29 September 2015

Centraline truccate VW, Bosch respinge ogni accusa

La principale domanda legata al dieselgate TDI è probabilmente questa: quanti erano a conoscenza delle centraline truccate? Secondo Der Spiegel è stato lo stesso fornitore Bosch, che realizza molti componenti per l'intero VW Group , a consegnare direttamente la centralina incriminata. Il colosso tedesco in una nota respinge ogni accusa..

Centraline truccate vw, bosch respinge ogni accusa

La principale domanda legata al dieselgate TDI è probabilmente questa:  quanti erano a conoscenza delle centraline truccate? Secondo Der Spiegel è stato lo stesso fornitore Bosch, che realizza molti componenti per l'intero VW Group , a consegnare direttamente la centralina incriminata e il relativo software sin dal lontano 2007. La stessa Bosh avrebbe però avvisato Volkswagen che l' impiego di tali centraline per i test di omologazione sarebbe stato totalmente illegale.

Bosch avrebbe dunque fornito il software per il motore TDI a  Volkswagen,  convinta che sarebbe stato impiegato solo per test interni. In qualche modo, invece, secondo il settimanale tedesco,  il software, in grado di capire se l' auto era impiegata nei test di omologazione al banco e attivare i sistemi di riduzione delle emissioni, sarebbe finito invece sulle auto di produzione. Ad ogni modo Bosch avrebbe scritto a Volkswagen già nel 2007 sottolineando come un eventuale impiego sulle vetture di produzione sarebbe stato totalmente illegale.

In una nota diffusa da Bosch si legge: 

"Bosch fornisce per i modelli VW Group il sistema di iniezione common-rail e i moduli per il trattamento delel emissioni di scarico (Denoxtronic - Diesel Exhaust gas treatment Diesel). Come per tutti i costruttori , Bosch realizza i componenti secondo le indicazioni e le specifiche date dal Costruttore.  Come questi componenti vengono poi integrati e calibrati all'  interno dei veicoli è di completa responsabilità del Costruttore. " 

Oltra all' avvertimento Bosch del 2007,  la Frankfurter Allgemeine , lancia un' altra pesante accusa. Nel lontano 2005  Wolfgang Bernhard, a capo del marchio VW chiamò da Audi l'ingegnere Rudolf Krebe  responsabile svliuppo per progettare e sviluppare una nuova unità TDI per il mercato americano. I motori permettevano di soddisfare le severe norme Usa sulle emissioni  NOx, solo però con il dispositivo AdBlue ( e l'uso dell'urea), già impiegato sui td di cubatura maggiore. Sempre secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, lo sviluppo del 2.0 TDI si bloccò dato che avrebbe comportato un costo industriale rilevante per un motore così compatto e un mercato ristretto , oltre 300 euro a vettura, e considerato troppo alto. Sia  Bernhard che  Rudolf Krebe negano ogni coinvolgimento nello sviluppo del software incriminato nè di essere a conoscenza di attività illegali riferite al 2,0 TDI.  

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