Dieselgate: al via le modifiche ai 3.0 V6 TDI negli USA

Approvati da parte delle autorità statunitensi gli interventi da attuare sulla seconda generazione dei motori diesel V6 3.0 TDI coinvolti nel Dieselgate.
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La procedura punta a una conclusione quanto prima. Il Carb (California Air Resources Board), l'Epa (Environmental Protection Agency) e le autorità canadesi hanno, infatti, accolto le modifiche proposte dal Gruppo tedesco, decretando il via libera alle operazioni di richiamo. Le vetture coinvolte sarebbero altre 8.800, le quali nel breve periodo riceveranno la chiamata da parte dei centri di assistenza della Casa di Wolfsburg per essere sottoposte alle modifiche stabilite dalle autorità statunitensi. Gli aggiornamenti questa volta interesseranno la seconda generazione dei motori diesel V6 3.0 TDI, installati su Audi Q7 e Volkswagen Touareg dal 2011 al 2012.
Con questo ulteriore maxi richiamo il Brand tedesco punta a chiudere negli Stati Uniti la questione relativa al Dieselgate che aveva di fatto messo in luce la non conformità dei propulsori a gasolio sotto l’aspetto delle emissioni. Questione però che, stando ai dati in nostro possesso, sarebbe chiusa solo parzialmente in quanto fino ad’oggi solo una parte, circa la metà, dei clienti si è realmente recata in officina dopo aver ricevuto la comunicazione di richiamo da parte della Casa. Sarà pura e semplice pigrizia, non fiducia nei confronti degli interventi proposti o, peggio ancora, timore per i possibili problemi post aggiornamento?

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