Dazi doganali: siglato accordo tra Unione Europea e Giappone

Lo storico accordo tra le due big aree commerciali è stato raggiunto e pone le basi per l’avvio di una politica di libero scambio che coinvolgerà anche tutto il settore automotive: dalle auto alla componentistica.
L’accordo di libero scambio, raggiunto a Tokyo, prevede di liberalizzare gli scambi commerciali tra le due aree così da portare all’abolizione entro sette anni dei dazi sulle auto prodotte in Giappone. Fino adesso, infatti, i produttori nipponici erano costretti a pagare una imposta 3% per esportare componenti in Europa e una del 10% sulle automobili prodotte in Giappone. Stesso discorso per i produttori del Vecchio Continente che erano soggetti a numerosi vincoli sulle esportazioni di prodotti agroalimentari e a numerosi limitazioni al libero commercio, causate da elevati dazi sulle esportazioni di qualsiasi prodotto verso il Paese del Sol Levante.

Niente più dazi

L’intesa raggiunta, uno dei maggiori accordi bilaterali di libero scambio mai visti su scala globale, porterà alla completa eliminazione dei dazi del 10% sulle vetture prodotte in Giappone e vendute nel Vecchio Continente. Il cambiamento però avverrà in maniera graduale con una certa diluizione delle tariffe nei prossimi sette anni. Il concordato riguarderà però anche la componentistica delle auto arrivando ad eliminare gli attuali dazi doganali del 3% sui prodotti giapponesi.

Niente più vincoli e limitazioni

Ma l’intesa raggiunta non sarà unilatera ma bilatera e quindi porterà benefici anche per i Paesi e le relative industrie del Vecchio Continente. Le imprese europee vedranno, infatti, l’eliminazione di circa l86% degli attuali dazi sulle esportazioni di qualsiasi prodotto verso il Paese del Sol Levante, percentuale che salirà fino al 97% entro e non oltre 15 anni da oggi. La stessa Unione Europea dovrà però abbattere a sua volta il 96% delle tariffe doganali, per salire poi fino al 100%.

E con gli USA?

Infine, l’intesa nipponico europea non potrà che ripercuotersi sugli attuali scambi tra Europa e gli USA. Viste le ultime dichiarazioni del numero uno americano, Donald Trump, l’Europa si troverebbe costretta a inserire dei contro dazi sui prodotti degli Stati Uniti per rispondere ai dazi introdotti dagli USA sulle auto made in Europa. Una battaglia commerciale che sfocerebbe in una forte intesa sull’asse orientale e una sempre maggiore esclusione di quello occidentale.

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