, con i sedili anteriori semiavvolgenti che si rivelano molto confortevoli anche sulle lunghe distanze, hanno tanto la possibilità di riscaldamento quanto quella del massaggio e, oltretutto, trattengono molto bene in curva.

La connettività è stata oggetto di cure particolari, con sistemi di infotainment completamente aggiornati anche nelle schermate, consolle tutta ridisegnata e una versatilità esaltata: DS4 è la prima DS a essere equipaggiata con il protocollo CarPlay compatibile con gli iPhone più recenti, ha schermo touch da 7" a colori che permette un accesso semplificato alle funzioni software della vettura e, grazie all'applicazione Mirror Screen, permette di utilizzare molte applicazioni del proprio smartphone direttamente dal touch pad del veicolo, compresa, per esempio, la possibilità di dettare e trasmettere sms. La variante più intrigante del nuovo line up DS4 è sicuramente la Crossback con motore BlueHDi 180 e cambio automatico a sei rapporti EAT6 (Efficient Automatic Transmission).

Il due litri turbodiesel, con i suoi 181 cavalli e 400 Newtometri di coppia assicura una notevole souplesse di marcia associata a consumi davvero modesti, di poco superiori a 4 litri ogni 100 chilometri (le percorrenze medie dichiarate sono di 23,25 chilometri con un litro). Il motore è un'ottima unità: oltrea non fumare (ovviamente, visto che si tratta di un Euro6) beve pochissimo, non vibra e ha una voce decisamente sommessa, tanto che dal posto di guida non è facile indovinarne la natura Diesel.

L'EAT6, dal canto suo, è un'unità di tipo convenzionale, ovvero con convertitore di coppia, un po' più lenta nel passare da una marcia all'altra rispetto ai più moderni doppia frizione ma molto intonata al carattere della vettura, grazie alle cambiate molto soft, alla facilità con cui lo si può gestire quando si desidera utilizzare la funzione manuale (ci sono i paddle fissi dietro al volante). Grazie alla notevole coppia del motore, i suoi sei rapporti sono più che sufficienti in tutte le situazioni. Di produzione Aisin, nome che nel settore è una garanzia, rappresenta un deciso passo avanti rispetto alle unità robotizzate precedenti. In movimento, la Crossback convince per il suo confort, la buona tenuta di strada e l'assetto equilibrato. Punta soprattutto al comfort ma, messa alla frusta, rivela un bel caratterino, con una frenata potente e una risposta allo sterzo quasi da sportiva, ma anche per il piacevole tune up delle sospensioni che danno l'impressione di una notevole "compattezza" dell'insieme e, nel caso, sono in grado di affrontare senza problemi anche strade sterrate o un minimo di fuoristrada.

Il know how alla base del loro sviluppo è infatti di natura Peugeot: la Casa francese ha sviluppato un proprio capitolato interno che raggruppa le caratteristiche indispensabili per vetture destinate ai mercati russo e sudamericano, ovvero a quelle nazioni in cui la rete stradale non è estesa né curata come quella europea, e la DS4 Crossback è stata progettata per soddisfare appieno questi capitolati: le sospensioni hanno molle più lunghe, gli ammortizzatori sono rinforzati e tutti i dispositivi del motore sono sistemati o protetti in modo da non subire danni anche se il veicolo viene utilizzato in condizioni impegnative. Insomma, nonostante le due sole ruote motrici, la DS4 riesce a stupire anche su percorsi dove ci si aspetterebbe di trovare difficoltà con un'automobile così attenta all'eleganza.

 

I prezzi? Partono da 27.500 per la versione Crossback PureTech 130, allestimento Sport Chic con motore a benzina 1.199 cc sovralimentato, e arrivano ai 33.750 della Crossback BlueHDi 180 automatica con il motore Diesel due litri, oggetto della nostra prova.

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